Calolzio: il giovane Lorenzo in Rai con i 'sogni' di PizzAut
"Il cacciatore di sogni" a Calolzio. Si sono notati anche scorci del nostro territorio nella puntata di mercoledì 3 gennaio della trasmissione in onda su Rai 3 a cura di Stefano Buttafuoco, che ha avuto come protagonista il giovane Lorenzo Bonacina. Residente proprio nel "capoluogo" della Valle San Martino, quest'ultimo è già balzato più volte agli onori della cronaca grazie a PizzAut, il progetto ideato da Nico Acampora per offrire un'opportunità di impiego e inclusione sociale a ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, che lo scorso 1° maggio lo ha assunto a tempo indeterminato come cameriere nel nuovo ristorante di Monza a seguito di un tirocinio svolto in precedenza nel locale di Cassina de' Pecchi.
I "sognatori" al centro della puntata di mercoledì, quindi, erano tanto Acampora quanto Bonacina: il primo per aver dato vita a una realtà straordinaria - nel vero senso della parola -, capace persino di raccogliere il plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il secondo per aver creduto fino in fondo, insieme alla sua famiglia, nella possibilità di crearsi un futuro nel segno dell'autonomia e della dignità che solo il lavoro possono garantire, nonostante qualche fragilità che, da vero "campione" quale è sempre stato, ha saputo trasformare in punti di forza, insieme a tanti altri ragazzi come lui.
Per raccontare la sua quotidianità, Stefano Buttafuoco ha trascorso con Lorenzo un'intera giornata (e conosciuto anche la mamma Flavia Cortesi, da sempre al suo fianco): dalla partenza dalla stazione di Calolzio all'arrivo nella pizzeria di Monza per le ore di lavoro, fino al ritorno a casa preceduto dalla "tappa" nella scuola di musica dove suona la batteria, la sua grande passione, che coltiva anche grazie alla sua straordinaria dote nel saper riprodurre un brano, anche di diversi minuti, dopo averlo ascoltato una sola volta.
Un ragazzo speciale, dunque, ma allo stesso tempo estremamente normale, la cui storia è stata commentata nel corso della trasmissione anche dal cantante Elio di Elio e le storie tese, che per la prima volta in TV ha raccontato la propria esperienza di padre di un giovane con autismo. "All'inizio sembrava tutto impossibile: una neuropsichiatra mi disse che ero il classico genitore frustrato dalla disabilità di suo figlio che si inventava progetti irrealizzabili dando finte speranze: evidentemente aveva torto" ha ricordato Nico Acampora, che Elio ha definito un "pazzo" - con la postilla, però, che "il mondo lo cambiano i pazzi" - per poi parlare di Lorenzo come del protagonista di una "storia bellissima, nata da uno di quei drammi che esplodono nelle famiglie con un figlio autistico o un altro tipo di disabilità, le quali vedono la loro vita cambiare in un attimo senza sapere come comportarsi".
"Se ne sa poco nella nostra società, bisogna innanzitutto informarsi e cercare di entrare in sintonia, perché è come se questi ragazzi arrivassero da un mondo in cui ci si comporta in un altro modo" ha aggiunto ancora il noto artista, che ha così contribuito a rendere la puntata de "Il cacciatore di sogni", insieme al calolziese Lorenzo, una sorta di finestra su tematiche importanti ed effettivamente poco conosciute. Per guardarla in forma integrale CLICCA QUI.
I "sognatori" al centro della puntata di mercoledì, quindi, erano tanto Acampora quanto Bonacina: il primo per aver dato vita a una realtà straordinaria - nel vero senso della parola -, capace persino di raccogliere il plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il secondo per aver creduto fino in fondo, insieme alla sua famiglia, nella possibilità di crearsi un futuro nel segno dell'autonomia e della dignità che solo il lavoro possono garantire, nonostante qualche fragilità che, da vero "campione" quale è sempre stato, ha saputo trasformare in punti di forza, insieme a tanti altri ragazzi come lui.
Per raccontare la sua quotidianità, Stefano Buttafuoco ha trascorso con Lorenzo un'intera giornata (e conosciuto anche la mamma Flavia Cortesi, da sempre al suo fianco): dalla partenza dalla stazione di Calolzio all'arrivo nella pizzeria di Monza per le ore di lavoro, fino al ritorno a casa preceduto dalla "tappa" nella scuola di musica dove suona la batteria, la sua grande passione, che coltiva anche grazie alla sua straordinaria dote nel saper riprodurre un brano, anche di diversi minuti, dopo averlo ascoltato una sola volta.
Un ragazzo speciale, dunque, ma allo stesso tempo estremamente normale, la cui storia è stata commentata nel corso della trasmissione anche dal cantante Elio di Elio e le storie tese, che per la prima volta in TV ha raccontato la propria esperienza di padre di un giovane con autismo. "All'inizio sembrava tutto impossibile: una neuropsichiatra mi disse che ero il classico genitore frustrato dalla disabilità di suo figlio che si inventava progetti irrealizzabili dando finte speranze: evidentemente aveva torto" ha ricordato Nico Acampora, che Elio ha definito un "pazzo" - con la postilla, però, che "il mondo lo cambiano i pazzi" - per poi parlare di Lorenzo come del protagonista di una "storia bellissima, nata da uno di quei drammi che esplodono nelle famiglie con un figlio autistico o un altro tipo di disabilità, le quali vedono la loro vita cambiare in un attimo senza sapere come comportarsi".
"Se ne sa poco nella nostra società, bisogna innanzitutto informarsi e cercare di entrare in sintonia, perché è come se questi ragazzi arrivassero da un mondo in cui ci si comporta in un altro modo" ha aggiunto ancora il noto artista, che ha così contribuito a rendere la puntata de "Il cacciatore di sogni", insieme al calolziese Lorenzo, una sorta di finestra su tematiche importanti ed effettivamente poco conosciute. Per guardarla in forma integrale CLICCA QUI.