Lecco: va a trovare il marito, si ritrova anche lei sotto i ferri. La storia di due anziani salvati dalla Cardiochirurgia del Manzoni
In Ospedale era andata per trovare il marito, operato nuovamente al cuore dopo essere già finito sotto i ferri quattro anni prima. Si è trovata a dover affrontare lei stessa un intervento – non leggero – d’urgenza, salvata a sua volta dai professinisti del Manzoni che già avevano preso in carico il consorte. Protagonisti di questa storia che esce dai corridoi della Cardiochiurgia del presidio di via dell’Eremo sono due pensionati di Monguzzo: 78 anni lui, 73 lei.
Tutto ha inizio nel 2019, quando S. – il marito - viene sottoposto alla sostituzione della valvola aortica, mediante una protesi biologica, a causa di una stenosi valvolare aortica.
Una operazione con un decorso regolare fino a novembre 2023 quando, improvvisamente, avverte disturbi neurologici causati da un'ischemia cerebrale.
Il ricovero presso la Neurologia dell’Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate porta alla luce un complicato quadro: un'endocardite sulla valvola artificiale, causata da un batterio di origine gastrointestinale.
Gli specialisti decidono quindi di trasferirlo nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco e, valutato dai cardiochirurghi, viene programmato, per il 4 dicembre, il reintervento per sostituire la protesi valvolare infetta.
Nella tarda mattinata di sabato 2 dicembre, mentre visitava il marito S. in Ospedale insieme ai propri figli, E. – la moglie - avverte un violento dolore toracico irradiato alla schiena.
Subito assistita, nel sospetto di un problema aortico, la 73enne viene sottoposta ad una TAC che mostra un ematoma dissecante dell'aorta ascendente e dell'arco aortico, patologia che richiede un complesso intervento cardiochirurgico in emergenza per sostituire il tratto di aorta in procinto di rompersi.
La donna viene così trasferita d'urgenza in sala operatoria ed operata prontamente dalla squadra di cardiochirurghi guidati da Michele Triggiani.
I figli di E. e S., inizialmente preoccupati per l'intervento imminente del padre, si sono trovati a fronteggiare anche l'emergenza legata alla madre.
Fortunatamente, la donna è stata salvata dall'emergenza aortica e, dopo un decorso postoperatorio regolare, è stata dimessa il 5 gennaio, facendo ritorno al suo domicilio.
Anche il marito S., dopo il ciclo riabilitativo e la terapia antibiotica, è stato dimesso il 16 gennaio. Tuttavia, ha dovuto fare i conti con un nuovo inconveniente il 19 gennaio, quando è stato ricoverato per un dolore addominale. Una procedura endoscopica sulle vie biliari ha risolto il problema, permettendo al 79enne di essere dimesso il 25 gennaio, finalmente completamente ristabilito.
“Nonostante le sfide mediche, marito e moglie hanno affrontato con coraggio e amore i rispettivi percorsi di guarigione, trovando forza nel supporto reciproco anche quando ricoverati in stanze separate”, commenta il dottor Michele Triggiani, Direttore Cardiochirurgia ASST Lecco
A lui e all’intera equipe ha voluto rivolgere i propri complimenti Alessandra Grappiolo, neo Direttore Sanitario d’Azienda, “per questo risultato che sottolinea, ancora una volta, la capacità di questo Ospedale di prendersi cura delle persone, sempre con altissima competenza e tempestività”.
Tutto ha inizio nel 2019, quando S. – il marito - viene sottoposto alla sostituzione della valvola aortica, mediante una protesi biologica, a causa di una stenosi valvolare aortica.
Una operazione con un decorso regolare fino a novembre 2023 quando, improvvisamente, avverte disturbi neurologici causati da un'ischemia cerebrale.
Il ricovero presso la Neurologia dell’Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate porta alla luce un complicato quadro: un'endocardite sulla valvola artificiale, causata da un batterio di origine gastrointestinale.
Gli specialisti decidono quindi di trasferirlo nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco e, valutato dai cardiochirurghi, viene programmato, per il 4 dicembre, il reintervento per sostituire la protesi valvolare infetta.
Nella tarda mattinata di sabato 2 dicembre, mentre visitava il marito S. in Ospedale insieme ai propri figli, E. – la moglie - avverte un violento dolore toracico irradiato alla schiena.
Subito assistita, nel sospetto di un problema aortico, la 73enne viene sottoposta ad una TAC che mostra un ematoma dissecante dell'aorta ascendente e dell'arco aortico, patologia che richiede un complesso intervento cardiochirurgico in emergenza per sostituire il tratto di aorta in procinto di rompersi.
La donna viene così trasferita d'urgenza in sala operatoria ed operata prontamente dalla squadra di cardiochirurghi guidati da Michele Triggiani.
I figli di E. e S., inizialmente preoccupati per l'intervento imminente del padre, si sono trovati a fronteggiare anche l'emergenza legata alla madre.
Fortunatamente, la donna è stata salvata dall'emergenza aortica e, dopo un decorso postoperatorio regolare, è stata dimessa il 5 gennaio, facendo ritorno al suo domicilio.
Anche il marito S., dopo il ciclo riabilitativo e la terapia antibiotica, è stato dimesso il 16 gennaio. Tuttavia, ha dovuto fare i conti con un nuovo inconveniente il 19 gennaio, quando è stato ricoverato per un dolore addominale. Una procedura endoscopica sulle vie biliari ha risolto il problema, permettendo al 79enne di essere dimesso il 25 gennaio, finalmente completamente ristabilito.
“Nonostante le sfide mediche, marito e moglie hanno affrontato con coraggio e amore i rispettivi percorsi di guarigione, trovando forza nel supporto reciproco anche quando ricoverati in stanze separate”, commenta il dottor Michele Triggiani, Direttore Cardiochirurgia ASST Lecco
A lui e all’intera equipe ha voluto rivolgere i propri complimenti Alessandra Grappiolo, neo Direttore Sanitario d’Azienda, “per questo risultato che sottolinea, ancora una volta, la capacità di questo Ospedale di prendersi cura delle persone, sempre con altissima competenza e tempestività”.