Lasciò i figli per un party: 'io ho sbagliato, ma chiedo che crescano tutti insieme'

“Non spezzate il legame che c’è tra i miei figli”. È questo l’appello disperato di una mamma che, a seguito di un episodio di abbandono di minori avvenuto nel giugno del 2020, venuto a galla poiché la donna era stata ricoverata al Manzoni di Lecco per un malore patito dopo l'assunzione di alcool e cocaina a una festa, si era vista togliere i suoi quattro bambini, all’epoca di 14, 10, 7 e 5 anni. 

Da quell’episodio le cose sono evolute. “Sono rientrata nella mia capacità mentale dopo il mio grandissimo errore e dopo aver fatto un percorso con il Sert, da gennaio 2021 mi è stato concesso di poter vedere i miei figli una volta al mese per 45 minuti” racconta la donna, spiegando che i bambini sono stati affidati ciascuno a una famiglia diversa, mentre la più grande è stata accolta in una comunità. “Nel 2023 è stato emesso un nuovo decreto, per cui la figlia grande è tornata a casa, e si è aperto uno spiraglio per vedere gli altri tre figli per più tempo, cosa che però non avviene…”. 

Ma ciò che la donna lamenta non è tanto il fatto di poter vedere i figli solo 45 minuti al mese tutti insieme, bensì di essere tenuta all’oscuro di alcune informazioni della vita dei bambini e il fatto che alla maggiore sia impedito di frequentare e avere contatti con i tre fratelli al di fuori dell’appuntamento mensile con lei. 

“Io firmo per autorizzare le famiglie affidatarie dei miei figli a fargli fare vaccini, ma poi, per esempio, scopro che a mia figlia più piccola è stata fatta fare una visita specialista per un sospetto problema. Ne sono venuta a conoscenza parlando con lei per caso, altrimenti non avrei saputo né della vista né dell’esito. Inoltre è emerso che probabilmente ha fatto la Comunione. Sono cose importanti, che come madre vorrei sapere. Così come quando due miei figli hanno avuto il Covid, ancora nei primi tempi, e l’ho appreso solo perché non si sono presentati all’appuntamento mensile” ha continuato la donna. 

“A darmi più dispiacere però è il fatto che i tre figli più piccoli si frequentino tra loro, passano tempo insieme, vanno in vacanza insieme, si vedono a Natale e compleanno, mentre con la figlia maggiore non possono avere alcun tipo di rapporto. Voglio capire il perché e non ottengo risposte. Ho già scritto al sindaco e al responsabile della Tutela Minori. Lei non riceve una telefonata neanche per il compleanno, è sempre stata tenuta lontana da loro e continua a domandarsi perché debba passare tutto questo. Da decreto non ci sono riferimenti in merito alle frequentazioni tra fratelli. Ma niente… Mi dispiace perché tra i miei figli c’era un legame forte. È stato scritto anche nelle relazioni. Ora quel legame è spezzato e io voglio sapere il perché”. 

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E.Ma.
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