Fragomeli, diasabilità: ignobili i tagli
“Il taglio dei contributi delle misure per i disabili gravi e gravissimi, deciso dalla Giunta regionale guidata da Attilio Fontana il 28 dicembre, sono una vergogna che mostra il vero volto della destra lombarda e le rassicurazioni, arrivate dopo che noi l’abbiamo incalzata, sono ridicole”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, a proposito della situazione che si è creata sulle Misure B1 e B2, con una delibera approvata dalla Regione a fine anno che prevede, dal 1 giugno 2024, tagli mediamente di circa 250 euro al mese ai sussidi erogati in favore delle persone con disabilità grave e gravissima. Le associazioni di categoria stimano che le ripercussioni saranno su 17mila persone in Lombardia.
“I tagli della Giunta sono sulla pelle dei più deboli. Chi non può fare a meno di un sostegno costante viene duramente colpito, alla faccia dell’attenzione per la famiglia e le tante belle parole di cui la maggioranza di centrodestra si riempie la bocca. Ridicole le rassicurazioni della Giunta, dopo che noi l’abbiamo incalzata su questa vicenda. La Regione, come denunciano le associazioni anche in provincia di Lecco, sta di fatto tagliando sostegni alle persone con disabilità grave e gravissima, assistite solo dai famigliari, i cosiddetti caregiver. Fatto non accettabile perché già oggi le risorse bastano a malapena a coprire l’assistenza necessaria”, spiega Fragomeli.
“La Giunta vuol far credere che entro cinque mesi, tramite i Comuni, saranno erogati altri servizi dedicati, al momento inesistenti e tutti da costruire, senza risorse aggiuntive. In realtà lascia migliaia di famiglie che già vivono una condizione di gravissima fragilità ancora più sole. Quindi, da un lato si promettono servizi che sarebbero utili, ma che a oggi non ci sono. Dall’altro, si tolgono in parte gli unici aiuti concreti su cui possono contare le famiglie. I sussidi devono semmai essere aumentati e i servizi garantiti con risorse aggiuntive. Noi ci batteremo contro un provvedimento iniquo, così come ci siamo battuti contro i tagli alle politiche sociali compiuti nel bilancio regionale approvato poco prima di Natale”, aggiunge il consigliere Pd.
In particolare, Fragomeli annuncia che “anche in provincia di Lecco mi farò promotore di incontri con l’associazionismo della disabilità per raccogliere le richieste urgenti e non prorogabili. Nessuno deve sentirsi lasciato solo, soprattutto quando si tratta di cittadini e dei loro famigliari in grave difficoltà”.
“I tagli della Giunta sono sulla pelle dei più deboli. Chi non può fare a meno di un sostegno costante viene duramente colpito, alla faccia dell’attenzione per la famiglia e le tante belle parole di cui la maggioranza di centrodestra si riempie la bocca. Ridicole le rassicurazioni della Giunta, dopo che noi l’abbiamo incalzata su questa vicenda. La Regione, come denunciano le associazioni anche in provincia di Lecco, sta di fatto tagliando sostegni alle persone con disabilità grave e gravissima, assistite solo dai famigliari, i cosiddetti caregiver. Fatto non accettabile perché già oggi le risorse bastano a malapena a coprire l’assistenza necessaria”, spiega Fragomeli.
“La Giunta vuol far credere che entro cinque mesi, tramite i Comuni, saranno erogati altri servizi dedicati, al momento inesistenti e tutti da costruire, senza risorse aggiuntive. In realtà lascia migliaia di famiglie che già vivono una condizione di gravissima fragilità ancora più sole. Quindi, da un lato si promettono servizi che sarebbero utili, ma che a oggi non ci sono. Dall’altro, si tolgono in parte gli unici aiuti concreti su cui possono contare le famiglie. I sussidi devono semmai essere aumentati e i servizi garantiti con risorse aggiuntive. Noi ci batteremo contro un provvedimento iniquo, così come ci siamo battuti contro i tagli alle politiche sociali compiuti nel bilancio regionale approvato poco prima di Natale”, aggiunge il consigliere Pd.
In particolare, Fragomeli annuncia che “anche in provincia di Lecco mi farò promotore di incontri con l’associazionismo della disabilità per raccogliere le richieste urgenti e non prorogabili. Nessuno deve sentirsi lasciato solo, soprattutto quando si tratta di cittadini e dei loro famigliari in grave difficoltà”.