Introbio: perde la figlia di 8 anni, Giuditta sostiene la ricerca pubblicando il suo 'diario'

E’ stato presentato a Milano, nei giorni scorsi, il libro-diario di Giuditta Mascheri, la mamma di Margherita Baruffaldi, la piccola di Introbio scomparsa, a soli 8 anni, il 21 luglio 2021 a causa di complicanze legate alla sindrome di Rett, patologia neurologica - provocata nella maggior parte dei casi da mutazione spontanee di uno specifico gene - che colpisce solo le femmine, limitandone il loro sviluppo cognitivo e motorio, fino a impedire loro ogni movimento, rendendole "le bambine dagli occhi belli".
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Il testo ha iniziato a prendere forma nei giorni immediatamente successivi l'addio alla figlia. "Il libro è nato come una sorta di diario liberatorio, scritto per lo più nel mese di agosto, quando Margherita ci aveva lasciato da poco ed eravamo in vacanza al mare" racconta Giuditta, mamma anche di Mattia e Davide, desiderosa, con il marito Michele, di sostenere altre famiglie dalla quotidianità segnata da tale malattia, difficile da diagnosticare e poi subdola nel suo decorso.
"Giravo con un diario e una penna. Passavo le ore in spiaggia sotto l'ombrellone o al bar davanti a un caffè a scrivere: ero un po' come un fiume in piena. Avevo bisogno di dare pace alla mia mente che continuava a pensare alla vita passata e temeva di iniziare a dimenticare”. 
Un dimenticare che assilla tante persone che perdono un proprio caro. La paura di non ricordare gli attimi di vita vissuti insieme, i momenti felici, come le cadute. Perché si sa, il tempo che scorrre, rischia di farsi poi gomma da cancellare, sfumando i ricordi, rendendoli sempre meno vividi, fino a perderli.
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Rileggendo il suo diario, Giuditta ha invece ora l'impressione di aver riportate frasi "dettate da Margherita", come se fosse la sua bimba ora a vegliare su di lei, a suggerirle ciò che andava messo nero su bianco per non essere perso.
La trasformazione in un libro si deve alla professoressa Mariagrazia De Michele, professoressa di Giuditta ai tempi in cui studiava al Parini di Lecco: grazie al più noto dei social, la donna ha infatti "incontrato" la sua insegnante, "ho iniziato a parlare con lei del dolore e successivamente le ho portato il diario. Lei lo ha iniziato a leggere, correggere e ribattere al PC”.
Si è così deciso di dare alle stampe il volume, presentato in anteprima a Milano ad un evento dedicato proprio alla Sindrome di Rett.
Già acquistato da molti, il libro ha permesso alla famiglia Baruffaldi di sentire la “vicinanza di persone lontane”. “Il dolore a volte apre la porta per vedere il senso della vita” commenta l'autrice, che non ha mai nemmeno perso fiducia nella ricerca. Non a caso il titolo “Margherita, la porta della speranza”.
In attesa di una serata dedicata da organizzare anche in Valsassina, il diario di Giuditta Mascheri è al momento acquistabile presso il negozio di Calzature Fausta Tantardini di Introbio, ad una cifra base di 13 euro che saranno interamente devoluti alla ricerca Pro Rett.
M.A.
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