Un Minuto d'Arte/4: curiosità sulla Madonna del Santuario di Casale
Nuovo appuntamento con Un Minuto d'Arte a Calolzio, la rubrica patrocinata dall'amministrazione comunale quale stimolo alla (ri)scoperta delle bellezze disseminate sul territorio. La puntata odierna del podcast - ideato dal consigliere Silvia Bosio - è dedicata a un paio di chicche legate ad un luogo caro a tanti calolziesi e non solo: il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, custode del venerato dipinto della Madonna (del secolo XVII).
Siamo dunque a Casale, località - e già questa è una curiosità - citata in una pergamena dell’anno 985 nella quale si assiste alla donazione di alcuni beni alla chiesa di Sant’Alessandro di Bergamo. Vi era un antico tabernacolo dedicato sempre alla Madonna che nel 1730 cominciò ad operare prodigi e miracoli. La popolazione calolziese - ci viene raccontato dalla voce narrante di questo video, ovvero la professoressa Patrizia Milani - decise quindi di costruire un santuario in onore della Vergine sul fondo donato dalla nobile famiglia dei Benaglio.
Autorizzato con decreto del Senato veneto, nel 1734 l’architetto Ferdinando Saijz stendeva il progetto per la costruzione di quello che sarebbe diventato un semplice edificio barocco a pianta centrale ottagonale coperta da una piccola cupola (decorata da otto spicchi che mostrano altrettante figure di Santi fra i quali ricordiamo San Giuseppe, San Carlo Borromeo e San Domenico) e caratterizzato da un presbiterio poligonale. Tuttavia, l’opera del santuario fu realizzata solo in parte... Il perché è svelato nel podcast, realizzato attingendo dalla documentazione fornita dal signor Aldo Scola, archivista della parrocchia (a cui vanno i ringraziamenti per la disponibilità).
Siamo dunque a Casale, località - e già questa è una curiosità - citata in una pergamena dell’anno 985 nella quale si assiste alla donazione di alcuni beni alla chiesa di Sant’Alessandro di Bergamo. Vi era un antico tabernacolo dedicato sempre alla Madonna che nel 1730 cominciò ad operare prodigi e miracoli. La popolazione calolziese - ci viene raccontato dalla voce narrante di questo video, ovvero la professoressa Patrizia Milani - decise quindi di costruire un santuario in onore della Vergine sul fondo donato dalla nobile famiglia dei Benaglio.
Autorizzato con decreto del Senato veneto, nel 1734 l’architetto Ferdinando Saijz stendeva il progetto per la costruzione di quello che sarebbe diventato un semplice edificio barocco a pianta centrale ottagonale coperta da una piccola cupola (decorata da otto spicchi che mostrano altrettante figure di Santi fra i quali ricordiamo San Giuseppe, San Carlo Borromeo e San Domenico) e caratterizzato da un presbiterio poligonale. Tuttavia, l’opera del santuario fu realizzata solo in parte... Il perché è svelato nel podcast, realizzato attingendo dalla documentazione fornita dal signor Aldo Scola, archivista della parrocchia (a cui vanno i ringraziamenti per la disponibilità).