Vendrogno: nata troppo presto, ha vissuto poi da 'grandissima guerriera'. Addio alla piccola Sharon, morta a soli quattro anni

Era venuta al mondo improvvisamente, nel bagno di casa, senza che la mamma avvertisse dolori o contrazioni, alla 23esima settimana di gestazione. E improvvisamente, a poche ore dal Natale, la piccola Sharon Vitali, rimasta per quattro anni strenuamente attaccata alla vita, nonostante tante difficoltà, è volata in cielo in una notte puntellata di stelle.
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Sharon in braccio alla mamma, lo scorso novembre alla Mostra della capra orobica


E' successo all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stata trasferita dal Manzoni di Lecco, raggiunto l'altro giorno, in ambulanza, dall'abitazione di Vendrogno. Un viaggio compiuto tante volte. La prima in elicottero, pochi minuti dopo aver visto la luce, sorprendendo tutti, essendo decisamente troppo troppo preso. Era l'8 dicembre 2019: pesava solo poco più di 500 grammi, un nulla. Emesso il primo vagito, per lei si era subito messa in moto la macchina dei soccorsi: prelevata, era stata immediatamente trasferita in via dell'Eremo. 
Pur estremamente prematura, professionalmente assistita dal personale della terapia intensiva neonatale - con il reparto, uno dei fiori all'occhiello dell'ASST di Lecco, rimasto per lungo tempo il suo "nido" - Sharon aveva dimostrato tempra forte, superando le immancabili crisi, circondata dall'amore di mamma Silvia Zucchi e papà Cristian Vitali, già genitori anche di Mattia, supportati dalle rispettive famiglie. 
“Tu sei già eccezionale, non perché sei mia figlia, ma perché sei una grandissima guerriera”, ha scritto sui social, l'8 dicembre scorso proprio la sua giovane madre, rivolgendosi direttamente alla sua bella “trapolina” dagli occhi azzurri e dai capelli color oro, nel giorno del suo quarto compleanno.
A settembre, per il primo anno, tra l'altro, Sharon era anche stata iscritta all'asilo. Tutti i giorni l'accompagnavano i Volontari del Soccorso Bellanese, nell'ambito di un nuovo servizio istituito da comune. Solo quattro giorni fa aveva partecipato con i compagni alla festa promossa proprio dalla materna per celebrare, tutti insieme, Natale. Nulla lasciava presagire dunque cioè che si è consumato in ospedale, riuscendo a raggelare gli animi della piccola comunità di Vendrogno, sconvolta da una perdita tanto dolorosa in ore che dovrebbero essere, per tutti, solo di festa.

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