Alla "Clinica Diagnostica" la cura di ansia e depressione con l'équipe del dottor Gioacchino Aiello
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Ansia e depressione sono due disturbi che al giorno d'oggi sono molto comuni, colpiscono indistintamente uomini e donne di tutte le età, si manifestano con sintomi diversi, cause differenti e con una predisposizione alla familiarità.
Per la cura di queste manifestazioni psicopatologiche ci sono diverse terapie: farmacologiche, psicofisiologiche, psicoterapeutiche. Tutti questi approcci consentono alla persona di conoscersi e trovare quella stabilità e serenità di cui ha bisogno per stare bene.
Ne parliamo con il dottor Gioacchino Aiello medico chirurgo specialista in neurofisiologia clinica e psicoterapia cognitivo-comportamentale, in forza presso la Clinica Diagnostica di Carnate che, con uno staff medico e Psicologico e attraverso sofisticate analisi psiconeurofisiologiche messe in atto con strumentazioni di ultima generazione e non invasive, offre una diagnosi e un approccio completo alle patologie di cui sopra.
Oggi sentiamo parlare molto di depressione e ansia. Sentiamo dire "sono caduto in depressione", "ho attacchi d'ansia", "quella situazione mi genera ansia". Ma come sono definite esattamente?
La depressione è la perdita del processo motivazionale dell'individuo che non sente più lo stimolo a voler organizzare e sviluppare la propria attività quotidiana, perde il cosiddetto "senso della giornata" e va incontro a disordine della vita quotidiana. La persona è come se fosse bloccata sul lavoro, nelle relazioni, nelle attività quotidiane. Spesso alla depressione si associa l'ansia che è legata a problemi emotivi e a fattori situazionali. Il soggetto che soffre di ansia percepisce tutto in uno stato di profonda agitazione, tutto gli sembra accelerato e per questo finisce in una condizione di non azione. Affrontare la quotidianità per l'ansioso o per il depresso ha un costo emotivo e comportamentale molto alto.
Quali sono i cosiddetti campanelli d'allarme che devono indurre, senza vergogna, a consultare uno specialista e ad iniziare un percorso per la diagnosi e la cura di questi disturbi? Quali sono i sintomi attraverso cui capire che "qualcosa non sta andando e che da soli non ce la si può fare?
La depressione è caratterizzata da insonnia, variazioni di peso, perdita della progettualità, svalutazione del proprio io, rifiuto ad affrontare il quotidiano. L'ansia si manifesta con sintomi quali: tachicardia, tremori, mal di testa, aumento diminuzione improvvisa della temperatura, problemi di respirazione, tutti rappresentano un cattivo funzionamento della neuroregolazione del sistema vegetativo. Il soggetto ansioso ha un aspetto più marcato delle situazioni ansiogene che identifica in modo difensivistico . Il disordine depressivo è invece più complesso ed esistenziale infatti il soggetto depresso è caratterizzato dalla perdita organizzativa dei processi motivazionali.
Individuato il disturbo, superato il timore e la possibile infondata vergogna di affrontare un percorso medico, quali sono le terapie che si possono proporre al paziente?
Lo specialista dovrà focalizzarsi sui sintomi che gli serviranno per identificare i fattori personali e relazionali della persona che a lui si rivolge . L'obiettivo è quello di far tornare ad uno stato di salute ottimale la persona. Le terapie che si possono utilizzare per il trattamento sono le seguenti: farmacologiche, psicofisiologiche, psicoterapeutiche, miste.
Curare è sapere perché una certa cosa è accaduta e si ripete nella vita quotidiana. Per questo è necessaria una valutazione accurata del paziente. Eliminare il sintomo con un farmaco significa agire nell'immediato ma con la consapevolezza che il rischio è quello di creare una dipendenza individuale al farmaco che poi nel tempo ci costringerà ad aumentarne la posologia e arrivare alla cronicità. Quello che il medico deve fare è fornire al paziente le risorse necessarie per la soluzione del proprio problema. Fondamentale dunque è la visita con la valutazione iniziale sia che si tratti di ansia o depressione , identificare se il disturbo è causato da un fattore fisico o di disregolazione psicoemotiva. Valutare se serve un trattamento farmacologico, psicoterapico o psicofisiologico.
Oggi è possibile eseguire delle indagini per capire come agire e per evidenziare gli aspetti disfunzionali delle aree cerebrali con lo scopo di ottenere le informazioni necessarie per il piano di trattamento individuale . Il soggetto viene sottoposto a delle indagini quali: elettroencefalogramma con mappe di frequenza, profilo da stress, profilo di personalità.
Tutte queste rilevazioni hanno la funzione di consentire allo specialista di verificare i livelli di funzionamento del suo sistema nervoso e quindi di attuare le metodologie necessarie per la loro correzione. Queste valutazioni approfondite consentono di andare oltre il solo trattamento farmacologico che serve in fase iniziale ad attutire i sintomi e che non è risolutivo. La terapia farmacologica non consente la costruzione di quelle abilità utili a gestire la sintomatologia ansiosa o depressiva da parte del soggetto. La durata media del percorso di trattamento dura generalmente da sei mesi-un anno in relazione alle caratteristiche sintomatologico è individuali.
Alla CLINICA DIAGNOSTICA da circa un anno è possibile sottoporsi a questi test valutativi. I diversi componenti del gruppo di specialisti (medici psicologi e psicoterapeuti) che eseguono tutte queste valutazioni, sono presenti in struttura il venerdì e il sabato.
L'analisi neuro psicofisiologica rappresenta un diverso modo di guardare l'essere umano. È un approccio curioso dove la persona può osservare il suo comportamento.
Sapere un po' di più di noi stessi ci aiuta a capire se c'è qualcosa che possiamo modulare in modo autonomo.
La neuro modulazione cognitiva permette, attraverso la registrazione dell'attività elettrica cerebrale, di leggere le mappe di frequenza e da queste ricavarne le informazioni necessarie per pianificare un trattamento. Si tratta di un esame assolutamente non invasivo, di breve durata ma molto preciso che dà allo specialista un quadro chiaro della situazione e gli consente di decidere come agire e informare la persona su cosa fare.
Per la cura di queste manifestazioni psicopatologiche ci sono diverse terapie: farmacologiche, psicofisiologiche, psicoterapeutiche. Tutti questi approcci consentono alla persona di conoscersi e trovare quella stabilità e serenità di cui ha bisogno per stare bene.
Ne parliamo con il dottor Gioacchino Aiello medico chirurgo specialista in neurofisiologia clinica e psicoterapia cognitivo-comportamentale, in forza presso la Clinica Diagnostica di Carnate che, con uno staff medico e Psicologico e attraverso sofisticate analisi psiconeurofisiologiche messe in atto con strumentazioni di ultima generazione e non invasive, offre una diagnosi e un approccio completo alle patologie di cui sopra.
Oggi sentiamo parlare molto di depressione e ansia. Sentiamo dire "sono caduto in depressione", "ho attacchi d'ansia", "quella situazione mi genera ansia". Ma come sono definite esattamente?
La depressione è la perdita del processo motivazionale dell'individuo che non sente più lo stimolo a voler organizzare e sviluppare la propria attività quotidiana, perde il cosiddetto "senso della giornata" e va incontro a disordine della vita quotidiana. La persona è come se fosse bloccata sul lavoro, nelle relazioni, nelle attività quotidiane. Spesso alla depressione si associa l'ansia che è legata a problemi emotivi e a fattori situazionali. Il soggetto che soffre di ansia percepisce tutto in uno stato di profonda agitazione, tutto gli sembra accelerato e per questo finisce in una condizione di non azione. Affrontare la quotidianità per l'ansioso o per il depresso ha un costo emotivo e comportamentale molto alto.
Quali sono i cosiddetti campanelli d'allarme che devono indurre, senza vergogna, a consultare uno specialista e ad iniziare un percorso per la diagnosi e la cura di questi disturbi? Quali sono i sintomi attraverso cui capire che "qualcosa non sta andando e che da soli non ce la si può fare?
La depressione è caratterizzata da insonnia, variazioni di peso, perdita della progettualità, svalutazione del proprio io, rifiuto ad affrontare il quotidiano. L'ansia si manifesta con sintomi quali: tachicardia, tremori, mal di testa, aumento diminuzione improvvisa della temperatura, problemi di respirazione, tutti rappresentano un cattivo funzionamento della neuroregolazione del sistema vegetativo. Il soggetto ansioso ha un aspetto più marcato delle situazioni ansiogene che identifica in modo difensivistico . Il disordine depressivo è invece più complesso ed esistenziale infatti il soggetto depresso è caratterizzato dalla perdita organizzativa dei processi motivazionali.
Individuato il disturbo, superato il timore e la possibile infondata vergogna di affrontare un percorso medico, quali sono le terapie che si possono proporre al paziente?
Lo specialista dovrà focalizzarsi sui sintomi che gli serviranno per identificare i fattori personali e relazionali della persona che a lui si rivolge . L'obiettivo è quello di far tornare ad uno stato di salute ottimale la persona. Le terapie che si possono utilizzare per il trattamento sono le seguenti: farmacologiche, psicofisiologiche, psicoterapeutiche, miste.
Curare è sapere perché una certa cosa è accaduta e si ripete nella vita quotidiana. Per questo è necessaria una valutazione accurata del paziente. Eliminare il sintomo con un farmaco significa agire nell'immediato ma con la consapevolezza che il rischio è quello di creare una dipendenza individuale al farmaco che poi nel tempo ci costringerà ad aumentarne la posologia e arrivare alla cronicità. Quello che il medico deve fare è fornire al paziente le risorse necessarie per la soluzione del proprio problema. Fondamentale dunque è la visita con la valutazione iniziale sia che si tratti di ansia o depressione , identificare se il disturbo è causato da un fattore fisico o di disregolazione psicoemotiva. Valutare se serve un trattamento farmacologico, psicoterapico o psicofisiologico.
Oggi è possibile eseguire delle indagini per capire come agire e per evidenziare gli aspetti disfunzionali delle aree cerebrali con lo scopo di ottenere le informazioni necessarie per il piano di trattamento individuale . Il soggetto viene sottoposto a delle indagini quali: elettroencefalogramma con mappe di frequenza, profilo da stress, profilo di personalità.
Tutte queste rilevazioni hanno la funzione di consentire allo specialista di verificare i livelli di funzionamento del suo sistema nervoso e quindi di attuare le metodologie necessarie per la loro correzione. Queste valutazioni approfondite consentono di andare oltre il solo trattamento farmacologico che serve in fase iniziale ad attutire i sintomi e che non è risolutivo. La terapia farmacologica non consente la costruzione di quelle abilità utili a gestire la sintomatologia ansiosa o depressiva da parte del soggetto. La durata media del percorso di trattamento dura generalmente da sei mesi-un anno in relazione alle caratteristiche sintomatologico è individuali.
Alla CLINICA DIAGNOSTICA da circa un anno è possibile sottoporsi a questi test valutativi. I diversi componenti del gruppo di specialisti (medici psicologi e psicoterapeuti) che eseguono tutte queste valutazioni, sono presenti in struttura il venerdì e il sabato.
L'analisi neuro psicofisiologica rappresenta un diverso modo di guardare l'essere umano. È un approccio curioso dove la persona può osservare il suo comportamento.
Sapere un po' di più di noi stessi ci aiuta a capire se c'è qualcosa che possiamo modulare in modo autonomo.
La neuro modulazione cognitiva permette, attraverso la registrazione dell'attività elettrica cerebrale, di leggere le mappe di frequenza e da queste ricavarne le informazioni necessarie per pianificare un trattamento. Si tratta di un esame assolutamente non invasivo, di breve durata ma molto preciso che dà allo specialista un quadro chiaro della situazione e gli consente di decidere come agire e informare la persona su cosa fare.