Calolzio, Un minuto d'arte/3: un cunicolo da Rossino allo storico palazzo di Corte
Terza puntata per Un minuto d'arte, il podcast promosso dall'amministrazione comunale su iniziativa del consigliere Silvia Bosio, con l'intento di accendere la curiosità dei concittadini (e non solo) proponendo, di volta in volta, una "chicca" dedicata a un qualcosa di bello legato alla città, per stimolare poi all'approfondimento.
L'uscita odierna è incentrata su una curiosità "celata" dall'immobile settecentesco ora posto al civico 25 di via Fratelli Calvi a Corte: edificio pregno di storia - che merita di essere snocciolata nella sua interezza in altro momento - è citato da Dario Dell'Oro tanto nel suo libro "Appunti sulle strade di Calolzio" tanto nel volume "Il Castello di Rossino" quale punto di partenza di... un condotto di collegamento, secondo la tradizione, proprio con il maniero che sovrasta la città.
"Questo cunicolo - spiega lo stesso Dell'Oro, precisando come i collegamenti fossero più di uno - partiva parte dal convento, risaliva lungo via don Carlo Rosa fino al nucleo antico di via don Abbondio, interessato da un portale a sesto acuto del Trecento recentemente distrutto per allargare l'accesso di una casa. Da qui per breve tratto correva all'aria aperta nascosto da muri a secco ormai scomparsi, fino a sparire in località Buliga da cui risaliva il ronco di Rossino fino a giungere in una delle torri del castello. Tutto raccontato dettagliatamente da chi lo ha percorso. Altri testimoni aggiungono che il cunicolo, dal palazzo, passava sotto il complesso delle case di Corte" prosegue lo storico, correggendo anche un refuso presente nel testo e (in parte riportato anche nel podcast): l'originale dipinto sulla facciata dell'ex convento risale al XVIII secolo. Gandolfi chiaramente lo ha ripreso e ravvivato, di fatto salvandolo, per farlo arrivare (pur in condizioni non ottimali, ma il tempo passa per tutto) fino a noi...
L'uscita odierna è incentrata su una curiosità "celata" dall'immobile settecentesco ora posto al civico 25 di via Fratelli Calvi a Corte: edificio pregno di storia - che merita di essere snocciolata nella sua interezza in altro momento - è citato da Dario Dell'Oro tanto nel suo libro "Appunti sulle strade di Calolzio" tanto nel volume "Il Castello di Rossino" quale punto di partenza di... un condotto di collegamento, secondo la tradizione, proprio con il maniero che sovrasta la città.
"Questo cunicolo - spiega lo stesso Dell'Oro, precisando come i collegamenti fossero più di uno - partiva parte dal convento, risaliva lungo via don Carlo Rosa fino al nucleo antico di via don Abbondio, interessato da un portale a sesto acuto del Trecento recentemente distrutto per allargare l'accesso di una casa. Da qui per breve tratto correva all'aria aperta nascosto da muri a secco ormai scomparsi, fino a sparire in località Buliga da cui risaliva il ronco di Rossino fino a giungere in una delle torri del castello. Tutto raccontato dettagliatamente da chi lo ha percorso. Altri testimoni aggiungono che il cunicolo, dal palazzo, passava sotto il complesso delle case di Corte" prosegue lo storico, correggendo anche un refuso presente nel testo e (in parte riportato anche nel podcast): l'originale dipinto sulla facciata dell'ex convento risale al XVIII secolo. Gandolfi chiaramente lo ha ripreso e ravvivato, di fatto salvandolo, per farlo arrivare (pur in condizioni non ottimali, ma il tempo passa per tutto) fino a noi...