Lecco: al circolo Promessi Sposi progetti contro la ludopatia
Via le slot machine, dentro progetti sociali: questa, in sintesi, la svolta del Circolo Arci Promessi Sposi di Germanedo, il tutto grazie al “patto di collaborazione e cura” sottoscritto tra il Circolo e il Comune di Lecco con un triplice fine: contrastare la pratica del gioco d’azzardo e del conseguente insorgere della ludopatia, favorire la nascita capillare in città, specie nei rioni, di luoghi dove possano crearsi momenti di socialità, convivialità e accompagnamento, specie dei più soli, anziani o fragili e rilanciare le attività dei circoli, storici presidi del territorio.
Il patto prevede collaborazioni sui pranzi comunitari, corsi di attività espressive, attività di animazione e aggregazione, laboratori aperti alla cittadinanza. Inoltre, con il Circolo Promessi Sposi in particolare, il Comune di Lecco ha voluto approfondire il tema dei rischi da gioco patologico, attraverso la rimozione delle slot machine ancora presenti in favore di iniziative di “gioco positivo”. Si tratta di un nuovo step dell’impegno dell’Amministrazione comunale nel contrasto al gioco d’azzardo e all’insorgere della ludopatia che colpisce sempre di più anche giovani e giovanissimi e segue il progetto "L’Azzardo azzanna, rete lecchese per la promozione del gioco positivo, sviluppato nel corso degli ultimi anni.
Nell'ambito di questo patto, inoltre, particolare attenzione sarà data ai percorsi per persone con disabilità, progetti personalizzati che la rete dei servizi sociali del Comune di Lecco promuove nei contesti di appartenenza, favorendo l’attivazione delle realtà locali formali.
Così l'assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni: "Da tempo stiamo lavorando in collaborazione con le realtà aggregative della città per costruire nuove forme di partecipazione, cura dei rioni e inclusione delle persone più vulnerabili. In particolare, in questo progetto alcune persone che frequentano i servizi per la disabilità del Comune di Lecco sono promotrici di proposte aggregative, aperte alle persone del quartiere. Dentro la cornice del Patto abbiamo condiviso anche la decisione importante di superare la presenza di slot machine, investendo sul grandissimo potenziale aggregativo che hanno luoghi come questo. Ringrazio tutti i volontari e le volontarie del circolo per il bel percorso costruito insieme e per tutte le attività che stanno portando avanti a favore della nostra comunità".
"È un percorso che ci piace molto e che ci stimola nella ricerca di nuove modalità di aggregazione a cui da anni stiamo lavorando - sottolinea il presidente del Circolo Giorgio Crimella-. Togliere le “macchinette” è stato il passo conclusivo di una nostra maturazione e consapevolezza sulle conseguenze della ludopatia, anche se l’utilizzo che ne veniva fatto al circolo, da parte dei nostri soci, era marginale rispetto a tutte le altre attività".
Il patto prevede collaborazioni sui pranzi comunitari, corsi di attività espressive, attività di animazione e aggregazione, laboratori aperti alla cittadinanza. Inoltre, con il Circolo Promessi Sposi in particolare, il Comune di Lecco ha voluto approfondire il tema dei rischi da gioco patologico, attraverso la rimozione delle slot machine ancora presenti in favore di iniziative di “gioco positivo”. Si tratta di un nuovo step dell’impegno dell’Amministrazione comunale nel contrasto al gioco d’azzardo e all’insorgere della ludopatia che colpisce sempre di più anche giovani e giovanissimi e segue il progetto "L’Azzardo azzanna, rete lecchese per la promozione del gioco positivo, sviluppato nel corso degli ultimi anni.
Nell'ambito di questo patto, inoltre, particolare attenzione sarà data ai percorsi per persone con disabilità, progetti personalizzati che la rete dei servizi sociali del Comune di Lecco promuove nei contesti di appartenenza, favorendo l’attivazione delle realtà locali formali.
Così l'assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni: "Da tempo stiamo lavorando in collaborazione con le realtà aggregative della città per costruire nuove forme di partecipazione, cura dei rioni e inclusione delle persone più vulnerabili. In particolare, in questo progetto alcune persone che frequentano i servizi per la disabilità del Comune di Lecco sono promotrici di proposte aggregative, aperte alle persone del quartiere. Dentro la cornice del Patto abbiamo condiviso anche la decisione importante di superare la presenza di slot machine, investendo sul grandissimo potenziale aggregativo che hanno luoghi come questo. Ringrazio tutti i volontari e le volontarie del circolo per il bel percorso costruito insieme e per tutte le attività che stanno portando avanti a favore della nostra comunità".
"È un percorso che ci piace molto e che ci stimola nella ricerca di nuove modalità di aggregazione a cui da anni stiamo lavorando - sottolinea il presidente del Circolo Giorgio Crimella-. Togliere le “macchinette” è stato il passo conclusivo di una nostra maturazione e consapevolezza sulle conseguenze della ludopatia, anche se l’utilizzo che ne veniva fatto al circolo, da parte dei nostri soci, era marginale rispetto a tutte le altre attività".