Lecco: nel nuovo oratorio anche viti e ulivi. “Questo spazio guarda al futuro”
“Non è solo un’operazione immobiliare. È anche un progetto pastorale”. Si muove lungo due assi paralleli il grande progetto del nuovo oratorio della parrocchia di San Nicolò. Lo ha ribadito con chiarezza Monsignor Davide Milani durante il sopralluogo al cantiere dedicato alla stampa locale di questa mattina. Il primo è quello meramente immobiliare, illustrato nel dettaglio dall’architetto Giorgio Melesi, responsabile del progetto in corso di realizzazione nell’area ex Faini.
“Grazie all’oratorio si collegherà il sagrato della chiesa con Via Ongania. In generale abbiamo pensato ad una struttura perfettamente inserita nel contesto che la circonda e circondata da verde” ha esordito il professionista.
La visita intorno all’edificio si è sviluppata a partire dall’ingresso di Via Parini. “Qui ci sarà una nuova area parcheggio che sarà attorniata da alberi, i quali fungeranno da filtro tra la città e l’edificio. Da qui partirà un percorso pedonale che girerà intorno alla nuova struttura. Sul lato che confina con Via Ongania verranno abbattuti quasi tutti i capannoni tranne i primi due, quelli che confinano con Via Parini. Entrambi saranno adibiti a deposito, uno dei due sarà dedicato alle attrezzatture dell’adiacente campo sportivo” ha proseguito l’architetto Melesi.
“Davanti alla Sala don Ticozzi, inoltre, sarà creato un piccolo slargo pedonale fondamentale per facilitare il passaggio e la sosta dei pedoni. Dall’altro lato, verso la struttura, ci sarà una vigna costituta da due filari di venti metri ciascuno”.
La presenza della vigna andrà ad affiancarsi agli ulivi che saranno posizionati intorno al campanile, nelle vicinanze di quello che diverrà l’ingresso principale all’oratorio.
“Cinque anni fa avevo lanciato il progetto del “vino del prevosto”. In quell’occasione lo prendevo da un amico sul Trasimeno mentre ora ci sarà la possibilità di produrre davvero del vino qui. In particolare, verranno piantati degli esemplari di “verdese”, un vino antico. Ciò avverrà grazie alla collaborazione con Claudia Crippa, presidente del consorzio IGT Terre Lariane” ha precisato monsignor Milani.
Il percorso pedonale prosegue intorno alla struttura tra panchine e filari di pioppi. “Sarà del tutto separato dalle auto e arriverà fino al campanile, in corrispondenza dell’ingresso. Oltre agli ulivi, anche parte della zona dall’altro lato, quella adiacente al sagrato sarà adibita a spazio verde. Gli attuali cancelli verranno rimossi” ha aggiunto Melesi.
Spostando l’attenzione alla struttura vera e propria, essa sarà invece si svilupperà su due piani e sarà composta da due edifici laterali e una grande area centrale. “Nelle due ali saranno posizionati i servizi igienici. All’esterno ci saranno vasche per la raccolta dell’acqua piovana. Quando pioverà si vedrà l’acqua scendere lungo le pareti. Lo spazio centrale, invece, sarà chiuso da delle grandi vetrate e sarà completamente modulabile” ha precisato l’architetto Melesi. Un’impostazione completamente nuova per un progetto che guarda ai prossimi cinquant’anni.
“Bisogna avere di nuovo il coraggio di fare progetti a lungo termine e sognare. Non aveva più senso fare un oratorio con le aulette per il catechismo. Ora servono questi grandi spazi. Qui i ragazzi potranno giocare sempre, d’estate e di inverno. All’occorrenza, inoltre, le due aree centrali al piano terra e al primo piano potranno essere sezionabili. Quando sarà demolito il vecchio oratorio, tra l’altro lo sguardo di chi animerà questi luoghi potrà estendersi molto lontano” ha evidenziato Monsignor Milani.
Nello sviluppo di questo progetto dedicato alle prossime generazioni di lecchesi, alla componente immobiliare sia affianca il progetto pastorale. Esso ruota intorno al progetto “Generazioni in Piazza”, realizzato dalla Parrocchia di San Nicolò con Fondazione Sacra Famiglia Onlus, Fondazione Caritas Ambrosiana e Consorzio Consolida con il contributo di Fondazione Cariplo.
“Abbiamo colto l’occasione del nuovo oratorio per costruire un modello di socialità. Su questo spazio si affacciano tante realtà. L’idea è quella di far dialogare generazioni e culture diverse facendole scendere in piazza. Lo stesso oratorio va a ripensare le proprie funzioni e la propria organizzazione interna senza modificare la funzione educativa. Le attività finanziate dal bando servono a questo fine” ha spiegato Angela D’Arrigo, curatrice del bando attraverso cui Fondazione Cariplo eroga i finanziamenti, denominato “Emblematico”.
In questo quadro, si inserisce la raccolta fondi “Sorridi all’oratorio”, come ricordato da Francesca Cassiani, responsabile comunicazione della parrocchia. “In parallelo, come comunità pastorale Madonna del Rosario stiamo riflettendo sul tipo di rapporto che abbiamo con i giovani, ovvero coloro i quali si troveranno poi ad animare questi locali. Abbiamo coinvolto la professoressa Pasqualini dell’Istituto Toniolo, l’unica realtà che conduce una ricerca annuale e metodica sulla popolazione giovanile in Italia” ha spiegato monsignor Milani.
“Pasqualini ci ha detto che i giovani hanno voglia di comunità, di gruppo, di luoghi. A breve, sempre in collaborazione con l’istituto Toniolo e nell’ambito del progetto “Generazioni In piazza” lanceremo una ricerca scientifica per capire chi sono i giovani a Lecco. Io credo che ci sia un fenomeno giovanile a Lecco, non un’emergenza”. Alla fine della visita, le domande si sono concentrate su fondi e tempistiche. “Il progetto nel complesso vale 4 milioni di euro. A carico della parrocchia rimane da saldare un debito da 500mila euro. Sui tempi, i lavori procedono al ritmo previsto. Il cronoprogramma prevede il termine del cantiere a fine 2024” ha risposto il prevosto.
“Grazie all’oratorio si collegherà il sagrato della chiesa con Via Ongania. In generale abbiamo pensato ad una struttura perfettamente inserita nel contesto che la circonda e circondata da verde” ha esordito il professionista.
La visita intorno all’edificio si è sviluppata a partire dall’ingresso di Via Parini. “Qui ci sarà una nuova area parcheggio che sarà attorniata da alberi, i quali fungeranno da filtro tra la città e l’edificio. Da qui partirà un percorso pedonale che girerà intorno alla nuova struttura. Sul lato che confina con Via Ongania verranno abbattuti quasi tutti i capannoni tranne i primi due, quelli che confinano con Via Parini. Entrambi saranno adibiti a deposito, uno dei due sarà dedicato alle attrezzatture dell’adiacente campo sportivo” ha proseguito l’architetto Melesi.
“Davanti alla Sala don Ticozzi, inoltre, sarà creato un piccolo slargo pedonale fondamentale per facilitare il passaggio e la sosta dei pedoni. Dall’altro lato, verso la struttura, ci sarà una vigna costituta da due filari di venti metri ciascuno”.
“Cinque anni fa avevo lanciato il progetto del “vino del prevosto”. In quell’occasione lo prendevo da un amico sul Trasimeno mentre ora ci sarà la possibilità di produrre davvero del vino qui. In particolare, verranno piantati degli esemplari di “verdese”, un vino antico. Ciò avverrà grazie alla collaborazione con Claudia Crippa, presidente del consorzio IGT Terre Lariane” ha precisato monsignor Milani.
Il percorso pedonale prosegue intorno alla struttura tra panchine e filari di pioppi. “Sarà del tutto separato dalle auto e arriverà fino al campanile, in corrispondenza dell’ingresso. Oltre agli ulivi, anche parte della zona dall’altro lato, quella adiacente al sagrato sarà adibita a spazio verde. Gli attuali cancelli verranno rimossi” ha aggiunto Melesi.
Spostando l’attenzione alla struttura vera e propria, essa sarà invece si svilupperà su due piani e sarà composta da due edifici laterali e una grande area centrale. “Nelle due ali saranno posizionati i servizi igienici. All’esterno ci saranno vasche per la raccolta dell’acqua piovana. Quando pioverà si vedrà l’acqua scendere lungo le pareti. Lo spazio centrale, invece, sarà chiuso da delle grandi vetrate e sarà completamente modulabile” ha precisato l’architetto Melesi. Un’impostazione completamente nuova per un progetto che guarda ai prossimi cinquant’anni.
“Bisogna avere di nuovo il coraggio di fare progetti a lungo termine e sognare. Non aveva più senso fare un oratorio con le aulette per il catechismo. Ora servono questi grandi spazi. Qui i ragazzi potranno giocare sempre, d’estate e di inverno. All’occorrenza, inoltre, le due aree centrali al piano terra e al primo piano potranno essere sezionabili. Quando sarà demolito il vecchio oratorio, tra l’altro lo sguardo di chi animerà questi luoghi potrà estendersi molto lontano” ha evidenziato Monsignor Milani.
Nello sviluppo di questo progetto dedicato alle prossime generazioni di lecchesi, alla componente immobiliare sia affianca il progetto pastorale. Esso ruota intorno al progetto “Generazioni in Piazza”, realizzato dalla Parrocchia di San Nicolò con Fondazione Sacra Famiglia Onlus, Fondazione Caritas Ambrosiana e Consorzio Consolida con il contributo di Fondazione Cariplo.
“Abbiamo colto l’occasione del nuovo oratorio per costruire un modello di socialità. Su questo spazio si affacciano tante realtà. L’idea è quella di far dialogare generazioni e culture diverse facendole scendere in piazza. Lo stesso oratorio va a ripensare le proprie funzioni e la propria organizzazione interna senza modificare la funzione educativa. Le attività finanziate dal bando servono a questo fine” ha spiegato Angela D’Arrigo, curatrice del bando attraverso cui Fondazione Cariplo eroga i finanziamenti, denominato “Emblematico”.
In questo quadro, si inserisce la raccolta fondi “Sorridi all’oratorio”, come ricordato da Francesca Cassiani, responsabile comunicazione della parrocchia. “In parallelo, come comunità pastorale Madonna del Rosario stiamo riflettendo sul tipo di rapporto che abbiamo con i giovani, ovvero coloro i quali si troveranno poi ad animare questi locali. Abbiamo coinvolto la professoressa Pasqualini dell’Istituto Toniolo, l’unica realtà che conduce una ricerca annuale e metodica sulla popolazione giovanile in Italia” ha spiegato monsignor Milani.
“Pasqualini ci ha detto che i giovani hanno voglia di comunità, di gruppo, di luoghi. A breve, sempre in collaborazione con l’istituto Toniolo e nell’ambito del progetto “Generazioni In piazza” lanceremo una ricerca scientifica per capire chi sono i giovani a Lecco. Io credo che ci sia un fenomeno giovanile a Lecco, non un’emergenza”. Alla fine della visita, le domande si sono concentrate su fondi e tempistiche. “Il progetto nel complesso vale 4 milioni di euro. A carico della parrocchia rimane da saldare un debito da 500mila euro. Sui tempi, i lavori procedono al ritmo previsto. Il cronoprogramma prevede il termine del cantiere a fine 2024” ha risposto il prevosto.
A.Bes.