La protesta dei trattori arriva anche a cavallo tra Alto Lago e Bassa Valtellina
E’ arrivata anche in Bassa Valtellina e Alto Lario la protesta dei trattori diffusa ormai in buona parte dell'Europa, Italia compresa dove da giorni si susseguono blocchi stradali e azioni dimostrative.
Il presidio promosso dal colichese Marco Digonzelli in collegamento con il Coordinamento nazionale e il sostegno dei colleghi delle tre province che "si incontrano" al trivio di Fuentes, ha preso il via oggi a Piantedo.
Dal primo pomeriggio, vegliati da un nutrito schieramento di forze dell'ordine, oltre una quindicina di mezzi sono stati schierati nell'area verde a margine dell’uscita della Strada Statale del lago di Como e dello Spluga, proprio dove la SS36 si immette nella vecchia Statale 38.
Dominanti il rosso, il bianco e il verde, i colori del Tricolore con i trattori adornati per l'appunto della Bandiera, invocando il rispetto del Made in Italy e localizzando dunque una mobilitazione già caratterizzata da azioni muscolari in Francia nonché da proteste estese poi dalla Germania alla Grecia, dalla Spagna al Belgio, dove gli agricoltori già presidiano anche Square de Meus, a pochi passi dalla sede del Parlamento Europeo, primo destinatario delle richieste dei manifestanti.
Come spiegato dal "Coordinamento nazionale riscatto agricolo" le richieste spaziano dalla riprogrammazione del green deal all’abolizione di vincoli e incentivi per non coltivare terreni, dal divieto di importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi dove non sono in vigore regolamenti produttivi e sanitari affini a quelli italiani alla detassazione mantenendo un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo, viste le criticità causate dall'aumento esponenziale dei costi di produzione e in ultima battuto, la riqualificazione della figura dell’agricoltore, a partire dalle scuole, valorizzandola (QUI il manifesto completo).
Come spiegato da Digonzelli, il numero dei partecipanti al presidio di Piantedo - che andrà avanti a oltranza almeno per qualche giorno - è destinato a aumentare nelle prossime ore, con la possibilità poi - con l'autorizzazione della Questura - di inscenare anche un carosello di trattori probabilmente nella mattinata di sabato, salvo altra indicazione visto che proprio domani è previsto un vertice straordinario dei leader UE, con anche il dossier agricoltura sul tavolo.
Tanta solidarietà a questi manifestanti viene comunque già espressa da chi transita in corrispondenza del "campo base" - dove sono comparsi anche container e balle di fieno - con camionisti e automobilisti che attraverso un piccolo colpo di clacson salutano gli agricoltori.
Il presidio promosso dal colichese Marco Digonzelli in collegamento con il Coordinamento nazionale e il sostegno dei colleghi delle tre province che "si incontrano" al trivio di Fuentes, ha preso il via oggi a Piantedo.
Dal primo pomeriggio, vegliati da un nutrito schieramento di forze dell'ordine, oltre una quindicina di mezzi sono stati schierati nell'area verde a margine dell’uscita della Strada Statale del lago di Como e dello Spluga, proprio dove la SS36 si immette nella vecchia Statale 38.
Dominanti il rosso, il bianco e il verde, i colori del Tricolore con i trattori adornati per l'appunto della Bandiera, invocando il rispetto del Made in Italy e localizzando dunque una mobilitazione già caratterizzata da azioni muscolari in Francia nonché da proteste estese poi dalla Germania alla Grecia, dalla Spagna al Belgio, dove gli agricoltori già presidiano anche Square de Meus, a pochi passi dalla sede del Parlamento Europeo, primo destinatario delle richieste dei manifestanti.
Come spiegato dal "Coordinamento nazionale riscatto agricolo" le richieste spaziano dalla riprogrammazione del green deal all’abolizione di vincoli e incentivi per non coltivare terreni, dal divieto di importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi dove non sono in vigore regolamenti produttivi e sanitari affini a quelli italiani alla detassazione mantenendo un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo, viste le criticità causate dall'aumento esponenziale dei costi di produzione e in ultima battuto, la riqualificazione della figura dell’agricoltore, a partire dalle scuole, valorizzandola (QUI il manifesto completo).
Come spiegato da Digonzelli, il numero dei partecipanti al presidio di Piantedo - che andrà avanti a oltranza almeno per qualche giorno - è destinato a aumentare nelle prossime ore, con la possibilità poi - con l'autorizzazione della Questura - di inscenare anche un carosello di trattori probabilmente nella mattinata di sabato, salvo altra indicazione visto che proprio domani è previsto un vertice straordinario dei leader UE, con anche il dossier agricoltura sul tavolo.
Tanta solidarietà a questi manifestanti viene comunque già espressa da chi transita in corrispondenza del "campo base" - dove sono comparsi anche container e balle di fieno - con camionisti e automobilisti che attraverso un piccolo colpo di clacson salutano gli agricoltori.
M.A.