Lecco, lungolago: 20 anni fa il nuovo tratto tra via Raffaello e il ponte Kennedy
Suona di auspicio per il futuro che proprio vent’anni fa, nel pomeriggio di domenica 1° febbraio, avvenne l’inaugurazione del nuovo tratto di passeggiata a lago tra via Raffaello e il ponte Kennedy. Vi fu il saluto del sindaco Lorenzo Bodega e la benedizione del prevosto mons. Roberto Busti. La cerimonia ufficiale si concluse con un buffet di caffè, tè e biscotti in fondo a via Raffaello. Si ricordò che in quel luogo c’era il punto di approdo dei barconi che trasportavano “sassi” per i cantieri, con le pietre del Noli e i marmi del Marella.
Il tratto di sponda lacustre, completamente rinnovato e trasformato con il verde, le panchine e l’illuminazione era, infatti, quello che per buona parte del Novecento ha visto le attività dei Noli e dei Marella, aziende presenti in tante costruzioni edilizie, non solo della città e del suo territorio. C’era ancora il vecchio Lazzaretto, contrada a sé nella geografia cittadina, superato il corso del Caldone, presso la caserma Sirtori, all’inizio di via Leonardo da Vinci. Il nuovo ponte sull’Adda verrà inaugurato nell’autunno 1955 e trasformerà completamente il Lazzaretto rispetto alla manciata di case piazzate sulla striscia di terra, che finiva ad essere gomito fra le ultime rive del Lario e le prime sponde dell’Adda, tornato fiume all’altezza del trecentesco ponte Azzone Visconti.
“Passeggiata a lago, una chicca tutta da godere”, scriveva la stampa locale. Il segmento inaugurato completava un possibile tracciato di cammino sulle rive del Lario e del fiume Adda, partendo dalle Caviate sino alla località Rivabella in quartiere Chiuso. Nel quasi mezzo secolo trascorso dal 1955 all’inaugurazione del 1° febbraio 2004 era scomparso il Lazzaretto delle vecchie trattorie popolari, degli artigiani, dei fabbri e falegnami, dei grandi cortili, delle barche e delle botti, e altro ancora. Insomma, sulla riva del lago e del fiume c’era un nuovo tratto panoramico per pedoni e per appassionati della bicicletta.
Nel 2024 vi saranno i primi lavori del grande atteso nuovo lungolago? Sarà un grande belvedere sul Lario e sull'Adda dove le tracce di un tempo potranno essere rievocate nei suggestivi tramonti, tra acque e vette.
Il tratto di sponda lacustre, completamente rinnovato e trasformato con il verde, le panchine e l’illuminazione era, infatti, quello che per buona parte del Novecento ha visto le attività dei Noli e dei Marella, aziende presenti in tante costruzioni edilizie, non solo della città e del suo territorio. C’era ancora il vecchio Lazzaretto, contrada a sé nella geografia cittadina, superato il corso del Caldone, presso la caserma Sirtori, all’inizio di via Leonardo da Vinci. Il nuovo ponte sull’Adda verrà inaugurato nell’autunno 1955 e trasformerà completamente il Lazzaretto rispetto alla manciata di case piazzate sulla striscia di terra, che finiva ad essere gomito fra le ultime rive del Lario e le prime sponde dell’Adda, tornato fiume all’altezza del trecentesco ponte Azzone Visconti.
“Passeggiata a lago, una chicca tutta da godere”, scriveva la stampa locale. Il segmento inaugurato completava un possibile tracciato di cammino sulle rive del Lario e del fiume Adda, partendo dalle Caviate sino alla località Rivabella in quartiere Chiuso. Nel quasi mezzo secolo trascorso dal 1955 all’inaugurazione del 1° febbraio 2004 era scomparso il Lazzaretto delle vecchie trattorie popolari, degli artigiani, dei fabbri e falegnami, dei grandi cortili, delle barche e delle botti, e altro ancora. Insomma, sulla riva del lago e del fiume c’era un nuovo tratto panoramico per pedoni e per appassionati della bicicletta.
Nel 2024 vi saranno i primi lavori del grande atteso nuovo lungolago? Sarà un grande belvedere sul Lario e sull'Adda dove le tracce di un tempo potranno essere rievocate nei suggestivi tramonti, tra acque e vette.
A.B.