Domani un test di IT-Alert nella zona della diga di Pagnona
Domani, mercoledì 20 dicembre, a mezzogiorno, verrà inviato un messaggio di test del sistema 'IT-alert' sui telefoni cellulari che si trovano nei comuni della provincia di Lecco nel territorio della diga di Pagnona. Un modo per mettere alla prova il sistema promosso dal Dipartimento di Protezione Civile, ancora in fase di sperimentazione, simulando l'invio di un'allerta nell'ipotetico scenario del collasso della diga.
Gli operatori stanno approntando un nuovo sistema a maglie per rendere più settoriale l'invio del messaggio e seguire il percorso già iniziato con il test generale di 'IT-alert' effettuato in Lombardia il 19 settembre scorso.
Nei giorni scorsi si è svolta una riunione plenaria organizzata dalla Prefettura di Lecco in collaborazione con la Regione Lombardia. In quella occasione sono state condivise tutte le informazioni sul test ai comuni di Premana, Pagnona, Valvarrone, Dervio, Sueglio, Casargo e Bellano (tutti in provincia di Lecco), alle Forze dell'ordine, ai Vigili del Fuoco e alle infrastrutture come RFI, Trenord, ANAS e Navigazione Laghi. Hanno partecipato anche il Dipartimento di Protezione Civile nazionale, l'ufficio tecnico per le Dighe di Milano, l'Ufficio Territoriale Regionale Brianza sede di Lecco e la Provincia di Lecco. Quest'ultima in particolare per le attivazioni dei volontari a presidio dei territori dei Comuni, al fine di ottenere un feedback sulla diffusione dei messaggi da parte dei vari operatori telefonici.
"Continua la fase di sperimentazione di IT-alert - afferma Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e alla Protezione civile - questa volta con una simulazione mirata su un'area ben definita della nostra regione. It-alert è uno strumento prezioso che, una volta superata la fase dei test, potrà informare tempestivamente la popolazione in caso di calamità naturali permettendo una migliore gestione delle emergenze".
Il servizio IT-alert sarà impiegato per diverse tipologie di rischio nel campo della Protezione Civile, come maremoti generati da un sisma, collasso di grandi dighe, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105 e precipitazioni intense.
Durante il periodo di test, l'obiettivo è far conoscere il sistema IT-alert ai cittadini, rendendoli consapevoli del suo funzionamento e mostrando come apparirà e suonerà sui dispositivi mobili. Per ricevere i messaggi, non sarà necessario compiere alcuna azione, ma agli utenti verrà chiesto di compilare un questionario online utile per l'implementazione del sistema stesso.
I messaggi verranno trasmessi attraverso una modalità di comunicazione unidirezionale utilizzando la tecnologia del cell broadcast. Tuttavia, a causa delle limitazioni tecniche, potrebbe non essere possibile garantire una perfetta sovrapposizione tra l'area stimata come potenzialmente coinvolta nell'emergenza e l'area di copertura delle antenne degli operatori di telefonia. Di conseguenza, è possibile che i dispositivi situati al di fuori delle zone geografiche interessate dai test ricevano comunque un messaggio IT - alert.
La sua introduzione rappresenta un passo fondamentale nella modernizzazione della gestione delle emergenze della Protezione Civile e segna l'inizio di un nuovo capitolo utile ad affrontare le sfide con strumenti all'avanguardia.
Gli operatori stanno approntando un nuovo sistema a maglie per rendere più settoriale l'invio del messaggio e seguire il percorso già iniziato con il test generale di 'IT-alert' effettuato in Lombardia il 19 settembre scorso.
Nei giorni scorsi si è svolta una riunione plenaria organizzata dalla Prefettura di Lecco in collaborazione con la Regione Lombardia. In quella occasione sono state condivise tutte le informazioni sul test ai comuni di Premana, Pagnona, Valvarrone, Dervio, Sueglio, Casargo e Bellano (tutti in provincia di Lecco), alle Forze dell'ordine, ai Vigili del Fuoco e alle infrastrutture come RFI, Trenord, ANAS e Navigazione Laghi. Hanno partecipato anche il Dipartimento di Protezione Civile nazionale, l'ufficio tecnico per le Dighe di Milano, l'Ufficio Territoriale Regionale Brianza sede di Lecco e la Provincia di Lecco. Quest'ultima in particolare per le attivazioni dei volontari a presidio dei territori dei Comuni, al fine di ottenere un feedback sulla diffusione dei messaggi da parte dei vari operatori telefonici.
"Continua la fase di sperimentazione di IT-alert - afferma Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e alla Protezione civile - questa volta con una simulazione mirata su un'area ben definita della nostra regione. It-alert è uno strumento prezioso che, una volta superata la fase dei test, potrà informare tempestivamente la popolazione in caso di calamità naturali permettendo una migliore gestione delle emergenze".
Il servizio IT-alert sarà impiegato per diverse tipologie di rischio nel campo della Protezione Civile, come maremoti generati da un sisma, collasso di grandi dighe, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105 e precipitazioni intense.
Durante il periodo di test, l'obiettivo è far conoscere il sistema IT-alert ai cittadini, rendendoli consapevoli del suo funzionamento e mostrando come apparirà e suonerà sui dispositivi mobili. Per ricevere i messaggi, non sarà necessario compiere alcuna azione, ma agli utenti verrà chiesto di compilare un questionario online utile per l'implementazione del sistema stesso.
I messaggi verranno trasmessi attraverso una modalità di comunicazione unidirezionale utilizzando la tecnologia del cell broadcast. Tuttavia, a causa delle limitazioni tecniche, potrebbe non essere possibile garantire una perfetta sovrapposizione tra l'area stimata come potenzialmente coinvolta nell'emergenza e l'area di copertura delle antenne degli operatori di telefonia. Di conseguenza, è possibile che i dispositivi situati al di fuori delle zone geografiche interessate dai test ricevano comunque un messaggio IT - alert.
La sua introduzione rappresenta un passo fondamentale nella modernizzazione della gestione delle emergenze della Protezione Civile e segna l'inizio di un nuovo capitolo utile ad affrontare le sfide con strumenti all'avanguardia.