Altro appuntamento a Lecco, in occasione della Giornata della Memoria, con il Prefetto Sergio Pomponio, che martedì 30 gennaio consegnerà 12 Medaglie d'Onore alla memoria di altrettanti IMI (Internati Militari Italiani) del territorio lecchese che l'8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alla costituenda Repubblica di Salò e furono internati nei lager nazisti in Germania, dando inizio alla "Resistenza disarmata" per la conquista della libertà e della democrazia della nostra Nazione.
L'appuntamento è alle 11.00 presso l'Auditorium della Casa dell'Economia di Lecco. E per l'occasione, ancora una volta, la Federazione Provinciale dell'Istituto Nastro Azzurro - grazie alla disponibilità dell'Archivio di Stato di Como e all'interessamento in prima persona del valmadrerese Mario Nasatti - si è occupata di ricostruire le storie di alcuni dei 12 ex internati, i cui famigliari hanno effettuato tutto l'iter necessario a ottenere il prestigioso riconoscimento alla memoria.
Di seguito i loro profili.
1)
Pasquale Canali, nato a Cesello Brianza (l'attuale Cesana Brianza, ndr.) il 3 agosto 1924, chiamato alle armi il 19 agosto 1943. Tale nel 2° Reggimento Artiglieria Alpini “Gruppo Bergamo”, l’8 settembre 1943 viene catturato prigioniero dai tedeschi a Merano e poi internato in Germania nel Campo 11 B di “Fallimboster” fino alla data del rimpatrio avvenuto il 25 luglio 1945. Riceverà la Medaglia d’Onore (alla memoria) la figlia Rachele Maria Canali.
2)
Giovanni Battista Colombo, nato a Germanedo (Lecco) il 26 dicembre 1922. Chiamato alle armi il 24 gennaio 1942 nel Deposito del 3° Reggimento Artiglieria Corpo D’Armata, il 21 marzo 1942 viene trasferito al 21° Regg. Art. Motorizzata in Piacenza e poi alla “Scuola Artificieri”, dove frequenta il Corso di Artificiere dal 20/4/1942 al 30/4/1942 riportando la classifica di Ottimo (punti 10/10). Viene poi trasferito al 112° Regg. Artiglieria di marcia a Nola, mentre il 29 agosto 1943 passa con tutto il Reparto a Bolzano, dove viene catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e deportato in Germania, a Stammlager 11 B Hannover. Rimpatriato il 25/7/1945, non ha mai aderito a formazioni nazifasciste. Riceverà l’onorificenza la nipote, Emilia Andreotti.
3)
Vito Immediato, nato a Eboli (SA) il 13 ottobre 1921. Il 19 agosto 1940 diventa Aviere Volontario nell’Arma Aeronautica, e il 13 ottobre 1940 viene trasferito al 1° Reggimento Avieri, 1° Battaglione, Caserma Roma, per poi passare il 6 ottobre 1942 nella Presidiaria di Torino. L’8 settembre 1943 viene catturato dalle “forze armate tedesche” e trattenuto in stato di cattività in Germania fino al 7 settembre 1945. Ha titolo al computo di 3 Campagne di guerra - 1943, 1944 e 1945 - ed è stato decorato della Croce al merito di guerra. Riceverà l’onorificenza la figlia Patrizia Immediato, residente a Valmadrera.
La storia di Vito merita di essere raccontata anche per il suo grande amore con la moglie, una donna ucraina conosciuta in gioventù nel lager e poi sposata al rientro in patria: con lei ha avuto nove figli.
4)
Carlo Rusconi, nato a Valmadrera il 10 luglio 1919. Arruolato quale iscritto di leva nel compartimento marittimo di Genova con la classe 1919 per la ferma di mesi 28, il 20 luglio 1938 viene classificato fuochista O/A calderaio e giunge al Deposito C.R.E.M. di La Spezia il 15 maggio 1939. Indicazione della Destinazione: Mari depo Taranto; 15-5-39; Marina Palermo, cessazione 03-8-1943; Marina di Pola dal 4-8-43 al 8-9-43. Viene fatto prigioniero in Germania, al Campo di Viernau, dal 9-9-1943 sino al 14-12–1943, dove trova la morte. Nel 1968 la salma è stata rimpatriata e inumata nel cimitero di Valmadrera con un solenne cerimonia patriottica organizzata dal Comune. Riceverà l’onorificenza il nipote Antonio Francesco Rusconi.
5)
Carlo Valsecchi, nato a Carella Mariaga (ora frazione di Eupilio, ndr.) il 3 febbraio 1915, viene chiamato alle armi il 16 aprile 1936 nel 7° Reggimento Bersaglieri. Il 10 marzo 1937 viene nominato Bersagliere Scelto in detto e mandato in congedo illimitato, per fine ferma, il 10 agosto 1937. Richiamato alle armi il 5 novembre 1940, nel 3° Regg. Bersaglieri in Lodi, il 3 dicembre viene trasferito al 2° Bersaglieri in Roma. Il 20 dicembre, imbarcatosi a Brindisi diretto in Albania, sbarca a Valona. Il 9 settembre 1943 viene catturato prigioniero dai tedeschi a Kelksis (Grecia) e deportato in Germania, dove rimane fino al 30 agosto 1945. Non ha mai fatto parte di alcuna delle formazioni della ex repubblica fascista. Riceverà la Medaglia d’Onore il figlio Aldo Domenico Valsecchi, residente nel lecchese.
Questo l'elenco completo dei soggetti a cui verrà tributata la Medaglia:Matteo Adamoli, Esino Lario (nipote Serafina Brocco)
Pasquale Canali, Suello (figlia Rachele Canali)
Mario Codega, Premana (figlia Lorena Codega)
Giovanni Battista Colombo, Lecco (nipote Emilia Andreotti)
Angelo Aquilino Frigerio, Calolziocorte (figlia Orietta Frigerio)
Giulio Fumagalli, Lomagna (nipote Beatrice Fumagalli)
Alfredo Ghezzi, Verderio (figlio Fabrizio Ghezzi)
Vito Immediato, Valmadrera (figlia Patrizia Immediato)
Antonio Morganti, Mandello (nipote Stefano Morganti)
Carlo Rusconi, Valmadrera (nipote Antonio Rusconi)
Carlo Valsecchi, Rogeno (figlio Aldo Valsecchi)
Domenico Vitali, Bellano (nipote Andrea Vitali)