Calolzio: il Corteo Storico con 300 figuranti 'fa centro' anche con la pioggia
La pioggia ha forse scoraggiato qualcuno tra i possibili "spettatori", ma il pubblico assiepato lungo le strade è stato comunque numeroso. Nemmeno il meteo poco favorevole ha fermato il Corteo Storico dell'Epifania di Calolzio, giunto alla 25^ edizione e in scena nel pomeriggio di oggi, sabato 6 gennaio, nel cuore del capoluogo della Valle San Martino.
In cabina di regia, anche quest'anno, l'Assessorato agli Eventi guidato da Cristina Valsecchi, la Pro Loco e l'Unità Pastorale che include anche Foppenico e Sala, che ancora una volta sono riusciti a radunare circa trecento volontari di ogni età per impersonare, in magnifici costumi d'epoca confezionati a mano, la Sacra Famiglia, Erode, Mosè e i tre Re Magi, nonchè pastori, contadini, nobili, angioletti e tutte le figure di cui si parla tra le pagine del Vangelo nel contesto della nascita di Gesù.Immancabili anche alcuni personaggi legati alla storia locale, da San Girolamo Emiliani al Beato Serafino Morazzone fino a Caterina Cittadini, che dà il nome anche alla scuola paritaria del paese.
Ad aprire il lungo corteo, che ha preso il via pochi minuti dopo le 15.00 dalla zona della stazione, il Premiato Corpo Musicale "Giuseppe Verdi" e le autorità locali (il primo cittadino "di casa" Marco Ghezzi, Gabriella Zaina in rappresentanza del sindaco di Carenno, il presidente della Comunità Montana Carlo Greppi e la consigliera di minoranza Sonia Mazzoleni); alle loro spalle i vessilli dei rioni calolziesi e il gruppo di sbandieratori di Primaluna, che hanno offerto spettacolo fin dai primi minuti della manifestazione regalando un po' di colore in questa grigia giornata invernale.
A chiudere la fila, insieme al Corpo Musicale "G. Donizetti" di Calolzio con i suoi brani natalizi, i Re Magi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ultimi personaggi di un lungo e vivace "serpentone" che ha visto anche la presenza dei Picett del Grenta e del gruppo folkloristico "I Brianzoli" di Ponte Lambro, nonchè di qualche cavallo e di un paio di simpatici cammelli, che hanno contributo a creare la giusta atmosfera suscitando la curiosità soprattutto dei più piccoli, nel corso della lenta ma cadenzata marcia.
Invariato il percorso del corteo, che anche quest'anno ha percorso via Galli, corso Dante e piazza Vittorio Veneto - dove si è concentrata la maggior parte del pubblico - per poi dirigersi in via Martiri della Libertà e via XXIV Maggio fino ad arrivare in piazza Arcipresbiterale per il momento conclusivo in Chiesa.
Il tutto sotto gli occhi attenti dei volontari di Protezione Civile, dei Carabinieri in congedo, degli agenti di Polizia Locale e dei Volontari del Soccorso, che hanno verificato che tutto procedesse per il meglio.
Un altro successo, dunque, nonostante la pioggia, per un'altra Epifania nel segno della tradizione.
In cabina di regia, anche quest'anno, l'Assessorato agli Eventi guidato da Cristina Valsecchi, la Pro Loco e l'Unità Pastorale che include anche Foppenico e Sala, che ancora una volta sono riusciti a radunare circa trecento volontari di ogni età per impersonare, in magnifici costumi d'epoca confezionati a mano, la Sacra Famiglia, Erode, Mosè e i tre Re Magi, nonchè pastori, contadini, nobili, angioletti e tutte le figure di cui si parla tra le pagine del Vangelo nel contesto della nascita di Gesù.Immancabili anche alcuni personaggi legati alla storia locale, da San Girolamo Emiliani al Beato Serafino Morazzone fino a Caterina Cittadini, che dà il nome anche alla scuola paritaria del paese.
Ad aprire il lungo corteo, che ha preso il via pochi minuti dopo le 15.00 dalla zona della stazione, il Premiato Corpo Musicale "Giuseppe Verdi" e le autorità locali (il primo cittadino "di casa" Marco Ghezzi, Gabriella Zaina in rappresentanza del sindaco di Carenno, il presidente della Comunità Montana Carlo Greppi e la consigliera di minoranza Sonia Mazzoleni); alle loro spalle i vessilli dei rioni calolziesi e il gruppo di sbandieratori di Primaluna, che hanno offerto spettacolo fin dai primi minuti della manifestazione regalando un po' di colore in questa grigia giornata invernale.
A chiudere la fila, insieme al Corpo Musicale "G. Donizetti" di Calolzio con i suoi brani natalizi, i Re Magi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ultimi personaggi di un lungo e vivace "serpentone" che ha visto anche la presenza dei Picett del Grenta e del gruppo folkloristico "I Brianzoli" di Ponte Lambro, nonchè di qualche cavallo e di un paio di simpatici cammelli, che hanno contributo a creare la giusta atmosfera suscitando la curiosità soprattutto dei più piccoli, nel corso della lenta ma cadenzata marcia.
Invariato il percorso del corteo, che anche quest'anno ha percorso via Galli, corso Dante e piazza Vittorio Veneto - dove si è concentrata la maggior parte del pubblico - per poi dirigersi in via Martiri della Libertà e via XXIV Maggio fino ad arrivare in piazza Arcipresbiterale per il momento conclusivo in Chiesa.
Un altro successo, dunque, nonostante la pioggia, per un'altra Epifania nel segno della tradizione.
B.P.