Malgrate: in San Leonardo si prega per l’unità dei cristiani

Si è svolta venerdì sera presso la chiesa di San Leonardo a Malgrate la celebrazione ecumenica per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. La cerimonia è stata preparata da un Gruppo ecumenico locale del Burkina Faso, coordinato da “Chemin Neuf”, una comunità cattolica dedicata all’incontro e al dialogo tra le diverse confessioni cristiane, composta da laici e religiosi.
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Il tema individuato per l’evento è “Ama il Signore Dio tuo... e ama il prossimo tuo come te stesso”. La scelta si ispira all’immagine del Buon Samaritano protagonista nella parabola in cui Gesù, rispondendo a una domanda sul comandamento della Legge “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze”, mostra che cosa significa amare il prossimo. Cattolici e protestanti del Burkina Faso hanno collaborato generosamente alla stesura delle preghiere e delle riflessioni, vivendo questa esperienza di lavoro insieme come un vero cammino di conversione ecumenica.
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La celebrazione della Parola per la zona di Lecco ha visto una notevole partecipazione, anche di molti giovani e ragazzi. Hanno pregato insieme le diverse confessioni cristiane del nostro territorio rappresentate da mons. Gianni Cesena, per la Chiesa cattolica, Vicario episcopale della Zona pastorale di Lecco; dalla pastora Anne Zell, per la Chiesa evangelica valdese di Como; da padre Nicu Cartoafă, per la Chiesa ortodossa romena a Lecco; da padre Vitalij Korsakov, per la Chiesa ortodossa russa (Ucraina) a Lecco, da padre Giuseppe, per la Chiesa ortodossa copta d’Egitto a Mandello; e don Andrea Lotterio per l’Equipe Ecumenismo e Dialogo della Zona che ha preparato questo evento annuale.messamalgrate_01.jpg (434 KB)
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Inoltre, hanno portato la loro testimonianza i pastori evangelici missionari Loris e Beniamino Bertini, coniugi che guidano “Gocce d’Amore”, associazione cristiana evangelica, che opera appunto in Burkina Faso: come il Samaritano portò l’uomo ferito alla locanda, così Cristo affida coloro che nel mondo sono feriti e bisognosi alle nostre chiese, per curare le loro ferite e contribuire alla loro guarigione. Questa missione al servizio del mondo è anche la via verso quell’unità che è dono di Dio al suo popolo.
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La serata, inoltre, è stata arricchita dai canti in francese della comunità cattolica africana francofona composta da coloro che abitano qui e dai canti in russo del piccolo coro ortodosso, accompagnati dal gruppo della “Preghiera di Taizè”.
In Burkina Faso si utilizza una zucca per condividere l’acqua con gli ospiti, è un gesto che esprime accoglienza, ospitalità e comunione; solo dopo che l’ospite si è rinfrescato, può iniziare la conversazione sui motivi della visita. Così è iniziato l’incontro, condividendo l’acqua contenuta in una zucca tipica, molto diversa dalle nostre. Tutti i presenti hanno portato a casa alcuni semi di zucca come impegno a seminare e far crescere l’amore ricevuto.
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Nel primo pomeriggio, invece, padre Vitalij Korsakov, rappresentante della chiesa ortodossa russa, aveva presieduto il rito di benedizione delle acque svoltosi sul lungolago in Piazza Garibaldi.
A.Bes.
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