Per il Corriere tra le 102 'donne del 2023' c'è anche una lecchese

C'è anche una lecchese - pescatese per la precisione, cresciuta in paese, dove ha anche frequentato le scuole, come ha già puntualizzato il sindaco Dante De Capitani - tra le donne selezionate dai giornalisti e dalle giornaliste del Corriere della Sera per aver lasciato il segno in questo 2023 ormai prossimo a volgere al termine. 102 in tutto i nomi inseriti nel lungo elenco, pubblicato nelle scorse ore, pescando in ambito nazionale e internazionale.
donnecorriere.jpg (99 KB)Tra le italiane, solo per citare qualche nome, non potevano mancare la premier Giorgia Meloni e la segretaria del PD Elly Schlein, citata con quel "non ci hanno visti arrivare" pronunciato dopo aver sconfitto alle primarie Stefano Bonaccini, ricevendo così il timone del partito, sospinta dai voti espressi dai non iscritti. E c'è anche, sempre per rimanere nel campo della politica, la senatrice a vita Liliana Segre. 
Se per la Treccani, "femminicidio" è la parola dell'anno, hanno indubbiamente colpito tutti le storie di Giulia Tramontano, assassinata dal compagno con il figlio che portava in grembo e della giovanissima Giulia Cecchettin, inserita nella lista del Corriere della Sera insieme alla sorella Elena, coraggiosa, come papà Gino, nel far sentire la propria voce dopo l'efferato assassinio. 
Restando tra i legami parentali, scelte anche due mamme: Filomena Iemma, madre di Elisa Claps e Costanza Marongiu, madre di Michela Murgia, a cui è stata dedicata poi una scheda a sé. Spazio anche alla "leggerezza" con Ilary Blasi, per esempio; allo sport con Nina Corradini (la giovane ginnasta che, con le proprie rivelazioni, acceso un faro sul mondo delle "Farfalle") e Federica Brignone; alla moda con Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior e Miuccia Prada che non ha certo bisogno di presentazioni. Un mondo, quello del "lusso" vicino anche alla lecchese in lista. Si tratta infatti di Emanuela Prandelli, 53 anni, professoressa (qui il cv completo).
"Se vuoi, puoi" la citazione a lei associata. 

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Emanuela Prandelli (foto: www.sdabocconi.it)
"Ora tutti parlano di web, ma Emanuela Prandelli ha iniziato ad occuparsene alla fine degli anni Novanta, vincendo il premio per il miglior contributo pubblicato su California Management Review nel 2000 con uno dei primi articoli sulle comunità virtuali e l'innovazione collaborativa" è scritto nella presentazione curata da Michela Proietti. "Entra nel Programma PhD in Bocconi al secondo anno dal suo lancio e dopo aver trascorso un anno alla Kellogg School of Management della Northwestern University rientra dagli Stati Uniti e lancia il primo corso di digital strategy in Bocconi. Da sempre dichiara di essere interessata a esplorare gli estremi: o il super high-tech o il super high-touch, con la sua passione per il mondo della moda e del lusso, e possibilmente come creare un ponte tra i due. Da quando è diventata Direttrice del Master in Fashion, Experience, and Design Management della SDA Bocconi School of Management, nel 2016, ha introdotto nel Programma diversi corsi legati alla digitalizzazione nel fashion e gestisce oggi una delle classi caratterizzate da maggior diversity all'interno della Scuola, con oltre 30 nazionalità rappresentate". 
“Grande Emanuela, un altro orgoglio nostro” non poteva che essere il commento del sindaco De Capitani.
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