Pasturo: Tra fò gener, corteo rumoroso per le vie del paese
Un lungo e rumoroso corteo ha animato nella serata di ieri le vie di Pasturo. Erano i partecipanti alla sfilata dell’evento ''Trà fò gener'', l’antico rito propiziatorio che attraverso il ''baccano'', promette di scacciare le tenebre dell’inverno e dare il benvenuto al mese di febbraio, e proietta direttamente alla primavera, con giornate più lunghe, grazie al ritorno della luce.
Nella vita contadina i giorni della merla - gli ultimi tre del mese di gennaio- decretavano il passaggio dalle rigide temperature invernali a un clima progressivamente più mite ed erano per questo celebrati con riti propiziatori, diversi a seconda delle regioni.Campanacci, coperchi, lattine, pentole ed ogni altro oggetto in grado di produrre forte rumore, è stato utilizzato da adulti e bambini, che hanno attraversato il paese, per giungere, accanto al locale cimitero, dove, grazie al gruppo antincendio, era allestito l’enorme falò che, dopo la sua accensione, ha illuminato e donato tepore a tutti nella fredda serata al termine del primo mese dell’anno.Anche le penne nere hanno contribuito a riscaldare i partecipanti, grazie alle bevande calde che hanno offerto, the, vin brulè e cioccolata, accompagnati da una buona fetta di panettone.
Di tutt’altro genere invece, la musica che si è fatta sentire dalle fisarmoniche suonate da tre giovani del posto, che ha contribuito ad allietare la serata, e ha regalato un momento di allegria a tutti, prima di tornare a casa al termine di questo rinnovato e antico rito contadino che, nonostante si sia svolto in una serata infrasettimanale, non ha impedito la grande partecipazione.
Nella vita contadina i giorni della merla - gli ultimi tre del mese di gennaio- decretavano il passaggio dalle rigide temperature invernali a un clima progressivamente più mite ed erano per questo celebrati con riti propiziatori, diversi a seconda delle regioni.Campanacci, coperchi, lattine, pentole ed ogni altro oggetto in grado di produrre forte rumore, è stato utilizzato da adulti e bambini, che hanno attraversato il paese, per giungere, accanto al locale cimitero, dove, grazie al gruppo antincendio, era allestito l’enorme falò che, dopo la sua accensione, ha illuminato e donato tepore a tutti nella fredda serata al termine del primo mese dell’anno.Anche le penne nere hanno contribuito a riscaldare i partecipanti, grazie alle bevande calde che hanno offerto, the, vin brulè e cioccolata, accompagnati da una buona fetta di panettone.
Di tutt’altro genere invece, la musica che si è fatta sentire dalle fisarmoniche suonate da tre giovani del posto, che ha contribuito ad allietare la serata, e ha regalato un momento di allegria a tutti, prima di tornare a casa al termine di questo rinnovato e antico rito contadino che, nonostante si sia svolto in una serata infrasettimanale, non ha impedito la grande partecipazione.
M.A.