Lecco: testimone 'incapace' ma 'non sui social'. Dubbi in Aula
Della vicenda in se' non si sa ancora nulla. Ma già l'ammissione prove ha destato curiosità aggiuntiva attorno al caso di un legale del foro di Lecco a processo, nelle stesse Aula dove esercita la sua professione, per "corruzione" in concorso con un altro soggetto (C.F.) che - secondo quanto fino ad ora trapelato - sarebbe stato "avvantaggiato" - secondo la tesi accusatoria chiaramente ancora da dimostrare in sede giudiziaria - quale partecipante ad una delle aste indette nell'ambito del concordato liquidatorio della società Pietro Carsana.
Per dimostrare l'innocenza della collega a giudizio - M.R. le iniziali della stessa - il suo difensore, all'udienza di ieri ha chiesto infatti (anche) l'escussione di M.S., anch'egli avvocato del foro di Lecco, in prima battuta co-imputato quale commissario giudiziale, uscito di scena in udienza preliminare a seguito di perizia che lo ha dichiarato non in grado di stare in giudizio in considerazione delle sue condizioni - ritenute irreversibili, come sottolineato quest'oggi dalla Presidente del collegio Bianca Maria Bianchi - come del resto già accaduto anche in altro procedimento, per altra vicenda sempre legata alla sua professione, conclusosi nel 2022.
Dinnanzi dunque alle perplessità del tribunale circa la possibilità di averlo in Aula quale testimone, il legale di M.R., ha fatto appello... ai social. "Posta scritti incompatibili con l'incapacità" ha espressamente sostenuto, rendendo necessario un confronto tra giudici prima del proseguo. Rientrati in Aula, la presidente - affiancata dai colleghi Giulia Barazzatta e Gianluca Piantadosi - ha ammesso le prove richieste dalle parti, l'audizione di M.S. dunque inclusa, disponendo però per la prossima seduta la convocazione dell'avvocato meneghino che ha assistito lo stesso in udienza preliminare, per farsi dire se effettivamente il suo assistito sia in grado o meno di parlare (parrebbe essere stato dichiarato completamente afono), riservandosi poi ogni ulteriore decisione.
Sempre il 7 marzo, data a cui è stato aggiornato il processo, verrà conferito ad un perito l'incarico per la trascrizione delle intercettazioni operate nel corso delle indagini, intercettazioni sia telefoniche sia ambientali, con "captazioni" nello studio professionale proprio di M.S., risultato essere - dopo la pronuncia di non luogo a procedere del dicembre scorso - il "convitato di pietra" dell'udienza.