4° ponte, De Capitani: la data entro il 20, altrimenti dal 22 saremo in presidio da ANAS
"Se entro sabato 20 gennaio non avremo la data certa di inizio dei lavori per il Quarto ponte sull'Adda, da lunedì 22 gennaio inizieremo un presidio davanti alla sede Anas di Milano che durerà fino a quando questa benedetta data ci sarà comunicata". Lo hanno deciso i consiglieri comunali di Pescate, convocati dal sindaco nel proprio ufficio nella serata di ieri, giovedì 4 gennaio, subito dopo la riunione dei sindaci del circondario lecchese arrivati a chiedere formalmente al Ministero, ad Anas e al commissario straordinario per le infrastrutture olimpiche di sciogliere gli ultimi nodi che imbrigliano l'avvio del cantiere, fornendo alle amministrazioni comunali e ai cittadini indicazioni puntuali sul giorno in cui verrà posata la prima prima e inizieranno dunque i 22 mesi di lavori, previsti da progetto.
"Ringrazio molto i sindaci di aver perorato in maniera compatta e indiscutibile la nostra causa che è poi quella dell'intero territorio lecchese, ma come comune di Pescate vogliamo continuare sulla scia delle nostre battaglie con altre iniziative autonome. Stavolta non faremo cortei sulla strada provinciale e non bloccheremo gli svincoli del ponte Manzoni come fatto per ben tre volte in passato, ma andremo da chi riteniamo abbia le maggiori responsabilità nella vicenda e cioè l'Anas di Milano. È questo ente infatti che ci ha comunicato date di inizio lavori che poi non è stato in grado di mantenere. Se non ci daranno entro due settimane la data di inizio lavori del Quarto ponte, da lunedì 22 gennaio quindi inizieremo il presidio a turno e il primo turno lo farò io, con la fascia tricolore al collo. Starò li per l'intera giornata all'ingresso della sede Anas, come rappresentante di uno Stato che non agisce e nei giorni seguenti saranno lì il Vicesindaco e poi via via secondo turni prestabiliti tutti i consiglieri comunali ad oltranza in un presidio silenzioso, ma che ritengo sarà impattante più delle mille parole dette spesso a sproposito finora" argomenta De Capitani, da sempre primo richiedente di un corsia aggiuntiva in entrata verso Lecco da Pescate e già in passato battagliero nel difendere gli interessi della sua "piccola Svizzera" sul lago, soffocata dal traffico nelle ore di punta. "Come detto nella conferenza dei sindaci siamo disponibili da subito ad incontrare tutte le parti politiche e gli enti interessati per far chiarezza sulla vicenda ma subito, non a tempo indeterminato. Poi voglio la data perché le parole non serviranno più. Chi ha delle responsabilità si metta finalmente al lavoro per dare al territorio lecchese quello che merita e quello che da troppo tempo ci spetta".