Vendrogno: messa di San Sebastiano nella chiesetta di Comasira
Questa mattina nella piccola chiesa di Comasira a Vendrogno è stata celebrata la messa in onore di San Sebastiano, martire rappresentato in un dipinto posto dietro l'altare. A presenziare la funzione don Angelo Olgiati e Monsignor Francantonio Bernasconi, essendo il parroco don Emilio Sorte impossibilitato a partecipare per altri impegni.Don Angelo nel suo pensiero di introduzione alla messa ha voluto ricordare come sia importante la preghiera "la partecipazione e l'impegno che aumenti la nostra fede". Egli ha poi fatto riferimento alla storia di San Sebastiano che "secondo Sant'Ambrogio, proviene da Milano poi è andato a Roma dove è morto, ma ha fondamenti milanesi e in questo modo ci sentiamo più vicino e chiediamo la sua intercessione".Successivamente, l'accensione del globo, simbolo proprio del martirio, cui è seguita la recita del Gloria. In seguito, il sacerdote ha tenuto un'omelia incentrata su due punti di riflessione. Il discoro si è sviluppato a partire dall'aggancio storico sul martirio, "sulle persecuzioni contro i cristiani, l'ultima fatta da Diocleziano, in cui Sebastiano giunto a Roma per incontrare i cristiani, ha avuto l'impegno per il Signore, poi con Costantino, che ha aperto le porte della chiesa".L'omelia è poi proseguita con l'insegnamento che Sebastiano ha lasciato a tutti "non volersi prostrare ai potenti, fino ad essere ucciso -la sua grande fede che - come la nostra nasce con il battesimo e che deve continuare e svilupparsi nella vita attraverso il nostro sforzo di preghiera e di opere buone per ingrandirla".
Il sacerdote ha poi ricordato la sua esperienza come missionario in Africa "con il fuoco che illumina, riscalda e che brucia, un fuoco che si consuma e che se non viene alimentato si spegne, in ogni capanna c'è un fuoco e come la fede se non viene alimentata si spegne, va messo qualcosa per aumentarla".Terminando la sua riflessione, don Angelo ha esortato tutti a credere in Gesù, attraverso San Sebastiano e celebrando l'eucarestia possiamo aumentare questa fede "tutte le volte che possiamo" ha concluso. La mattinata si è poi conclusa con un momento di festa con un aperitivo offerto a tutti i presenti.
Il sacerdote ha poi ricordato la sua esperienza come missionario in Africa "con il fuoco che illumina, riscalda e che brucia, un fuoco che si consuma e che se non viene alimentato si spegne, in ogni capanna c'è un fuoco e come la fede se non viene alimentata si spegne, va messo qualcosa per aumentarla".Terminando la sua riflessione, don Angelo ha esortato tutti a credere in Gesù, attraverso San Sebastiano e celebrando l'eucarestia possiamo aumentare questa fede "tutte le volte che possiamo" ha concluso. La mattinata si è poi conclusa con un momento di festa con un aperitivo offerto a tutti i presenti.