Corenno e i 'Borghi più belli', un altro pasticcio del sindaco
Dopo aver letto la lettera inviata da 5 cittadini all’associazione “Borghi più belli d’Italia” a cui è interessato Corenno, la risposta del Comune e il comunicato del sindaco ai giornali abbiamo un quadro abbastanza completo per poter dire che si tratti dell’ennesimo pasticcio causato dalle singolari modalità con cui agisce la Giunta comunale di Dervio.
Dalla lettera si evince chiaramente come non esista alcun “ricorso” contro Corenno, a differenza di ciò che scrive il sindaco sui giornali. Nella lettera è infatti scritto: “Non siamo certo contrari all’ammissione di Corenno nell’Associazione dei Borghi più belli d'Italia" e basterebbe leggerla per fugare ogni dubbio, ma la propaganda del sindaco trasforma una semplice lettera addirittura in un’azione legale che nei fatti non esiste: fa specie veder travisare ancora una volta la realtà da chi è a capo di un’istituzione, ma in questi anni ci siamo ormai abituati.
La lettera dei 5 cittadini cita invece con una certa competenza tanti problemi legati all’introduzione del ticket per l’accesso a Corenno, alcuni dei quali sono stati oggetto in passato anche di iniziative del nostro gruppo in Consiglio Comunale. Che anche noi siamo contrari al ticket è risaputo, perché il balzello non rispetta le norme dello Stato: solo per dirne una, se tutti i turisti che visitano Corenno dichiarassero di volersi recare sulla spiaggetta o lungo il porticciolo a guardare il panorama non potrebbe essere richiesto alcun ticket dato che l’accesso alle aree demaniali (spiaggia e porto per l’appunto) è gratuito per la legge italiana, e un Comune non può certo sostituirsi alle leggi dello Stato.
Stranamente però nel parere legale del segretario comunale ben pubblicizzato dal sindaco non c’è alcun cenno a questo problema, nonostante sia stato ampiamente descritto nella lettera inviata dai cittadini, così come non ci sono risposte alle altre contestazioni mosse dai firmatari.
Ma cosa c’entra tutto ciò con l’ammissione di Corenno ai “Borghi più belli d’Italia”? L’associazione che gestisce l’iniziativa non sembra favorevole a un simile ticket, e aveva quindi chiesto al Comune alcune spiegazioni sulle modalità con cui è stato istituito e su quali servizi ricevano i turisti in cambio del ticket pagato. Il sindaco ha risposto nel suo solito modo, senza spiegare se il ticket fosse o meno legittimo ed elencando degli interventi che sarebbero stati già fatti grazie agli introiti del ticket. Ma questi introiti, come spiega bene la lettera dei 5 cittadini, sono stati in gran parte assorbiti dalle spese per la gestione della biglietteria e quindi non hanno certo potuto finanziare le opere elencate dal sindaco: il ticket, in pratica, non ha reso finora quasi nulla da destinare al miglioramento di Corenno.
Quando l’associazione dei “Borghi più belli” ha ricevuto la lettera dai 5 cittadini e ha confrontato le articolate contestazioni al ticket con le generiche rassicurazioni ricevute dal sindaco si sarà sentita probabilmente presa in giro, perché i fatti citati nella lettera non erano stati evidentemente spiegati prima dal Comune. Come finirà ora non lo sappiamo: l’associazione potrebbe chiedere al Comune di eliminare il ticket per poter accogliere Corenno tra i suoi membri, oppure, se chi amministra il Comune dovesse continuare ciecamente a mantenere questo iniquo e singolare balzello, l’associazione potrebbe magari ritirare il riconoscimento appena ottenuto da Corenno. Come gruppo consiliare questa seconda eventualità ci spiacerebbe molto, ma la responsabilità ricadrebbe esclusivamente su chi ha deciso di istituire un siffatto ticket e l’ha nascosto all’associazione dei “Borghi più belli” fino a quando non è stato scoperto da alcuni cittadini. Chiediamo quindi ancora una volta che il Comune rinunci al ticket, per non mettere così a rischio il riconoscimento ottenuto da Corenno.
Come gruppo consiliare abbiamo chiesto in Comune gli atti sulla vicenda, non essendo mai stati coinvolti né informati sull’argomento: vedremo se i documenti ci verranno dati subito, o se l’impeto di trasparenza che ha travolto improvvisamente il Comune, con la pubblicazione integrale della lettera inviata dai cittadini, alla faccia della privacy e accompagnata da accuse ingiustificate, sarà stato solo una mossa di propaganda.
A scanso di equivoci però, il nostro gruppo consiliare conferma di essere sempre stato FAVOREVOLE ALL’AMMISSIONE DI CORENNO TRA I “BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”, così come continuiamo a restare CONTRARI AL TICKET, che enti sovracomunali molto più autorevoli di noi hanno dichiarato non rispettare diverse norme.
Dalla lettera si evince chiaramente come non esista alcun “ricorso” contro Corenno, a differenza di ciò che scrive il sindaco sui giornali. Nella lettera è infatti scritto: “Non siamo certo contrari all’ammissione di Corenno nell’Associazione dei Borghi più belli d'Italia" e basterebbe leggerla per fugare ogni dubbio, ma la propaganda del sindaco trasforma una semplice lettera addirittura in un’azione legale che nei fatti non esiste: fa specie veder travisare ancora una volta la realtà da chi è a capo di un’istituzione, ma in questi anni ci siamo ormai abituati.
La lettera dei 5 cittadini cita invece con una certa competenza tanti problemi legati all’introduzione del ticket per l’accesso a Corenno, alcuni dei quali sono stati oggetto in passato anche di iniziative del nostro gruppo in Consiglio Comunale. Che anche noi siamo contrari al ticket è risaputo, perché il balzello non rispetta le norme dello Stato: solo per dirne una, se tutti i turisti che visitano Corenno dichiarassero di volersi recare sulla spiaggetta o lungo il porticciolo a guardare il panorama non potrebbe essere richiesto alcun ticket dato che l’accesso alle aree demaniali (spiaggia e porto per l’appunto) è gratuito per la legge italiana, e un Comune non può certo sostituirsi alle leggi dello Stato.
Stranamente però nel parere legale del segretario comunale ben pubblicizzato dal sindaco non c’è alcun cenno a questo problema, nonostante sia stato ampiamente descritto nella lettera inviata dai cittadini, così come non ci sono risposte alle altre contestazioni mosse dai firmatari.
Ma cosa c’entra tutto ciò con l’ammissione di Corenno ai “Borghi più belli d’Italia”? L’associazione che gestisce l’iniziativa non sembra favorevole a un simile ticket, e aveva quindi chiesto al Comune alcune spiegazioni sulle modalità con cui è stato istituito e su quali servizi ricevano i turisti in cambio del ticket pagato. Il sindaco ha risposto nel suo solito modo, senza spiegare se il ticket fosse o meno legittimo ed elencando degli interventi che sarebbero stati già fatti grazie agli introiti del ticket. Ma questi introiti, come spiega bene la lettera dei 5 cittadini, sono stati in gran parte assorbiti dalle spese per la gestione della biglietteria e quindi non hanno certo potuto finanziare le opere elencate dal sindaco: il ticket, in pratica, non ha reso finora quasi nulla da destinare al miglioramento di Corenno.
Quando l’associazione dei “Borghi più belli” ha ricevuto la lettera dai 5 cittadini e ha confrontato le articolate contestazioni al ticket con le generiche rassicurazioni ricevute dal sindaco si sarà sentita probabilmente presa in giro, perché i fatti citati nella lettera non erano stati evidentemente spiegati prima dal Comune. Come finirà ora non lo sappiamo: l’associazione potrebbe chiedere al Comune di eliminare il ticket per poter accogliere Corenno tra i suoi membri, oppure, se chi amministra il Comune dovesse continuare ciecamente a mantenere questo iniquo e singolare balzello, l’associazione potrebbe magari ritirare il riconoscimento appena ottenuto da Corenno. Come gruppo consiliare questa seconda eventualità ci spiacerebbe molto, ma la responsabilità ricadrebbe esclusivamente su chi ha deciso di istituire un siffatto ticket e l’ha nascosto all’associazione dei “Borghi più belli” fino a quando non è stato scoperto da alcuni cittadini. Chiediamo quindi ancora una volta che il Comune rinunci al ticket, per non mettere così a rischio il riconoscimento ottenuto da Corenno.
Come gruppo consiliare abbiamo chiesto in Comune gli atti sulla vicenda, non essendo mai stati coinvolti né informati sull’argomento: vedremo se i documenti ci verranno dati subito, o se l’impeto di trasparenza che ha travolto improvvisamente il Comune, con la pubblicazione integrale della lettera inviata dai cittadini, alla faccia della privacy e accompagnata da accuse ingiustificate, sarà stato solo una mossa di propaganda.
A scanso di equivoci però, il nostro gruppo consiliare conferma di essere sempre stato FAVOREVOLE ALL’AMMISSIONE DI CORENNO TRA I “BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”, così come continuiamo a restare CONTRARI AL TICKET, che enti sovracomunali molto più autorevoli di noi hanno dichiarato non rispettare diverse norme.
Gruppo consiliare "Insieme per Dervio"