Giulio, un maestro, un amico di cui ho avuto un po’ soggezione
Giulio.
Un maestro, un amico di cui ho sempre avuto un po’ soggezione, un uomo che si è impegnato mettendo in gioco la sua grande fede ed intelligenza a servizio della famiglia, della città, della Regione, della Chiesa attraverso la sua appartenenza al movimento di Comunione e Liberazione.
Un uomo colto e appassionato di tutto, dallo sport alla musica e all’arte, dalla storia della sua città a quella del mondo, dalla politica alla teologia…un uomo a cui non potevi mai regalare un libro perché ce l’aveva prima ancora che fosse in vendita.
Un uomo che ha fatto crescere la nostra città attraverso il suo impegno culturale e il suo impegno da Sindaco.
Un marito e un padre dolce ma nello stesso tempo saldo, capace di gestire una vita familiare intensa e sei figli, senza scontri o prese di posizione inutili.
Un uomo che ha sofferto la crisi di un periodo politico drammatico sulla sua pelle, senza mai essere attaccato al potere e senza recriminazioni anche di fronte all’ingiustizia: lo sguardo sempre verso l’alto e i piedi ben saldi a terra.
Giulio,
la cui famiglia ho conosciuto da molto giovane attraverso sua moglie Annamaria: insieme a loro ho condiviso quasi 50 anni di gioie e di dolori della loro e della mia vita, una famiglia elettiva che Dio mi ha donato e per la quale lo ringrazio sempre.
Giulio,
dal Paradiso dove tu ora sei e dove tutto è nuovo, non dimenticarti dei tanti figli tuoi e di elezione; prega il Signore, che ora vedi nella sua gloria, perché ciò che hai seminato possa germogliare nella vita di chi ha avuto la fortuna di incontrarti da lontano e di conoscerti da vicino.
Grazie Giulio!
Un maestro, un amico di cui ho sempre avuto un po’ soggezione, un uomo che si è impegnato mettendo in gioco la sua grande fede ed intelligenza a servizio della famiglia, della città, della Regione, della Chiesa attraverso la sua appartenenza al movimento di Comunione e Liberazione.
Un uomo colto e appassionato di tutto, dallo sport alla musica e all’arte, dalla storia della sua città a quella del mondo, dalla politica alla teologia…un uomo a cui non potevi mai regalare un libro perché ce l’aveva prima ancora che fosse in vendita.
Un uomo che ha fatto crescere la nostra città attraverso il suo impegno culturale e il suo impegno da Sindaco.
Un marito e un padre dolce ma nello stesso tempo saldo, capace di gestire una vita familiare intensa e sei figli, senza scontri o prese di posizione inutili.
Un uomo che ha sofferto la crisi di un periodo politico drammatico sulla sua pelle, senza mai essere attaccato al potere e senza recriminazioni anche di fronte all’ingiustizia: lo sguardo sempre verso l’alto e i piedi ben saldi a terra.
Giulio,
la cui famiglia ho conosciuto da molto giovane attraverso sua moglie Annamaria: insieme a loro ho condiviso quasi 50 anni di gioie e di dolori della loro e della mia vita, una famiglia elettiva che Dio mi ha donato e per la quale lo ringrazio sempre.
Giulio,
dal Paradiso dove tu ora sei e dove tutto è nuovo, non dimenticarti dei tanti figli tuoi e di elezione; prega il Signore, che ora vedi nella sua gloria, perché ciò che hai seminato possa germogliare nella vita di chi ha avuto la fortuna di incontrarti da lontano e di conoscerti da vicino.
Grazie Giulio!
Donatella