Il CAI Lecco festeggia 150 anni dalla fondazione nel 1874
La sezione di Lecco del Club Alpino Italiano è al traguardo dei 150 anni. Era, infatti, l’anno 1874 quando alcuni appassionati delle montagne, dopo una prima riunione svoltasi il 30 aprile 1874 per esaminare lo statuto sociale, decidevano di consultare “il noto concittadino prof. Stoppani cav. Antonio per assumere la presidenza del nascente sodalizio”. Stoppani, già presidente della sezione milanese del CAI, declinò l’incarico ed il dott. Giovanni Pozzi, medico di Acquate, divenne il responsabile del nuovo gruppo promosso da 15 appassionati. La direzione centrale di Torino del CAI riconobbe ufficialmente la sezione il 30 giugno 1874.
Giovanni Pozzi era conosciuto non solo per la passione per la montagna, ma per essere stato un volontario garibaldino a soli 16 anni nella terza guerra di indipendenza nazionale con la battaglia di Bezzecca. Giovanni Pozzi è stato presidente dal 1874 al 1883, quando subentrò Attilio Bolla; tornerà alla presidenza nel 1888 per due anni, quando viene nominato il già emergente geologo Mario Cermenati.
Nel 1874 la città di Lecco aveva come sindaco il dott. Giuseppe Resinelli. Tre anni prima, nel 1871, aveva indicato la cifra di 7.040 per la popolazione locale. L’impegno della civica amministrazione era tutto proiettato per la sistemazione del lungolago secondo un progetto elaborato dall’ing. Attilio Bolla. Così, per le stranezze della vita, mentre i lecchesi discutevano della nuova zona di approdo delle barche, della nuova sistemazione del porto per i traffici nei giorni di mercato, spuntò la sezione del CAI. E, fatto ancor più curioso, l‘ing. Bolla, che progettava la sponda del lago, diventerà qualche anno dopo presidente del CAI di Lecco.
Nel settembre 1895 il CAI di Lecco si impone all’attenzione nazionale con la realizzazione sulle pendici del monte Resegone della capanna dedicata ad Antonio Stoppani. L’oratore ufficiale della cerimonia inaugurale è Mario Cermenati. Due anni dopo, nel 1897, il CAI Lecco è al 7° posto nella graduatoria nazionale per numero di soci tra le sezioni.
Riccardo Cassin, presidente nel centenario del 1974, scrivendo l’introduzione del libro pubblicato per il primo secolo di attività, sottolineava “C’è il ricordo imperituro di quanto si è fatto, che sia di sprone ai giovani per fare ancora meglio e di più”. E nella medesima pubblicazione, nel saluto il presidente generale del CAI, Giovanni Spagnolli, sottolineava “E’ una presentazione questa mia, ma anche un ringraziamento per quanto la sezione ha fatto in cento anni per le sue montagne e nel mondo, per il nome del Club Alpino Italiano, dell’alpinismo e della Patria”.
L’anno del 150° è subito accompagnato dall’omaggio a Mario Conti, il Ragno recentemente scomparso durante una passeggiata sui sentieri della Valtellina. Una via “impossibile” in Patagonia è stata dedicata in questi giorni a Mario Conti, uno dei quattro che proprio nel centenario 1974 conquistarono l’inviolato Cerro Torre. La recente storica impresa si deve a Luca Schiera e Paolo Marazzi.
Il Cerro Torre è stato conquistato il 13 gennaio 1974 dalla cordata con quattro Ragni formata da Casimiro Ferrari, Mario Conti, Daniele Chiappa e Pino Negri.
Giovanni Pozzi era conosciuto non solo per la passione per la montagna, ma per essere stato un volontario garibaldino a soli 16 anni nella terza guerra di indipendenza nazionale con la battaglia di Bezzecca. Giovanni Pozzi è stato presidente dal 1874 al 1883, quando subentrò Attilio Bolla; tornerà alla presidenza nel 1888 per due anni, quando viene nominato il già emergente geologo Mario Cermenati.
Nel 1874 la città di Lecco aveva come sindaco il dott. Giuseppe Resinelli. Tre anni prima, nel 1871, aveva indicato la cifra di 7.040 per la popolazione locale. L’impegno della civica amministrazione era tutto proiettato per la sistemazione del lungolago secondo un progetto elaborato dall’ing. Attilio Bolla. Così, per le stranezze della vita, mentre i lecchesi discutevano della nuova zona di approdo delle barche, della nuova sistemazione del porto per i traffici nei giorni di mercato, spuntò la sezione del CAI. E, fatto ancor più curioso, l‘ing. Bolla, che progettava la sponda del lago, diventerà qualche anno dopo presidente del CAI di Lecco.
Nel settembre 1895 il CAI di Lecco si impone all’attenzione nazionale con la realizzazione sulle pendici del monte Resegone della capanna dedicata ad Antonio Stoppani. L’oratore ufficiale della cerimonia inaugurale è Mario Cermenati. Due anni dopo, nel 1897, il CAI Lecco è al 7° posto nella graduatoria nazionale per numero di soci tra le sezioni.
Riccardo Cassin, presidente nel centenario del 1974, scrivendo l’introduzione del libro pubblicato per il primo secolo di attività, sottolineava “C’è il ricordo imperituro di quanto si è fatto, che sia di sprone ai giovani per fare ancora meglio e di più”. E nella medesima pubblicazione, nel saluto il presidente generale del CAI, Giovanni Spagnolli, sottolineava “E’ una presentazione questa mia, ma anche un ringraziamento per quanto la sezione ha fatto in cento anni per le sue montagne e nel mondo, per il nome del Club Alpino Italiano, dell’alpinismo e della Patria”.
L’anno del 150° è subito accompagnato dall’omaggio a Mario Conti, il Ragno recentemente scomparso durante una passeggiata sui sentieri della Valtellina. Una via “impossibile” in Patagonia è stata dedicata in questi giorni a Mario Conti, uno dei quattro che proprio nel centenario 1974 conquistarono l’inviolato Cerro Torre. La recente storica impresa si deve a Luca Schiera e Paolo Marazzi.
Il Cerro Torre è stato conquistato il 13 gennaio 1974 dalla cordata con quattro Ragni formata da Casimiro Ferrari, Mario Conti, Daniele Chiappa e Pino Negri.
A.B.