Valmadrera: nasce il fondo “Vanda Generazione Futuro”. Il 2 marzo un concerto a Lecco

“Vanda è stata l’amore della mia vita. Io ho scoperto chi sono grazie a lei”. Se ci si ferma un attimo a riflettere, ognuno di noi custodisce nel suo cuore la memoria di rapporti umani che lo hanno segnato profondamente. La memoria, non il ricordo, perché, come ha ricordato Augusto Sala questa mattina, “il ricordo è un singolo frammento mentre la memoria è un insieme di emozioni ed esperienze”.


Ognuna delle persone presenti nell’auditorium del Fatebenefratelli questa mattina conservava una memoria più o meno profonda, ma sempre molto intensa, della figura di Vanda Bianchi. Del resto, nel corso dei suoi 25 anni di carriera come insegnante alle elementari di Civate, la donna, valmadrerese doc, di vite ne ha toccate molte, lasciando sempre un segno.

“Vanda è stata l’amore della mia vita. Abbiamo convissuto per vent’anni e poi ci siamo sposati nel 2004. Io ho scoperto chi sono grazie a lei. Un giorno, quando era già malata, mi disse di ricordarla sempre con il sorriso e di ricordarmi di sorridere alla vita. Vanda ha affrontato la malattia con compostezza e dignità” ha ricordato il marito. 

È proprio con gli stessi sentimenti, compostezza e dignità, che Augusto Sala ha affrontato a sua volta il dolore di una perdita profonda e lacerante e l’ha trasformato in una preziosa forma di speranza: il fondo “Vanda Generazione Futuro”. “Per Vanda lo studio e la scuola erano simbolo di libertà e democrazia. Nutriva un profondo amore per il sapere ed era una divoratrice di libri come Nicola, suo figlio che sono riuscito ad adottare grazie all’assenso del padre Cesare” ha proseguito Sala. “Non è giusto che solo chi ha le possibilità economiche prosegua negli studi. Con quest’iniziativa vogliamo sostenere studenti meritevoli, appartenenti a famiglie meno abbienti, nel loro percorso didattico al di fuori della scuola dell’obbligo. L’ambizione è quella di arrivare a coprire, almeno parzialmente, anche i costi dell’alloggio per chi sceglierà di studiare lontano da casa”.

Un’iniziativa di grande valore sociale accolta con entusiasmo tanto dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, ovvero l’ente presso cui è stato aperto il fondo, quanto dalle amministrazioni comunali di Civate e Valmadrera. 

“Augusto è stato in grado di trasformare il dolore della perdita in un grande gesto di generosità. Ricordare significa rimpiangere la scomparsa di qualcuno. Fare memoria vuol dire riflettere su ciò che quel qualcuno ci dice ancora oggi” ha sottolineato Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera. 

“Vanda era entusiasta del suo lavoro. Dobbiamo recuperare l’immagine dell’insegnante come educatore. Oltre a passare delle competenze, la scuola deve trasmettere messaggi positivi e formare delle brave persone” ha aggiunto Angelo Isella, primo cittadino di Civate. 
Non a caso, sono proprio dei giovani i protagonisti del primo progetto avviato dal fondo “Vanda Generazione Futuro”: “Il logo è stato elaborato da Michael De Siati, tatuatore di Canzo. Dopodiché, siamo partiti dalla musica perché è un linguaggio universale che unisce ed è trasversale alle generazioni” ha precisato Augusto Sala. A Marco Cagliani, collaboratore in passato dei Mattia Bazar e di Eros Ramazzotti, è stato affidato il compito di tradurre in musica alcune delle riflessioni scritte nei due anni trascorsi dalla morte di Vanda. Ne sono nate tre canzoni: Buona notte Amore, Oltre e Luce. 

“Il brano Oltre è stato selezionato per la finale di un concorso nazionale indetto da Radio Italia che si terrà il 4 maggio. Altri due brani sono in lavorazione su Milano. I fratelli Lisa, Davide e Daniele Valsecchi stanno incidendo un ulteriore canzone su un testo sempre scritto da me. Ne nascerà un disco che servirà a finanziare il fondo” ha aggiunto Sala. L’esecuzione dei primi tre brani è stata affidata a tre cantanti giovanissimi: Madda, Emi e Cecilia.