Lecco: con il progetto Polis si formano gli ingegneri del futuro
Il Polo territoriale di Lecco del Politecnico ha inaugurato il nuovo anno con il ritorno delle attività dell’Università dei bambini ‘POLIS - la città sostenibile’, il corso di laurea a misura di bambino, giunto alla V edizione, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno del Rotary Club Lecco.Carichi di entusiasmo, i 96 alunni di quinta provenienti dalle scuole primarie "G. Oberdan" di Belledo, "N. Sauro" di Germanedo e dall'Istituto "Maria Ausiliatrice" sono tornati al campus per il secondo laboratorio previsto dal progetto.Ad attenderli due "Sigg. Perché": Gabriele Masera, professore di Sustainable Building Technologies e Francesco Pittau docente di Progettazione degli Elementi Costruttivi, che hanno condotto il laboratorio “Architettura che non inquina”.Il tema affrontato durante l’incontro è quanto mai attuale e cruciale: la sostenibilità nell'architettura e negli edifici. In un'epoca in cui le nuove generazioni sono costantemente stimolate a giocare un ruolo attivo per la protezione e il rispetto dell'ambiente, POLIS offre ai bambini una prospettiva pratica e coinvolgente.
Il Politecnico lavora da anni su questi temi, preparando i giovani professionisti per un cambio di paradigma che renderà il pianeta un luogo più accogliente e ricco di biodiversità per le future generazioni.
I giovani allievi hanno seguito le spiegazioni con grande attenzione, scoprendo il ruolo degli edifici nel cambiamento climatico e nella indispensabile transizione ecologica verso un futuro libero dai combustibili fossili.
Durante la lezione frontale, i bambini hanno affrontato domande cruciali sul benessere dell'ambiente e dell'individuo, appassionandosi a temi di rilevanza globale ed esplorando il significato di costruire in modo sostenibile.La parte pratica del laboratorio si è concentrata sull'efficienza energetica degli edifici, con i giovani partecipanti che hanno trasformato scatole di cartone in edifici dotati di finestre e schermature solari di forme, colori e dimensioni diverse, dando libero sfogo alla loro creatività."I giovani studenti e studentesse si sono mostrati molto attenti e ricettivi alle problematiche legate all'impatto ambientale delle attività umane, poiché loro stessi vivono in maniera più sostenibile e consapevole rispetto alle generazioni precedenti" - afferma entusiasta il professor Masera - "Non a caso hanno fatto poca fatica a traslare sugli edifici concetti semplici che applicano loro stessi, come l’indossare un cappotto (alias l’isolante per le costruzioni) o usare un berretto con visiera per ripararsi dal sole (ovvero le schermature solari). È stato stimolante cercare di ispirarli e con i loro lavori hanno dimostrato grande inventiva e ingegno."
Il progetto ‘POLIS - la città sostenibile’ continua a plasmare i futuri ingegneri e architetti, offrendo ai bambini un'esperienza educativa che va al di là delle aule scolastiche.
Il terzo laboratorio è già atteso con trepidazione a febbraio, con l'obiettivo di coltivare ulteriormente la consapevolezza ambientale e la passione per la sostenibilità in questi giovani e promettenti alunni.
Il Politecnico lavora da anni su questi temi, preparando i giovani professionisti per un cambio di paradigma che renderà il pianeta un luogo più accogliente e ricco di biodiversità per le future generazioni.
I giovani allievi hanno seguito le spiegazioni con grande attenzione, scoprendo il ruolo degli edifici nel cambiamento climatico e nella indispensabile transizione ecologica verso un futuro libero dai combustibili fossili.
Durante la lezione frontale, i bambini hanno affrontato domande cruciali sul benessere dell'ambiente e dell'individuo, appassionandosi a temi di rilevanza globale ed esplorando il significato di costruire in modo sostenibile.La parte pratica del laboratorio si è concentrata sull'efficienza energetica degli edifici, con i giovani partecipanti che hanno trasformato scatole di cartone in edifici dotati di finestre e schermature solari di forme, colori e dimensioni diverse, dando libero sfogo alla loro creatività."I giovani studenti e studentesse si sono mostrati molto attenti e ricettivi alle problematiche legate all'impatto ambientale delle attività umane, poiché loro stessi vivono in maniera più sostenibile e consapevole rispetto alle generazioni precedenti" - afferma entusiasta il professor Masera - "Non a caso hanno fatto poca fatica a traslare sugli edifici concetti semplici che applicano loro stessi, come l’indossare un cappotto (alias l’isolante per le costruzioni) o usare un berretto con visiera per ripararsi dal sole (ovvero le schermature solari). È stato stimolante cercare di ispirarli e con i loro lavori hanno dimostrato grande inventiva e ingegno."
Il progetto ‘POLIS - la città sostenibile’ continua a plasmare i futuri ingegneri e architetti, offrendo ai bambini un'esperienza educativa che va al di là delle aule scolastiche.
Il terzo laboratorio è già atteso con trepidazione a febbraio, con l'obiettivo di coltivare ulteriormente la consapevolezza ambientale e la passione per la sostenibilità in questi giovani e promettenti alunni.