Valmadrera: grazie ai volontari torna il presepe di San Martino
Anche quest’anno i volontari di Valmadrera hanno allestito il presepe presso il santuario di San Martino.
Si tratta di un’autentica tradizione nata nel secondo dopoguerra e sopravvissuta grazie dapprima al compianto Riccardo Villa e in seguito all’impegno di una squadra di infaticabili e appassionati volontari, a cui tra l’altro si devono anche i presepi collocati nella chiesa parrocchiale e in quella di Parè.
“Nel dopoguerra si veniva qui a San Martino a chiedere la pace. Il giorno di Natale, poi, la tradizione voleva che i valmadreresi si recassero al santuario prima del pranzo. È stato così per decenni” ha spiegato Luigi Corti, uno dei volontari.
Sono circa cinquanta le statuette che compongono l’installazione, la quale ha ricevuto anche la benedizione del parroco don Isidoro Crepaldi. Quest’anno, la scelta è stata quella di ambientare la sacra rappresentazione sullo sfondo di un temporale, perché “dopo il brutto tempo arriva la luce vera”.
Si tratta di un’autentica tradizione nata nel secondo dopoguerra e sopravvissuta grazie dapprima al compianto Riccardo Villa e in seguito all’impegno di una squadra di infaticabili e appassionati volontari, a cui tra l’altro si devono anche i presepi collocati nella chiesa parrocchiale e in quella di Parè.
“Nel dopoguerra si veniva qui a San Martino a chiedere la pace. Il giorno di Natale, poi, la tradizione voleva che i valmadreresi si recassero al santuario prima del pranzo. È stato così per decenni” ha spiegato Luigi Corti, uno dei volontari.
Sono circa cinquanta le statuette che compongono l’installazione, la quale ha ricevuto anche la benedizione del parroco don Isidoro Crepaldi. Quest’anno, la scelta è stata quella di ambientare la sacra rappresentazione sullo sfondo di un temporale, perché “dopo il brutto tempo arriva la luce vera”.