Bellano: il piccolo borgo di Sanico 'addobbato' con tanti presepi
È l'ultima frazione abitata di Bellano che si trova sulla strada per l'alpeggio di Camaggiore: Sanico, che al suo attivo vanta poco più di una decina di residenti, gode di una splendida vista sulle Grigne e si affaccia anche sul lago, con panorami che, soprattutto al tramonto, regalano uno scenario sorprendente a quanti hanno la fortuna di ammirarli.
All'interno delle caratteristiche vie del piccolo borgo, un gruppo di cittadini ha deciso per questo periodo natalizio, che si concluderà sabato prossimo con l'Epifania, di posizionare in alcuni angoli tanti presepi, proprio come San Francesco che a Greccio, in provincia di Rieti, nel 1223 realizzò la prima rappresentazione della Natività.
Ad accogliere i visitatori all'ingresso dell'abitato un tronco scavato, al cui interno sono ospitati dei folletti anche detti "i guardiani", che a seconda della fantasia osservano chi passa sulla via principale. A poca distanza, salendo per una stradina, si giunge fino al lavatoio in cui, su una base di legno, è stato adagiato il primo presepe, realizzato da un 85enne, storico abitante del luogo.
Scendendo poi, di fianco a una cantina, troviamo l'opera del signor Gianluigi che, durante il rifacimento del tetto della sua abitazione, ha voluto dare nuova vita ad alcune travi in legno, da cui ha ricavato delle casette, con le finestre realizzate con viti di varia misura; come comignolo dei vecchi chiodi di cantiere, e su ogni miniatura i nomi di chi abita realmente nel luogo.
Scendendo ancora verso la parte bassa, si può ammirare una Natività con la presenza dei Magi, attorniata dagli arbusti delle ortensie, spogli, vista la stagione invernale. Proseguendo lungo il percorso, fatto di portali veneziani riconducibili ai lavoratori del posto che negli anni si erano trasferiti nella Serenissima, si ammirano degli addobbi realizzati a uncinetto e altri in legno. Fino a giungere in un cortile, al cui interno si può ammirare a destra un presepe ricavato in un sottoscala e a sinistra un altro in verticale, dove ad ogni piano si trovano diverse scene, dalla Natività ai pastori con il gregge e altri scorci di vita contadina.
All'interno delle caratteristiche vie del piccolo borgo, un gruppo di cittadini ha deciso per questo periodo natalizio, che si concluderà sabato prossimo con l'Epifania, di posizionare in alcuni angoli tanti presepi, proprio come San Francesco che a Greccio, in provincia di Rieti, nel 1223 realizzò la prima rappresentazione della Natività.
Ad accogliere i visitatori all'ingresso dell'abitato un tronco scavato, al cui interno sono ospitati dei folletti anche detti "i guardiani", che a seconda della fantasia osservano chi passa sulla via principale. A poca distanza, salendo per una stradina, si giunge fino al lavatoio in cui, su una base di legno, è stato adagiato il primo presepe, realizzato da un 85enne, storico abitante del luogo.
Scendendo poi, di fianco a una cantina, troviamo l'opera del signor Gianluigi che, durante il rifacimento del tetto della sua abitazione, ha voluto dare nuova vita ad alcune travi in legno, da cui ha ricavato delle casette, con le finestre realizzate con viti di varia misura; come comignolo dei vecchi chiodi di cantiere, e su ogni miniatura i nomi di chi abita realmente nel luogo.
Scendendo ancora verso la parte bassa, si può ammirare una Natività con la presenza dei Magi, attorniata dagli arbusti delle ortensie, spogli, vista la stagione invernale. Proseguendo lungo il percorso, fatto di portali veneziani riconducibili ai lavoratori del posto che negli anni si erano trasferiti nella Serenissima, si ammirano degli addobbi realizzati a uncinetto e altri in legno. Fino a giungere in un cortile, al cui interno si può ammirare a destra un presepe ricavato in un sottoscala e a sinistra un altro in verticale, dove ad ogni piano si trovano diverse scene, dalla Natività ai pastori con il gregge e altri scorci di vita contadina.
M.A.