Piona:il racconto del pompiere che ha estratto i 3 occupanti dalla vettura finita nel lago
Un vigile del fuoco fuori servizio. La sua compagna, anestesista rianimatrice. E poi ancora un pescatore e un parente dei tre occupanti. Sono loro i primi a essere intervenuti ieri a Piona, quando una vettura è precipitata nel lago dal parcheggio che sovrasta la riva, ribaltandosi e riempiendosi dunque d'acqua, gelida.
A raccontare all'ANSA, quei drammi minuti è stato Ivano Ghidoni, 45 anni, pompiere del distaccamento di via Sardegna a Milano. "Eravamo andati fuori con la famiglia perché è il compleanno di mia suocera. Dopo aver mangiato lì vicino abbiamo visitato l'abbazia di Piona e quando stavamo andando via abbiamo sentito un rumore come di un masso che cadeva e poi un tonfo fortissimo. La gente ha iniziato a urlare dal parcheggio. Io ho chiamato il 112 e ho avvisato che stavo per intervenire".
Da solo dunque è sceso lungo la riva, immergendosi nel Lario per raggiungere l'auto, completamente sommersa, ad eccezione delle ruote e del pianale. Aperta la portiera posteriore, il vigile del fuoco è così riuscito a estrarre la prima persona, affidandola poi alla compagna che ha iniziato dunque il massaggio cardiaco. "In una situazione surreale è riuscita a gestire tre pazienti", ha spiegato, sempre all'ANSA, Ghidoni, ricordando di essere stato aiutato poi da un pescatore che ha fornito anche il coltello per tagliare la cintura di sicurezza che teneva bloccata sul sedile del conducente la 56enne poi spirata a riva. Ancora più faticoso estrarre il secondo uomo, incastrato. Ma che in auto fossero in tre è stato certo all'arrivo di un parente degli occupanti, poi tutti presi in carico dal personale sanitario nel frattempo confluito a Colico con tre ambulanze, l'automedica e l'elisoccorso non prima di essere evacuati dalla riva. "I soccorsi ma non potevano raggiungere il punto dov'era la macchina" aggiunge, infatti, il pompiere. I coinvolti sono stati traferiti, uno a uno, al pontile più vicino servendosi della barca a remi del pescatore. "Spiace che una persona sia deceduta, noi - conclude Ghidoni - ce l'abbiamo messa tutta".
A raccontare all'ANSA, quei drammi minuti è stato Ivano Ghidoni, 45 anni, pompiere del distaccamento di via Sardegna a Milano. "Eravamo andati fuori con la famiglia perché è il compleanno di mia suocera. Dopo aver mangiato lì vicino abbiamo visitato l'abbazia di Piona e quando stavamo andando via abbiamo sentito un rumore come di un masso che cadeva e poi un tonfo fortissimo. La gente ha iniziato a urlare dal parcheggio. Io ho chiamato il 112 e ho avvisato che stavo per intervenire".
Da solo dunque è sceso lungo la riva, immergendosi nel Lario per raggiungere l'auto, completamente sommersa, ad eccezione delle ruote e del pianale. Aperta la portiera posteriore, il vigile del fuoco è così riuscito a estrarre la prima persona, affidandola poi alla compagna che ha iniziato dunque il massaggio cardiaco. "In una situazione surreale è riuscita a gestire tre pazienti", ha spiegato, sempre all'ANSA, Ghidoni, ricordando di essere stato aiutato poi da un pescatore che ha fornito anche il coltello per tagliare la cintura di sicurezza che teneva bloccata sul sedile del conducente la 56enne poi spirata a riva. Ancora più faticoso estrarre il secondo uomo, incastrato. Ma che in auto fossero in tre è stato certo all'arrivo di un parente degli occupanti, poi tutti presi in carico dal personale sanitario nel frattempo confluito a Colico con tre ambulanze, l'automedica e l'elisoccorso non prima di essere evacuati dalla riva. "I soccorsi ma non potevano raggiungere il punto dov'era la macchina" aggiunge, infatti, il pompiere. I coinvolti sono stati traferiti, uno a uno, al pontile più vicino servendosi della barca a remi del pescatore. "Spiace che una persona sia deceduta, noi - conclude Ghidoni - ce l'abbiamo messa tutta".