Calolzio: festa in RSA per Walter Ferretti, 101 anni
"Il nonno di tutti": è così che viene definito Walter Ferretti dagli ospiti e assistenti della RSA Casa Madonna della Fiducia dove risiede da alcuni mesi, dopo essersi trasferito da Lecco. Con i suoi 101 anni appena compiuti è il più anziano di Calolzio, e per questo importante traguardo anagrafico è stato festeggiato direttamente all'interno della struttura, insieme al personale e al fratello Alberto che gli fa visita tutti i giorni.
Anni dopo si trasferisce a Lecco, grazie a un concorso delle ferrovie, e diventa macchinista di treni prima a vapore, poi elettrici e a diesel. Raggiunta l'età della pensione ha coltivato la passione per la pittura frequentando vari corsi all'Accademia di Brera. Numerosi i suoi quadri, alcuni dei quali esposti anche alla stessa RSA di Calolzio, che rappresentano scorci dei nostri paesaggi. Dopo i 70 anni Walter ha inoltre trovato "l'anima gemella" in Isi (Isidra), professoressa di italiano di Lecco. I due si sono sposati senza informare nemmeno i famigliari, avvisati solo successivamente: un matrimonio felice, finchè la vita non li ha separati nel 2013.
"Il signor Walter ha conservato un buon carattere, è tranquillo e ancora memore dell'educazione severa "di una volta" che ha ricevuto da bambino" racconta l'assessore Tina Balossi, che gli ha fatto visita per il suo compleanno portandogli gli auguri di tutta l'Amministrazione e dell'intera comunità calolziese. "Il suo vissuto è stato ricco di avventure e sfide, tutte affrontate con coraggio e tanta forza. La vita gli ha dato e tolto, ma lui non si è mai perso d'animo: ha saputo andare avanti prendendo il buono da ogni situazione e queste vicissitudini lo hanno reso un uomo esperto e maturo. La sua testimonianza è un prezioso patrimonio di tradizioni e di valori per tutti, in particolare i nostri giovani".
La storia del signor Walter inizia a Fabriano, in provincia di Ancona. Il padre era operaio nelle ferrovie e la mamma casalinga; è il primo di cinque figli, quattro maschi e una femmina. La sua vita ripercorre un secolo di Italia, portando con sè la testimonianza della sua esperienza durante la Seconda guerra mondiale quando fu fatto prigioniero ad Atene (era un giovane aviere), deportato in Germania e poi trasferito in un campo di concentramento in Polonia. Nel 1944 viene liberato dai russi, ma costretto a rimanere in Polonia dove, con delle pale, scavava le trincee militari. Nel 1946 torna a Fabriano e deve "reinventarsi", tanto che per mantenersi accetta praticamente tutti i lavori.
Anni dopo si trasferisce a Lecco, grazie a un concorso delle ferrovie, e diventa macchinista di treni prima a vapore, poi elettrici e a diesel. Raggiunta l'età della pensione ha coltivato la passione per la pittura frequentando vari corsi all'Accademia di Brera. Numerosi i suoi quadri, alcuni dei quali esposti anche alla stessa RSA di Calolzio, che rappresentano scorci dei nostri paesaggi. Dopo i 70 anni Walter ha inoltre trovato "l'anima gemella" in Isi (Isidra), professoressa di italiano di Lecco. I due si sono sposati senza informare nemmeno i famigliari, avvisati solo successivamente: un matrimonio felice, finchè la vita non li ha separati nel 2013.
"Il signor Walter ha conservato un buon carattere, è tranquillo e ancora memore dell'educazione severa "di una volta" che ha ricevuto da bambino" racconta l'assessore Tina Balossi, che gli ha fatto visita per il suo compleanno portandogli gli auguri di tutta l'Amministrazione e dell'intera comunità calolziese. "Il suo vissuto è stato ricco di avventure e sfide, tutte affrontate con coraggio e tanta forza. La vita gli ha dato e tolto, ma lui non si è mai perso d'animo: ha saputo andare avanti prendendo il buono da ogni situazione e queste vicissitudini lo hanno reso un uomo esperto e maturo. La sua testimonianza è un prezioso patrimonio di tradizioni e di valori per tutti, in particolare i nostri giovani".