Protesta dei trattori: a Piantedo cresce il numero di aderenti, si mobilita la politica

Cresce il numero di trattori in presidio a Piantedo, nell'area verde a ridosso dello sbocco della superstrada 36 e dell'innesto con la vecchia ss38, divenuta quartier generale per la protesta (assolutamente pacifica e rispettosa) degli agricoltori e degli allevatori dell'Alto Lago – primo promotore dell'iniziativa è il colichese Marco Digonzelli - e della Bassa Valtellina.


A due giorni dall'avvio del picchetto i mezzi allineati sulla spianata a due passi dal Trivio di Fuentes sono diventati ben una sessantina ed aumentano anche le attestazioni di vicinanza e solidarietà con i lavoratori della terra che con caparbietà hanno portato anche a cavallo delle province di Lecco, Como e Sondrio una manifestazione che sta interessando l'intera Europa. Bersaglio della protesta è infatti, in primis, la UE a cui viene chiesta una revisione delle politiche adottate ed in particolar modo la riprogrammazione del green deal e l'abolizione (non solo dunque una proroga come è stato proposto) dell'obbligo di lasciare ciclicamente incolti il 4% dei terreni. Ma all'Europarlamento gli agricoltori chiedono anche di vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi dove non sono in vigore gli stessi nostri regolamenti produttivi e sanitari ed in generale una detassazione tale da rendere sostenibile l'attività.


Quest'oggi a Piantedo, per confrontarsi direttamente con i partecipanti al presidio, si è portato l'onorevole lecchese Pietro Fiocchi, da sempre particolarmente critico con le scelte adottate dall'Europa in tema di agricoltura e allevamento (oltre che di caccia e pesca).


“Hanno cominciato già da principio malissimo, partendo dal concetto che gli agricoltori erano quelli che inquinavano più degli altri. Hanno fatto una serie di leggi tutte contro l'agricoltura, una peggio dell'altra” ha sostenuto il rappresentante di Fratelli d'Italia parlando dinnanzi ai trattori. “Da un anno a questa parte stanno un po' correggendo il tiro e spero che con l'anno prossimo cancellino delle cretinate del passato. Questi qua non hanno capito – ha proseguito rivolgendosi ai promotori del presidio – che siete voi quelli che curano l'ambiente, senza di voi esponiamo il territorio a rischio idrogeologico e rischio incendi, oltre allo spopolamento delle valli. Per cui adesso l'Europa deve dare risposte serie ai vostri problemi. Ricordate però – lo so che voi non siete mendicanti – che ci sono un sacco di fondi, portiamo a casa almeno un po' di soldi”. Accanto a lui anche il sindaco del comune ospitante Fabiana Pinoli.


E da Piantedo è passato anche Andrea Bettega, coordinatore provinciale Lega Giovani Lecco. “Siamo vicini agli agricoltori in protesta e con tutti i cittadini che vogliono continuare a consumare i prodotti delle nostre terre. Prodotti di qualità che ci invidiano in tutto il mondo. Non vogliamo che la nostra generazione e le generazioni future paghino scelte folli da parte dell’Europa. Fortunatamente noi lombardi abbiamo una Regione che continua a sostenere attraverso Bandi regionali i nostri agricoltori. I giovani sono il futuro del nostro territorio, conosco personalmente molti ragazzi che vogliono continuare a lavorare la propria terra, continuare a portare avanti la tradizione dell’azienda di famiglia e non possiamo permetterci che dei burocrati a Bruxelles rovinino il sogno di questi giovani”.

“Agli agricoltori in protesta in queste ore in Europa, Italia e come visto anche a Colico va la nostra più totale vicinanza ed il nostro più totale appoggio. Come Lega e gruppo Id al parlamento europeo abbiamo da sempre palesato il nostro dissenso ad una condotta politica succube di un ideologia green che danneggia i nostri prodotti, condotta politica che ha esasperato gli agricoltori di tutta Europa come visto ieri unitamente alla preoccupazione per gli aumenti sensibile del costo dell’energia, dei carburanti e delle materie prime, il mio augurio è che questo dissenso venga anche confermato alle elezioni europee del mese di giugno. Gli agricoltori vanno tutelati senza se e senza ma, ricordiamoci sempre che parliamo di un settore fondamentale e di primo piano nella filiera alimentare e produttiva che contribuisce in maniera determinante alla tenuta di un tessuto economico” il messaggio fatto pervenire dal Segretario Provinciale della Lega Daniele Butti.

Viva anche la solidarietà della comunità locale che non sta facendo mancare il proprio appoggio ai promotori del presidio, accampati senza soluzione di continuità, con tanto di cucina che, quest'oggi, a mezzogiorno ha permesso di portare a tavola il prodotto d'eccellenza del territorio, simbolo delle fatiche di allevatori e agricoltori: la polenta taragna.
E domani mattina alle 9 scatterà il corteo.