Lecco: è scomparso Vincenzo Parolari, commerciante del centro e ciclista
Si celebra martedì 23 gennaio, alle 15.30, nella basilica di San Nicolò il funerale di Vincenzo Parolari, classe 1939, lecchese di San Giovanni, da sempre con il ciclismo nel sangue: pedalava ancora ultraottantenne, ogni mattina, prima di aprire l’omonimo noto negozio di abbigliamento della centralissima via Roma, sul lungolago sino alla località Pradello, dove alcune volte riscuoteva applausi di simpatia e di amicizia di alcuni avventori presso il Brick Tamoil alle Caviate.
Le prime corse ciclistiche di Parolari sono state con la maglia bianco-azzurra degli esordienti dell’Aurora di Airuno, poi il passaggio al Moto Velo Club di Lecco per le gare degli allievi. Nei dilettanti ha indossato i colori del Pedale Monzese, formazione di primo piano nel mondo dei puri dove spiccavano atleti pronti al passaggio nei professionisti. Le due vittorie più ricordate per Parolari sono state negli allievi, in particolare in una gara ad Arcore, e nei dilettanti nella corsa di Ferragosto a Dongo, in alto Lario. Era arrivato più volte tra i primi cinque nel campionato sociale fra lecchesi che si disputava ogni anno nei giorni dell’estate di San Martino, con traguardo sul rettilineo di corso Martiri, davanti alla caserma dei carabinieri. Era una sfida sentita, in cui tutti i corridori si conoscevano e non mancavano gli sfottò della vigilia nei bar, dal barbiere, negli occasionali incontri per strada. Il ritrovo per la partenza era in piazza Manzoni e il ruolo di direttore di gara era affidato al popolare e compianto Giovanni Carissimi.
Parolari ha disputato anche come professionista indipendente il Gran premio della Valsassina organizzato dall’Ente Lecchese Manifestazioni nelle prime edizioni della Sagra delle Sagre di Pasturo, negli anni 1966/1967. Una volta era giunto nel primo gruppetto in volata nel campionato sociale, ma sullo sprint dell’ultimo chilometro da Pescarenico all’altezza del bar Sport e di quello detto allora delle Piante aveva dovuto accontentarsi del terzo posto.
Nel suo negozio di via Roma, dove non mancano le foto delle due ruote, si può notare subito quella di Vincenzo Parolari in bicicletta con la maglia bianco-verde dell’Erbese davanti al Pontefice Giovanni Paolo II, in piazza San Pietro a Roma. L'84enne lascia la moglie Lucia con i figli Giansandro e Stefano. Dopo le esequie in programma domani, il feretro sarà accompagnato alla cremazione.
Le prime corse ciclistiche di Parolari sono state con la maglia bianco-azzurra degli esordienti dell’Aurora di Airuno, poi il passaggio al Moto Velo Club di Lecco per le gare degli allievi. Nei dilettanti ha indossato i colori del Pedale Monzese, formazione di primo piano nel mondo dei puri dove spiccavano atleti pronti al passaggio nei professionisti. Le due vittorie più ricordate per Parolari sono state negli allievi, in particolare in una gara ad Arcore, e nei dilettanti nella corsa di Ferragosto a Dongo, in alto Lario. Era arrivato più volte tra i primi cinque nel campionato sociale fra lecchesi che si disputava ogni anno nei giorni dell’estate di San Martino, con traguardo sul rettilineo di corso Martiri, davanti alla caserma dei carabinieri. Era una sfida sentita, in cui tutti i corridori si conoscevano e non mancavano gli sfottò della vigilia nei bar, dal barbiere, negli occasionali incontri per strada. Il ritrovo per la partenza era in piazza Manzoni e il ruolo di direttore di gara era affidato al popolare e compianto Giovanni Carissimi.
Parolari ha disputato anche come professionista indipendente il Gran premio della Valsassina organizzato dall’Ente Lecchese Manifestazioni nelle prime edizioni della Sagra delle Sagre di Pasturo, negli anni 1966/1967. Una volta era giunto nel primo gruppetto in volata nel campionato sociale, ma sullo sprint dell’ultimo chilometro da Pescarenico all’altezza del bar Sport e di quello detto allora delle Piante aveva dovuto accontentarsi del terzo posto.
Nel suo negozio di via Roma, dove non mancano le foto delle due ruote, si può notare subito quella di Vincenzo Parolari in bicicletta con la maglia bianco-verde dell’Erbese davanti al Pontefice Giovanni Paolo II, in piazza San Pietro a Roma. L'84enne lascia la moglie Lucia con i figli Giansandro e Stefano. Dopo le esequie in programma domani, il feretro sarà accompagnato alla cremazione.
A.B.