Lecco: appello inammissibile, definitiva la condanna per la 'pasionaria' di Gilardi

La Corte d'Appello di Milano ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall'avvocato Chiara Brizzolari nell'interesse di Viviana Tononi, la “pasionaria” di Carlo Gilardi già condannata in primo grado dal Tribunale di Lecco in composizione monocratica.
viviana.jpg (36 KB)
Viviana Tononi  durante la sua protesta fuori dagli IRAM
La 51enne era stata dichiarata colpevole lo scorso giugno per due dei tre episodi di violazioni di domicilio inizialmente in contestazione (riqualificati in sentenza da reati consumati a tentati) per essersi introdotta nella casa di riposo dove il professore risiedeva come ospite, per turbamento di funzioni religiose (per essersi introdotta nella cappella della RSA nel corso della Santa Messa urlando in direzione dell'airunese per farsi notare da quest'ultimo), molestie nei confronti dell'amministratore di sostegno dell'anziano (l'avvocato Elena Barra, che si era costituita parte civile) e la violazione del divieto di entrare in città disposta dal questore.
Con ordinanza emessa dalla Quinta Sezione Penale è così diventata esecutiva la sentenza di condanna a 1 anno e 6 mesi di reclusione decisa dal giudice lecchese Giulia Barazzetta.
La dichiarazione di inammissibilità è stata pronunciata a seguito di una memoria depositata dall'avvocato Elena Ammannato (in qualità di parte civile per la collega Elena Barra), volta a sottolineare la mancata elezione di domicilio da parte dell'imputata nell'atto di impugnazione: un dettaglio imprescindibile per la riforma Cartabia, che rende l'appello automaticamente innammissibile (come da articolo 581 comma 1 ter del codice di procedura penale).
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.