San Valentino: la storia di 2 portalettere diventati marito e moglie
Anche le Poste celebrano San Valentino. Lo fanno condividendo la storia d'amore di due dipendenti che, sul posto di lavoro, si sono conosciuti fino a convolare a nozze, scegliendo di inserire l'iconico scooter giallo di servizio anche sulle partecipazioni recapitate a parenti e amici per invitarli al giorno del fatidico sì.
Si tratta di Luigi Fiorentino e Michela Caprera, parte di quella schiera di 160 lavoratori che quotidianamente recapitano la corrispondenza nel lecchese.
“Ricordo il mio ultimo giorno di lavoro a Calolziocorte – continua Michela – Per festeggiare avevo portato le brioche per tutti i colleghi ma Luigi l’ha rifiutata dicendo che aveva già fatto colazione”. Uno "sgarbo" evidentemente perdonato dalla donna che lo scorso anno, in Sicilia, ha giurato amore eterno al collega.
Si tratta di Luigi Fiorentino e Michela Caprera, parte di quella schiera di 160 lavoratori che quotidianamente recapitano la corrispondenza nel lecchese.
Lui, 60 anni, lavora a Calolziocorte ed è un veterano in Poste Italiane con 39 anni di servizio; lei invece di anni ne ha 46, è ora operativa a Barzanò dopo essere stata assunta otto anni fa. Si sono conosciuti quando Michela, all’inizio della sua carriera, è stata destinata a Calolziocorte. Insieme hanno lavorato poco, giusto il tempo di conoscersi, ma il destino ha fatto sbocciare il loro amore grazie ad un amico in comune ricoverato al Manzoni. “Mi ha colpito molto la sua generosità – racconta Luigi – in quanto ogni giorno passava a prendere la madre del nostro amico ricoverato e la accompagnava in ospedale”.
“Anche io sono stata colpita dalla sua bontà – risponde Michela – E poi il nostro comune conoscente ne parlava sempre bene; tutti i colleghi lo apprezzavano fuori e dentro l’ufficio: è una persona che da sempre una mano quando può”.“Ricordo il mio ultimo giorno di lavoro a Calolziocorte – continua Michela – Per festeggiare avevo portato le brioche per tutti i colleghi ma Luigi l’ha rifiutata dicendo che aveva già fatto colazione”. Uno "sgarbo" evidentemente perdonato dalla donna che lo scorso anno, in Sicilia, ha giurato amore eterno al collega.
“Poste fa parte della nostra vita ed anche a casa inevitabilmente parliamo di lavoro: se qualcosa è andato storto, se qualcuno ci ha offerto il caffè. Non è però un ossessione – sorride Luigi – e riusciamo sempre a capirci al volo”.