A gennaio aumento in busta paga per i metalmeccanici del settore artigiano
Il nuovo anno si apre con una notizia positiva per metalmeccanici del settore artigiano. Nella busta paga di gennaio, infatti, lavoratori e lavoratrici troveranno l’aumento dei minimi retributivi definito lo scorso 21 dicembre a livello nazionale da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm e dalle rappresentanze datoriali Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai.
La quota rappresenta un anticipo degli aumenti dei minimi retributivi che si andrà a determinare con il proseguimento della trattativa per la vigenza contrattuale 2023-26 del Ccnl Artigiani Area Meccanica - che comprende 4 settori: meccanica-installazione impianti, odontotecnici, orafi- argentieri e restauro artistico beni culturali - ed è calcolata sull’indice Ipca del 2023.
L’aumento (tecnicamente denominato AFAC - Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali) è di 96 euro al 4^ livello, pari ad un percentuale media del 6.6% per tutti i livelli salariali, che sarà riconosciuto a più di 500.000 lavoratori impiegati nel Paese nel settore dell’artigianato dell’area meccanica. La prima tranche è di 50 euro dal 1° dicembre 2023 (recuperata nella busta paga di Gennaio 2024), la seconda 46 euro dal 1° aprile 2024.
Sul territorio di Lecco e provincia le imprese artigiane metalmeccaniche sono più di 1.100 per un totale di oltre 4750 dipendenti, un patrimonio importante del territorio che vive una stagione di luci e ombre sul piano degli ordinativi e dell'occupazione, soprattutto per quanto riguarda la filiera dell’automotive.
“Ora dovremo partire con una campagna di informazione adeguata per garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori una adeguata informazione sul loro contratto”.
“Dopo la parte economica, la trattativa per il rinnovo dell’intero contrattato nazionale proseguirà il 29 gennaio quando verranno affrontati i temi legati alla conciliazione vita lavoro - orario lavoro, alla formazione professionale, alla salute e sicurezza e soprattutto proporremo di affrontare la discussione per la definizione delle condizioni per la costituzione di un Fondo di Previdenza Complementare di categoria” ha concluso Vacca.
La quota rappresenta un anticipo degli aumenti dei minimi retributivi che si andrà a determinare con il proseguimento della trattativa per la vigenza contrattuale 2023-26 del Ccnl Artigiani Area Meccanica - che comprende 4 settori: meccanica-installazione impianti, odontotecnici, orafi- argentieri e restauro artistico beni culturali - ed è calcolata sull’indice Ipca del 2023.
L’aumento (tecnicamente denominato AFAC - Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali) è di 96 euro al 4^ livello, pari ad un percentuale media del 6.6% per tutti i livelli salariali, che sarà riconosciuto a più di 500.000 lavoratori impiegati nel Paese nel settore dell’artigianato dell’area meccanica. La prima tranche è di 50 euro dal 1° dicembre 2023 (recuperata nella busta paga di Gennaio 2024), la seconda 46 euro dal 1° aprile 2024.
"È un risultato importantissimo per Fim, Fiom e Uilm ma soprattutto per le migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori dell'artigianato sparse per tutto il Paese da Nord a Sud” ha commentato Enrico Vacca, Segretario Generale CISL Monza Brianza Lecco. “L'accordo, che porterà nelle tasche dei lavoratori 96 euro lordi medi, contribuisce ad aumentare il potere d'acquisto dei salari ed è una conferma del fatto che quando le Organizzazioni Sindacali unitariamente svolgono il loro lavoro di contrattazione, i risultati per i lavoratori arrivano. Nel settore artigiano, come in molti altri, i tempi della contrattazione sono l'elemento decisivo per la salvaguardia dei diritti e degli interessi dei lavoratori, gli sforzi delle OO.SS devono essere mirati a questo obiettivo”.
Sul territorio di Lecco e provincia le imprese artigiane metalmeccaniche sono più di 1.100 per un totale di oltre 4750 dipendenti, un patrimonio importante del territorio che vive una stagione di luci e ombre sul piano degli ordinativi e dell'occupazione, soprattutto per quanto riguarda la filiera dell’automotive.
“Ora dovremo partire con una campagna di informazione adeguata per garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori una adeguata informazione sul loro contratto”.
“Dopo la parte economica, la trattativa per il rinnovo dell’intero contrattato nazionale proseguirà il 29 gennaio quando verranno affrontati i temi legati alla conciliazione vita lavoro - orario lavoro, alla formazione professionale, alla salute e sicurezza e soprattutto proporremo di affrontare la discussione per la definizione delle condizioni per la costituzione di un Fondo di Previdenza Complementare di categoria” ha concluso Vacca.