Calolzio: le risorse del dehor spostate sui lavori al Lavello. Cambia insorge, Ghezzi spiega

Interpellato sulla questione il sindaco Marco Ghezzi è rimasto sorpreso circa la "tempestività" del consigliere d'opposizione, sottolineando come la decisione risalga ormai a tempo fa e sia frutto dell'interlocuzione con altri soggetti istituzionali risalente al 2021, ma tant'è. Cambia Calolzio è tornata a criticare l'amministrazione, ri-accendendo i riflettori sull'area verde a lago al Pascolo, ribattezzata dai carabinieri "Parco Adda" nei numerosi comunicati che, sopratutto negli anni addietro, l'Arma ha diramato per dare notizia di arresti per spaccio o di controlli straordinari, spesso esitati con il rinvenimento di sostanza stupefacente abbandonata dai pusher in fuga. Apparentemente "liberata" da tali traffici - è da un po' che non si hanno riscontri circa ulteriori attività in quel fazzoletto di terreno a ridosso del parcheggio di viale De Gasperi - la zona avrebbe dovuto ospitare, anche quale presidio proprio per scongiurare movimenti illeciti e per favorire la fruizione della stessa da parte dei cittadini, un chioschetto, finanziato dal Parco Adda Nord attraverso i proventi spettanti al Comune dall'accordo siglato con la Cartiera, quale "compensazione ambientale" per la realizzazione della centrale a biomassa. Fondi incassati anche da Olginate, con l'amministrazione Passoni già riuscita a mettere a terra le risorse tramutandole in un progetto di riqualificazione che avrebbe dovuto poi proseguire anche lato Calolzio. Così - come sottolinea Diego Colosimo - non è stato.
areaverdepascoloCAMBIA1.jpg (79 KB)
L'area verde (in una foto di vecchi controlli dei Carabinieri). A lato Colosimo e Ghezzi

"Il Gruppo Civico Cambia Calolzio ha appreso che i contributi della Cartiera saranno investiti nel parcheggio del Monastero" aggiunge poi il consigliere di minoranza. "Una novità che non è stata discussa pubblicamente. Ci chiediamo ora che fine farà il progetto di riqualificazione dell'area verde vicino al quartiere del Pascolo, individuata dalla giunta Ghezzi per la riqualificazione con i proventi della Cartiera. Cambia Calolzio deve prendere atto che il progetto è già finito nel cassetto, poiché non dispone delle risorse necessarie per finanziarlo. Inoltre, ci rammarichiamo per la rimozione di alberi a beneficio di un'opera che non sarà mai realizzata. Da anni riteniamo che tale area verde, a due passi dal quartiere di Pascolo, debba essere valorizzata con strutture per socialità e eventi a disposizione dei cittadini del nostro territorio. Rimane il disappunto per l'uso distorto dei soldi pubblici con investimenti sulle opere stradali e mai su spazi che facciano crescere il senso di comunità. Mentre altri comuni valorizzano le sponde e le aree verdi, la nostra città investe le risorse per asfaltare un'area verde al fine di realizzare un parcheggio senza alberi, trascurandone l'inserimento nel contesto storico del Monastero del Lavello".
"Il dehors - chiarisce il sindaco Ghezzi, contattato per un chiarimento sulla questione - non è stato messo in programmazione, ora abbiamo altre priorità. Tra l'altro già nel 2021 quando abbiamo fatto richiesta per unire i fondi del Parco Adda con quelli messi a disposizione dall'Autorità di Bacino è emerso che il punto in cui la struttura avrebbe dovuto essere posizionata risulta in quella che - sulla carta - è considerata area di esondazione dell'Adda. Il dehors avrebbe dunque dovuto essere indietreggiato fino a ridosso del parcheggio, finendo però su terreno comunale e non più del demanio, non potendo dunque ricevere il previsto finanziamento dell'Autorità di Bacino". Davanti a questa situazione, l'amministrazione Ghezzi - spiega lo stesso primo cittadino - ha preferito destinare le risorse su altro, "anche nel rispetto delle tempistiche". Da qui, con il benestare dalla Cartiera, cui spetta la validazione del progetto da finanziare, la scelta di girare i soldi sul completamento del posteggio del Lavello e sulla riqualificazione di via Padre Serviti, con allargamento della sede strada e il completamento dei marciapiedi. L'apertura del cantiere - salvo ulteriori intoppi - è prevista ora per la prossima primavera, con l'affidamento dei lavori ritardato fino a ora per un problema con una piattaforma elettronica. Per la burocrazia 2.0 insomma.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.