Lecco: consiglio all'unanimità contro la violenza sulle donne

“In Italia un uomo uccide una donna ogni tre giorni. E l’Unione Europea ha più volte condannato l’Italia in quanto carente di una corretta valutazione del rischio offrendo una risposta tardiva e inefficace rispetto alle denunce, archiviando troppi casi nella fase preliminare e facendo un uso insufficiente degli ordini di protezione che purtroppo hanno un’alta incidenza di violazione da parte degli uomini”.
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Il consigliere Alberto Anghileri

Queste le premesse alla base dell’ordine del giorno sul tema della violenza contro le donne presentato lunedì sera in consiglio comunale dal capogruppo di Con la sinistra cambia Lecco Alberto Anghileri ma sottoscritto e votato all’unanimità da tutte le forze politiche. Quello che il consiglio comunale ha chiesto al sindaco e alla giunta è di farsi portavoce e promotori presso il Governo di alcune proposte e relative coperture economiche: “Aumentare la formazione del personale prevedendone forme di obbligatorietà o almeno di incentivazione, in modo che magistrati, forze dell’ordine, operatori sociosanitari, possano riconoscere correttamente e più velocemente i segnali della violenza domestica, con lo scopo di poter imporre da subito le indispensabili restrizioni ai responsabili di violenze fisiche e verbali e agli stalker; potenziare tra le attività didattiche delle scuole in ogni ordine e grado dei percorsi educativi volti all’eliminazione degli stereotipi di genere e al rispetto, con particolare attenzione all’ utilizzo di un linguaggio non violento, come del resto già avviene in numerose scuole del nostro territorio; potenziare le iniziative per sostenere economicamente le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza e di favorirne l’autonomia abitativa e lavorativa, implementando e finanziando le reti antiviolenza.e le case di accoglienza per le donne maltrattate; promuovere sistematicamente campagne informative plurilingue attraverso ogni canale possibile riguardo il numero 1522 e le reti antiviolenza presenti nel territorio nazionale; garantire adeguati stanziamenti per le case rifugio, per i centri di accoglienza e per gli sportelli dedicati alle vittime di reati violenti; estendere la disciplina di Opzione Donna estendendola anche alle caregiver degli orfani femminicidio”.


Anghileri ha sottolineato l’importanza dell’unanimità con cui il consiglio comunale ha presentato il documento che ha lo scopo principale di “riuscire a prevenire” le gravi manifestazioni di violenza che subiscono le donne nel nostro Paese. “L’ordine del giorno non è precisamente come lo avrei scritto io ma è il risultato della condivisione generale di un problema complesso e impegnativo, che coinvolge singoli, famiglia, scuola, mondo del lavoro - ha sottolineato la leghista Cinzia Bettega -. Questa voglia unanime di capire che il problema va affrontato è un punto di partenza e ognuno deve fare la sua parte”. Alessio Dossi ha ricordato che “l’universo maschile deve fare qualcosa in più. L’obiettivo della parità di genere vuol dire per i maschi innanzitutto farsi da parte, smettere con i ‘ma’ e con i ‘però’ che cercano di tenere vivi i retaggi del passato. È invece il momento di stare a fianco di quel percorso attraverso due azioni: il sostegno e la prevenzione”. Clara Fusi del gruppo misto ha suggerito alcuni esempi di come ciascuno può agire un cambiamento nella sua vita quotidiana: “Possiamo prenderci un particolare impegno nel non sorvolare sulle piccole cose quotidiane dalle parole ai sospiri, ai commenti sull’abbigliamento. Lancio una sfida all’assessore: organizzare un evento formativo sulla gentilezza nel parlare rivolto al consiglio comunale”. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha suggerito di orientare tutte le iniziative di sensibilizzazione come questa alla commissione Pari opportunità, mentre Filippo Boscagli (Fdi) ha ribadito come questo tema nasconda un “grande problema di emergenza educativa che riguarda tutti”.
M.V.
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