Il Lecco a Venezia per ripartire dopo la batosta con la Ternana
SERIE B
18^ GIORNATA
DOMANI VENEZIA – LECCO (ORE 14) ALLO STADIO PENZO
La speranza di tutti è che la batosta con la Ternana non abbia lasciato strascichi nella testa dei giocatori blucelesti.
La cartina di tornasole sarà la partita di domani (ore 14) al “Penzo” contro il Venezia, seconda forza del campionato. Anche per i lagunari il match costituirà elemento rivelatore dopo la stordente sconfitta interna contro il Sudtirol che si è aggiunta al ko incassato a Cremona. Certo è che domenica il Lecco ha gettato al vento un'occasione d'oro per battere una diretta concorrente e uscire per la prima volta dalla zona retrocessione. Opportunità malamente sprecata causa un secondo tempo che ha destato più di una perplessità. Adesso l'imperativo è gettarsi tutto alle spalle e ritrovare la strada che porta alla salvezza.
DICHIARAZIONI PRE PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Troverete un Venezia arrabbiato.
“ Pure il Lecco è arrabbiato per l'esito del match contro la Ternana. Il Venezia, che come noi arriva da due risultati negativi, è una formazione con dei valori. Avrà però qualche assenza. Dovremo ripartire dall'ottima ora di gioco mostrata con la Ternana. Siamo pronti. Andremo là con le nostre convinzioni e senza timori”.
- Come hanno assorbito la botta la squadra e Agostinelli, entrato nella ripresa e poi sostituito dopo appena 22' ?
“ Agostinelli e la squadra hanno assorbito bene. È un momento di crescita sia per il ragazzo, sia per il resto della formazione. In settimana abbiamo lavorato per evitare il più possibile cali di tensione in futuro. Dobbiamo essere bravi a superare i momenti di difficoltà. La squadra si è allenata bene. C'è volontà di riscatto. Non vedo strascichi negativi”.
- Il mercato si avvicina. Si parla di cessioni imminenti. La situazione può nuocere ai giocatori ?
“ È normale che ci sia qualche voce di mercato in questo periodo. Importante è saper essere professionisti, concentrarsi sul campo, sugli allenamenti e pensare alla squadra. Quando sarà il momento, i giocatori che avranno desiderio di cambiare maglia potranno parlare con la società. Aspettiamo però la fine del girone d'andata. Comunque non abbiamo riscontrato problematiche legate al tema trasferimenti. Tutti i ragazzi si sono allenati molto bene. Hanno voglia di tornare a far punti, pur sapendo d'incontrare la seconda in classifica”.
- In merito a eventuali novità nell'undici iniziale di domani.
“ Di Stefano ha avuto l'influenza. Si è allenato ieri e anche oggi, però dovremo capire se sarà al 100%. Sta recuperando Guglielmotti. Grandi cambiamenti tattici non ci saranno. Melgrati titolare ? Ha recuperato. Vedremo”.
- Un giudizio sul Venezia.
“ Dal centrocampo in su è molto temibile. I giocatori arancioneroverdi sono in grado di effettuare giocate di alto livello. È una squadra che cerca di portare tanti elementi nell'area avversaria e unisce dinamicità e fisicità. Le mezze ali sanno inserirsi nel modo giusto. In attacco schierano atleti importanti come Gytkjaer e Pohjanpalo”.
- Quindi la difesa del Lecco sarà sotto pressione...
“ Ce lo dobbiamo aspettare contro una compagine che cerca di vincere il campionato. Dovremo essere abili a contenere le offensive degli avversari”.
- Proprio domenica con la Ternana la difesa ha traballato parecchio.
“ Ci sono stati cali fisici e pure mentali. Speriamo di aver imparato la lezione, soprattutto mentalmente. Fisicamente i ragazzi stanno bene”.
- Il Venezia in casa ha spesso subito almeno una rete.
“ Per fare gol sarà necessaria una maggiore concretezza rispetto al match giocato contro la Ternana. Dovremo essere più cattivi sotto porta”.
ALLA SCOPERTA DEL VENEZIA
Lo stadio del Venezia, intitolato all'aviatore Pierluigi Penzo, è un monumento che trasuda storia in una città ultramillenaria. Il “Penzo”, incastonato nell'isolotto di Sant'Elena, è li dal 1913, tra l'incanto di una laguna sospesa tra Occidente e Oriente, tra due mondi che si interfacciano da secoli. Il calcio a Venezia arriva nel 1907 quando un gruppo di giovani appassionati decide di unire le forze di due club preesistenti: la Reyer e Palestra Marziale. Nasce il Venezia FC. La riunione si tiene in una trattoria in Corte dell'Orso a pochi passi dal ponte di Rialto. Nel 1919 un'altra società, l'Aurora FBC, entra a far parte della famiglia calcistica veneziana. Sorge così l'Ac Venezia. Sul finire degli anni trenta il club neroverde (i colori sociali fino al 1987) compie il salto di qualità, grazie all'ingresso in società del presidente Arnaldo Bennati. Nella stagione 1938-39 il Venezia raggiunge la A, in virtù del secondo posto a pari merito con l'Atalanta. I veneti la spuntano sui lombardi per il miglior quoziente reti. L'esordio nella massima serie (1939/40) coincide con una vittoria per 2-1 a spese dei campioni d'Italia dell'Ambrosiana Inter. La stagione dopo la squadra lagunare conquista il trofeo più importante della propria storia: la Coppa Italia. Nella doppia finale giocata nel mese di giugno 1941, i neroverdi trionfano sulla Roma. Nella prima gara in trasferta pareggiano per 3-3, rimontando uno svantaggio di 3-0 autografato da un incontenibile Amadei. I veneziani rispondono con Mazzola, Diotalevi e Alberti. Nel ritorno al Penzo, davanti a 15.000 spettatori, Loik al 72' regala il successo tricolore al Venezia, che alza così la Coppa. I diamanti della squadra, sono Valentino Mazzola ed Ezio Loik che saranno poi protagonisti nel Grande Torino. Sulla scia di quella impresa, il Venezia ottiene nella stagione successiva il terzo posto in serie A, miglior risultato di sempre. Nel dopoguerra il club continua a frequentare la A, scivola in B e nel 1951-52 retrocede in C. In seguito sarà un saliscendi continuo. Nel 1987 si fonde con il Mestre. Il color arancio si associa al neroverde della tradizione veneziana. Gli anni duemila sono purtroppo caratterizzati dai fallimenti del 2005 e 2009. Il Venezia, con la nuova denominazione FC Venezia riparte dalla serie D nella stagione 2009-10. Nel 2015 la società non si iscrive al campionato di Lega Pro e riprende nuovamente il cammino dalla quarta serie. Il 2017 è l'anno del successo nella Coppa Italia di Lega Pro: battuto nella duplice finale il Matera. Nel 2020-21, grazie al successo nei playoff contro il Cittadella, il Venezia rivede al A dopo diciannove anni. L'allenatore è Paolo Zanetti, assistito dal vice Alberto Bertolini, ex bluceleste. La permanenza sull'Olimpo dura però una sola una stagione. Complessivamente, nel palmarès, figurano tredici partecipazioni al campionato di A (girone unico), 39 tornei di B, la Coppa Italia del 1941, una Coppa Italia Lega Pro e uno scudetto di D nel 2012. La scorsa stagione il Venezia si è classificato ottavo in B ed è poi uscito di scena nel primo turno playoff (2-1 dal Cagliari, poi promosso).
Quest'anno la formazione allenata Paolo Vanoli, ex difensore di Fiorentina e Glasgow Rangers, è indicata tra le favorite per il salto di categoria. Staziona in seconda posizione a quota 33, due punti in meno del Parma capolista. La maggior parte dei punti (19, media 2,11) proviene dalle partite giocate al Penzo, dove il bilancio parla sei vittorie, un pareggio e due sconfitte. La differenza reti è + 11 (27-16). Punto di forza della squadra di Vanoli è la difesa: 16 gol incassati, come Parma e Brescia. Soltanto la Cremonese, con 13 reti subite, ha fatto meglio. L'organico degli arancioneroverdi è direttamente proporzionale alle ambizioni. In porta si alternano l'ex bluceleste Bertinato e Joronen, mentre in difesa mister Vanoli si affida prevalentemente all'ex Udinese Zampano, Altare (in A con il Cagliari), Candela, Sverko. A centrocampo giostra l'accoppiata made in USA Tessmann e Busio (nazionali a stelle e strisce), ai quali si aggiungono gli islandesi Ellertsson, Bjarkason (ex Foggia) e Lella. In avanti, i punti di forza sono l'ex Monza Gytkjaer (sei centri), Pierini, scuola Sassuolo (5 reti) e il finlandese Pohjnpalo (4) che vanta ben 69 presenze e quindici gol con la nazionale del suo Paese.
Sabato scorso, al “Penzo”, il Venezia ha patito una inattesa sconfitta contro il Sudtirol, dopo un vantaggio di 2-1 dopo i primi 45'. La formazione: Bertinato; Zampano, Sverko, Modolo, Candela; Ellertsson, Tessmann, Busio; Johnsen, Gytkjaer, Pierini.
PRECEDENTI
Venezia-Lecco è una sfida con parecchi incroci. Ne abbiamo contati 46, dei quali 16 vinti dal Venezia, 14 dal Lecco. Sedici sono i pareggi. Gol: 46-43 per i veneti. La prima sfida in C settant'anni fa, esattamente il 27 settembre 1953. La gara si disputa al “Penzo” in una giornata di generoso sole, davanti a 3.000 spettatori. Finisce 1-1 con reti di Scroccaro nel primo tempo e del bluceleste Torreano in avvio di ripresa. Il Lecco, con un giocatore in meno (espulso Vergani), si porta a casa un pareggio prezioso, sfiorando addirittura il successo nel finale. La formazione dell'Aquila: Maffeis, Galli, Franchi, Martorelli, Fioroni, Duzioni, Vergani, Ubiali, Torreano, Vicari, Corrado. Allenatore Italo Zamberletti.
Nella gara di ritorno del 14 febbraio 1954 sono i lecchesi a prevalere, grazie a una doppietta firmata da Brena. Da quel giorno in poi la sfida ha scandito momenti importanti per entrambe. I primi due scontri diretti in serie A (1961/62) terminano con un successo per parte. All'andata (22-10-61) i ragazzi di Piccioli si impongono per 4-1 con gol di Di Giacomo, Panza (doppietta) e Lindskog su rigore; per il Venezia Frascoli. Nel ritorno (25-2-62) i neroverdi si vendicano e vincono per 2-0. Manzoniani e lagunari si affrontano nella massima serie anche nel 1966/67 e gli esiti sono i seguenti: Venezia-Lecco 2-0 (Benitez e Dori) e Lecco-Venezia 2-1 (Sacchi, autorete di Mancin, Spagni). Gli spareggi di B del 1967/68 rappresentano un capitolo impresso in grassetto negli annali. I due incontri giocati nel mese di luglio 1968, il primo a Brescia, il secondo a Verona, sono favorevoli agli aquilotti che pareggiano per 0-0 nella città della Leonessa e ottengono una vittoria per 3-0 al Bentegodi nel turno aggiuntivo. Il punteggio è firmato da Incerti (doppietta) e dal neroverde Penzo che infila il proprio portiere. Gli aquilotti si salvano, i veneziani scivolano in C. Da ricordare, poi, il successo in Laguna del 30 gennaio 1972 per 3-1 che servirà agli aquilotti da trampolino di lancio verso la B. Dopo il gol dei locali (32' penalty di Bellinazzi), la reazione del Lecco è veemente. Al 40' Marchi con un diagonale beffa il portiere Fornasiero. Al 2' della ripresa Faustino Goffi, con l'istinto tipico del centravanti, devia nel sacco un tiro di Bravi. Al 25' intesa Chinellato-Jaconi, conclusione non trattenuta da Fornasiero, spunta come un furetto Marchi che cala il tris. Formazione del Lecco: Meraviglia, Bravi, Tam, Chinellato, Sacchi, Motta, Jaconi, Giavara, Goffi, Frank, Marchi. Allenatore Angelo Longoni. Tra i risultati più vistosi, che hanno caratterizzato la sfida dai tanti risvolti, annotiamo il 5-0 per il Lecco del 23 novembre 1975, campionato di C (doppietta di Zandegù, Giavardi, Filacchione, Pota), il 4-0, sempre per i blucelesti del 12 dicembre 1976 (serie C) con gol di Zandegù, Pota, Skoglund, Filacchione e il 4-0 per i neroverdi del 20 gennaio 2008, in C1. Gli ultimi due confronti diretti risalgono al torneo di Prima Divisione (attuale C) 2008/09. L'andata a Venezia (14-9-08) si risolve con un pari, 1-1, mentre nel ritorno al Rigamonti-Ceppi (25-1-09) il Lecco si afferma per 1-0 con gol di Carlini che al 91' trafigge il portiere ospite con una stangata sotto la traversa.
CURIOSITA'
È il primo pomeriggio del 13 settembre 1964, campionato di B 1964/65. Sul tappeto del Rigamonti debutta, proprio in un Lecco-Venezia, Giorgio Azzimonti, uno dei giocatori più rappresentativi della storia bluceleste. Talento da vendere ed eccezionale visione di gioco, Azzimonti, bustocco classe 1939, era arrivato sul nostro lago nell'estate del 1964 proveniente dalla Solbiatese. Contro il Venezia il Lecco si impone per 2-0 con reti di Facca e Clerici. Azzimonti è schierato da Piccioli nel ruolo d'interno di centrocampo e si fa apprezzare, tanto da guadagnarsi immediatamente la titolarità. Il numero otto diventerà di sua proprietà fino al termine del campionato. Alla fine saranno le 36 gare, condite con dieci gol. Nell'estate 1967 è richiesto dal Bologna ma la trattativa sfuma. Azzimonti resta in bluceleste fino al 1969 e poi passa al Piacenza. Con il Lecco ha totalizzato 131 presenze con 34 reti (venti partite e tre gol in A, contro Napoli, Milan e Roma). Giorgio ha lasciato questo mondo terreno nel 2017, ma il suo nome e le sue gesta sportive restano scritti per sempre nel grande libro bluceleste.
LE ULTIME DAI CAMPI
Al Venezia mancherà l'attaccante Olivieri, squalificato per due turni. Fuori anche il difensore Sverko, che è stato sottoposto a un intervento per la riduzione della frattura del naso rimediata contro il Sudtirol. Recuperato l' attaccante Pohjanpalo, guarito dalla fascite plantare. In porta ci sarà Bruno Bertinato al posto di Joronen (infortunato). Mister Bonazzoli recupera Guglielmotti. Da valutare le condizioni dell'attaccante Di Stefano che ha avuto l'influenza. Per il ruolo di portiere ballottaggio Saracco-Melgrati.
DIREZIONE ARBITRALE: Francesco Cosso di Reggio Calabria, assistito da Alessandro Lo Cicero di Brescia e Marco Ceccon di Lovere; quarto uomo Aleksandar Djurdievic di Trieste: Var Gariglia di Pinerolo, Avar Rutella di Enna.
LE ALTRE PARTITE DELLA 18^ GIORNATA: Parma-Ternana, Cremonese-Modena, Como-Palermo, Cittadella-Spezia, Catanzaro-Brescia, Sudtirol-Reggiana, Sampdoria-Feralpisalò, Pisa-Ascoli, Bari-Cosenza.
CLASSIFICA: Parma 35, Venezia 33, Como 31, Catanzaro 30, Cremonese e Cittadella 29, Palermo 28, Modena 27, Brescia e Sampdoria (-2) 22, Bari 21, Sudtirol e Cosenza 20, Pisa 18, Ternana e Reggiana 17, Ascoli, Spezia e Lecco 16, Feralpisalò 10.
18^ GIORNATA
DOMANI VENEZIA – LECCO (ORE 14) ALLO STADIO PENZO
La speranza di tutti è che la batosta con la Ternana non abbia lasciato strascichi nella testa dei giocatori blucelesti.
La cartina di tornasole sarà la partita di domani (ore 14) al “Penzo” contro il Venezia, seconda forza del campionato. Anche per i lagunari il match costituirà elemento rivelatore dopo la stordente sconfitta interna contro il Sudtirol che si è aggiunta al ko incassato a Cremona. Certo è che domenica il Lecco ha gettato al vento un'occasione d'oro per battere una diretta concorrente e uscire per la prima volta dalla zona retrocessione. Opportunità malamente sprecata causa un secondo tempo che ha destato più di una perplessità. Adesso l'imperativo è gettarsi tutto alle spalle e ritrovare la strada che porta alla salvezza.
DICHIARAZIONI PRE PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Troverete un Venezia arrabbiato.
“ Pure il Lecco è arrabbiato per l'esito del match contro la Ternana. Il Venezia, che come noi arriva da due risultati negativi, è una formazione con dei valori. Avrà però qualche assenza. Dovremo ripartire dall'ottima ora di gioco mostrata con la Ternana. Siamo pronti. Andremo là con le nostre convinzioni e senza timori”.
- Come hanno assorbito la botta la squadra e Agostinelli, entrato nella ripresa e poi sostituito dopo appena 22' ?
“ Agostinelli e la squadra hanno assorbito bene. È un momento di crescita sia per il ragazzo, sia per il resto della formazione. In settimana abbiamo lavorato per evitare il più possibile cali di tensione in futuro. Dobbiamo essere bravi a superare i momenti di difficoltà. La squadra si è allenata bene. C'è volontà di riscatto. Non vedo strascichi negativi”.
- Il mercato si avvicina. Si parla di cessioni imminenti. La situazione può nuocere ai giocatori ?
“ È normale che ci sia qualche voce di mercato in questo periodo. Importante è saper essere professionisti, concentrarsi sul campo, sugli allenamenti e pensare alla squadra. Quando sarà il momento, i giocatori che avranno desiderio di cambiare maglia potranno parlare con la società. Aspettiamo però la fine del girone d'andata. Comunque non abbiamo riscontrato problematiche legate al tema trasferimenti. Tutti i ragazzi si sono allenati molto bene. Hanno voglia di tornare a far punti, pur sapendo d'incontrare la seconda in classifica”.
- In merito a eventuali novità nell'undici iniziale di domani.
“ Di Stefano ha avuto l'influenza. Si è allenato ieri e anche oggi, però dovremo capire se sarà al 100%. Sta recuperando Guglielmotti. Grandi cambiamenti tattici non ci saranno. Melgrati titolare ? Ha recuperato. Vedremo”.
- Un giudizio sul Venezia.
“ Dal centrocampo in su è molto temibile. I giocatori arancioneroverdi sono in grado di effettuare giocate di alto livello. È una squadra che cerca di portare tanti elementi nell'area avversaria e unisce dinamicità e fisicità. Le mezze ali sanno inserirsi nel modo giusto. In attacco schierano atleti importanti come Gytkjaer e Pohjanpalo”.
- Quindi la difesa del Lecco sarà sotto pressione...
“ Ce lo dobbiamo aspettare contro una compagine che cerca di vincere il campionato. Dovremo essere abili a contenere le offensive degli avversari”.
- Proprio domenica con la Ternana la difesa ha traballato parecchio.
“ Ci sono stati cali fisici e pure mentali. Speriamo di aver imparato la lezione, soprattutto mentalmente. Fisicamente i ragazzi stanno bene”.
- Il Venezia in casa ha spesso subito almeno una rete.
“ Per fare gol sarà necessaria una maggiore concretezza rispetto al match giocato contro la Ternana. Dovremo essere più cattivi sotto porta”.
ALLA SCOPERTA DEL VENEZIA
Lo stadio del Venezia, intitolato all'aviatore Pierluigi Penzo, è un monumento che trasuda storia in una città ultramillenaria. Il “Penzo”, incastonato nell'isolotto di Sant'Elena, è li dal 1913, tra l'incanto di una laguna sospesa tra Occidente e Oriente, tra due mondi che si interfacciano da secoli. Il calcio a Venezia arriva nel 1907 quando un gruppo di giovani appassionati decide di unire le forze di due club preesistenti: la Reyer e Palestra Marziale. Nasce il Venezia FC. La riunione si tiene in una trattoria in Corte dell'Orso a pochi passi dal ponte di Rialto. Nel 1919 un'altra società, l'Aurora FBC, entra a far parte della famiglia calcistica veneziana. Sorge così l'Ac Venezia. Sul finire degli anni trenta il club neroverde (i colori sociali fino al 1987) compie il salto di qualità, grazie all'ingresso in società del presidente Arnaldo Bennati. Nella stagione 1938-39 il Venezia raggiunge la A, in virtù del secondo posto a pari merito con l'Atalanta. I veneti la spuntano sui lombardi per il miglior quoziente reti. L'esordio nella massima serie (1939/40) coincide con una vittoria per 2-1 a spese dei campioni d'Italia dell'Ambrosiana Inter. La stagione dopo la squadra lagunare conquista il trofeo più importante della propria storia: la Coppa Italia. Nella doppia finale giocata nel mese di giugno 1941, i neroverdi trionfano sulla Roma. Nella prima gara in trasferta pareggiano per 3-3, rimontando uno svantaggio di 3-0 autografato da un incontenibile Amadei. I veneziani rispondono con Mazzola, Diotalevi e Alberti. Nel ritorno al Penzo, davanti a 15.000 spettatori, Loik al 72' regala il successo tricolore al Venezia, che alza così la Coppa. I diamanti della squadra, sono Valentino Mazzola ed Ezio Loik che saranno poi protagonisti nel Grande Torino. Sulla scia di quella impresa, il Venezia ottiene nella stagione successiva il terzo posto in serie A, miglior risultato di sempre. Nel dopoguerra il club continua a frequentare la A, scivola in B e nel 1951-52 retrocede in C. In seguito sarà un saliscendi continuo. Nel 1987 si fonde con il Mestre. Il color arancio si associa al neroverde della tradizione veneziana. Gli anni duemila sono purtroppo caratterizzati dai fallimenti del 2005 e 2009. Il Venezia, con la nuova denominazione FC Venezia riparte dalla serie D nella stagione 2009-10. Nel 2015 la società non si iscrive al campionato di Lega Pro e riprende nuovamente il cammino dalla quarta serie. Il 2017 è l'anno del successo nella Coppa Italia di Lega Pro: battuto nella duplice finale il Matera. Nel 2020-21, grazie al successo nei playoff contro il Cittadella, il Venezia rivede al A dopo diciannove anni. L'allenatore è Paolo Zanetti, assistito dal vice Alberto Bertolini, ex bluceleste. La permanenza sull'Olimpo dura però una sola una stagione. Complessivamente, nel palmarès, figurano tredici partecipazioni al campionato di A (girone unico), 39 tornei di B, la Coppa Italia del 1941, una Coppa Italia Lega Pro e uno scudetto di D nel 2012. La scorsa stagione il Venezia si è classificato ottavo in B ed è poi uscito di scena nel primo turno playoff (2-1 dal Cagliari, poi promosso).
Quest'anno la formazione allenata Paolo Vanoli, ex difensore di Fiorentina e Glasgow Rangers, è indicata tra le favorite per il salto di categoria. Staziona in seconda posizione a quota 33, due punti in meno del Parma capolista. La maggior parte dei punti (19, media 2,11) proviene dalle partite giocate al Penzo, dove il bilancio parla sei vittorie, un pareggio e due sconfitte. La differenza reti è + 11 (27-16). Punto di forza della squadra di Vanoli è la difesa: 16 gol incassati, come Parma e Brescia. Soltanto la Cremonese, con 13 reti subite, ha fatto meglio. L'organico degli arancioneroverdi è direttamente proporzionale alle ambizioni. In porta si alternano l'ex bluceleste Bertinato e Joronen, mentre in difesa mister Vanoli si affida prevalentemente all'ex Udinese Zampano, Altare (in A con il Cagliari), Candela, Sverko. A centrocampo giostra l'accoppiata made in USA Tessmann e Busio (nazionali a stelle e strisce), ai quali si aggiungono gli islandesi Ellertsson, Bjarkason (ex Foggia) e Lella. In avanti, i punti di forza sono l'ex Monza Gytkjaer (sei centri), Pierini, scuola Sassuolo (5 reti) e il finlandese Pohjnpalo (4) che vanta ben 69 presenze e quindici gol con la nazionale del suo Paese.
Sabato scorso, al “Penzo”, il Venezia ha patito una inattesa sconfitta contro il Sudtirol, dopo un vantaggio di 2-1 dopo i primi 45'. La formazione: Bertinato; Zampano, Sverko, Modolo, Candela; Ellertsson, Tessmann, Busio; Johnsen, Gytkjaer, Pierini.
PRECEDENTI
Venezia-Lecco è una sfida con parecchi incroci. Ne abbiamo contati 46, dei quali 16 vinti dal Venezia, 14 dal Lecco. Sedici sono i pareggi. Gol: 46-43 per i veneti. La prima sfida in C settant'anni fa, esattamente il 27 settembre 1953. La gara si disputa al “Penzo” in una giornata di generoso sole, davanti a 3.000 spettatori. Finisce 1-1 con reti di Scroccaro nel primo tempo e del bluceleste Torreano in avvio di ripresa. Il Lecco, con un giocatore in meno (espulso Vergani), si porta a casa un pareggio prezioso, sfiorando addirittura il successo nel finale. La formazione dell'Aquila: Maffeis, Galli, Franchi, Martorelli, Fioroni, Duzioni, Vergani, Ubiali, Torreano, Vicari, Corrado. Allenatore Italo Zamberletti.
Nella gara di ritorno del 14 febbraio 1954 sono i lecchesi a prevalere, grazie a una doppietta firmata da Brena. Da quel giorno in poi la sfida ha scandito momenti importanti per entrambe. I primi due scontri diretti in serie A (1961/62) terminano con un successo per parte. All'andata (22-10-61) i ragazzi di Piccioli si impongono per 4-1 con gol di Di Giacomo, Panza (doppietta) e Lindskog su rigore; per il Venezia Frascoli. Nel ritorno (25-2-62) i neroverdi si vendicano e vincono per 2-0. Manzoniani e lagunari si affrontano nella massima serie anche nel 1966/67 e gli esiti sono i seguenti: Venezia-Lecco 2-0 (Benitez e Dori) e Lecco-Venezia 2-1 (Sacchi, autorete di Mancin, Spagni). Gli spareggi di B del 1967/68 rappresentano un capitolo impresso in grassetto negli annali. I due incontri giocati nel mese di luglio 1968, il primo a Brescia, il secondo a Verona, sono favorevoli agli aquilotti che pareggiano per 0-0 nella città della Leonessa e ottengono una vittoria per 3-0 al Bentegodi nel turno aggiuntivo. Il punteggio è firmato da Incerti (doppietta) e dal neroverde Penzo che infila il proprio portiere. Gli aquilotti si salvano, i veneziani scivolano in C. Da ricordare, poi, il successo in Laguna del 30 gennaio 1972 per 3-1 che servirà agli aquilotti da trampolino di lancio verso la B. Dopo il gol dei locali (32' penalty di Bellinazzi), la reazione del Lecco è veemente. Al 40' Marchi con un diagonale beffa il portiere Fornasiero. Al 2' della ripresa Faustino Goffi, con l'istinto tipico del centravanti, devia nel sacco un tiro di Bravi. Al 25' intesa Chinellato-Jaconi, conclusione non trattenuta da Fornasiero, spunta come un furetto Marchi che cala il tris. Formazione del Lecco: Meraviglia, Bravi, Tam, Chinellato, Sacchi, Motta, Jaconi, Giavara, Goffi, Frank, Marchi. Allenatore Angelo Longoni. Tra i risultati più vistosi, che hanno caratterizzato la sfida dai tanti risvolti, annotiamo il 5-0 per il Lecco del 23 novembre 1975, campionato di C (doppietta di Zandegù, Giavardi, Filacchione, Pota), il 4-0, sempre per i blucelesti del 12 dicembre 1976 (serie C) con gol di Zandegù, Pota, Skoglund, Filacchione e il 4-0 per i neroverdi del 20 gennaio 2008, in C1. Gli ultimi due confronti diretti risalgono al torneo di Prima Divisione (attuale C) 2008/09. L'andata a Venezia (14-9-08) si risolve con un pari, 1-1, mentre nel ritorno al Rigamonti-Ceppi (25-1-09) il Lecco si afferma per 1-0 con gol di Carlini che al 91' trafigge il portiere ospite con una stangata sotto la traversa.
CURIOSITA'
È il primo pomeriggio del 13 settembre 1964, campionato di B 1964/65. Sul tappeto del Rigamonti debutta, proprio in un Lecco-Venezia, Giorgio Azzimonti, uno dei giocatori più rappresentativi della storia bluceleste. Talento da vendere ed eccezionale visione di gioco, Azzimonti, bustocco classe 1939, era arrivato sul nostro lago nell'estate del 1964 proveniente dalla Solbiatese. Contro il Venezia il Lecco si impone per 2-0 con reti di Facca e Clerici. Azzimonti è schierato da Piccioli nel ruolo d'interno di centrocampo e si fa apprezzare, tanto da guadagnarsi immediatamente la titolarità. Il numero otto diventerà di sua proprietà fino al termine del campionato. Alla fine saranno le 36 gare, condite con dieci gol. Nell'estate 1967 è richiesto dal Bologna ma la trattativa sfuma. Azzimonti resta in bluceleste fino al 1969 e poi passa al Piacenza. Con il Lecco ha totalizzato 131 presenze con 34 reti (venti partite e tre gol in A, contro Napoli, Milan e Roma). Giorgio ha lasciato questo mondo terreno nel 2017, ma il suo nome e le sue gesta sportive restano scritti per sempre nel grande libro bluceleste.
LE ULTIME DAI CAMPI
Al Venezia mancherà l'attaccante Olivieri, squalificato per due turni. Fuori anche il difensore Sverko, che è stato sottoposto a un intervento per la riduzione della frattura del naso rimediata contro il Sudtirol. Recuperato l' attaccante Pohjanpalo, guarito dalla fascite plantare. In porta ci sarà Bruno Bertinato al posto di Joronen (infortunato). Mister Bonazzoli recupera Guglielmotti. Da valutare le condizioni dell'attaccante Di Stefano che ha avuto l'influenza. Per il ruolo di portiere ballottaggio Saracco-Melgrati.
DIREZIONE ARBITRALE: Francesco Cosso di Reggio Calabria, assistito da Alessandro Lo Cicero di Brescia e Marco Ceccon di Lovere; quarto uomo Aleksandar Djurdievic di Trieste: Var Gariglia di Pinerolo, Avar Rutella di Enna.
LE ALTRE PARTITE DELLA 18^ GIORNATA: Parma-Ternana, Cremonese-Modena, Como-Palermo, Cittadella-Spezia, Catanzaro-Brescia, Sudtirol-Reggiana, Sampdoria-Feralpisalò, Pisa-Ascoli, Bari-Cosenza.
CLASSIFICA: Parma 35, Venezia 33, Como 31, Catanzaro 30, Cremonese e Cittadella 29, Palermo 28, Modena 27, Brescia e Sampdoria (-2) 22, Bari 21, Sudtirol e Cosenza 20, Pisa 18, Ternana e Reggiana 17, Ascoli, Spezia e Lecco 16, Feralpisalò 10.
R.F.