Bellano: con l'ANA il concerto della Fanfara. A due premanesi le borse di studio in memoria di Merlini
E’ andato in scena nella serata di ieri, presso il Palasole di Bellano, il tradizionale concerto di Natale organizzato dalla sezione ANA di Lecco (con il patrocinio del Comune ospitante), cornice per la consegna di due borse di studio alla memoria di Ugo Merlini.
La Fanfara della Brigata Alpina Taurinense - protagonista dell'evento - si è esibita in un ricco ed emozionante repertorio, introdotta, dalla propria madrina. Il concerto, dai fini benefici, sposa la causa di finanziare i progetti internazionali della Brigata stessa che, nel 2024, vedrà i militari in armi impegnati in un nuovo dispiegamento in Libano, nell’ambito della missione Onu che nel 2021 ha già visto i militari della Taurinense impegnati con forza di interposizione nell’area del sud del Paese dei Cedri, al confine con Israele. Una missione molto delicata visti anche i drammatici avvenimenti degli ultimi mesi, che i nostri alpini si accingono ad affrontare con lo spirito e i valori affermati dal corpo stesso.
Per iniziativa del comando della Brigata e con il sostegno dell’Ana nazionale, oltre a svolgere gli incarichi più strettamente militari, le penne nere anche in questa occasione, saranno al fianco della popolazione libanese con iniziative solidaristiche e di carattere sociale, soprattutto a favore dei bambini e delle attività scolastiche-educative. Per questo, la fanfara stessa è stata impegnata – nelle scorse settimane- in una serie di concerti in diverse città italiane per la raccolta di fondi utilizzati poi per l’acquisto di materiale scolastico.
Nel corso della serata, sono state consegnate due borse di studio, del valore di 800 euro, alla memoria del tenente colonnello del Btg Morbegno Ugo Merlini. Il reduce del fronte russo, prima presidente della sezione di Lecco e - dal 1965 al 1971- presidente Nazionale dell’Ana, è stato protagonista di diverse iniziative sociali importanti, dall’edificazione della chiesetta “ex voto del Morbegno” al Pian delle Betulle alla ristrutturazione e ampliamento del rifugio Cazzaniga, nel tempo poi intitolato proprio Cazzaniga-Merlini.
In suo ricordo, il consiglio nazionale, unitamente alla sezione di Lecco e in accordo con la famiglia, ha deciso, ormai anni fa, di istituire borse di studio, assegnate annualmente a studenti particolarmente meritevoli, tenendo conto anche dell’ISEE della famiglia.
Quest'anno il riconoscimento è andato a due premanesi: Michele Bellati e Moris Gianola, che hanno ricevuto il premio dalle mani del presidente di sezione Emiliano Invernizzi e dal capogruppo delle penne nere del loro paese Moris Codega.
La serata ha visto la presenza di numeroso pubblico, catturato dai brani magistralmente eseguiti dalla Fanfara, con il repertorio che ha spaziato da musiche prettamente legate al mondo delle penne nere fino ai brani che richiamano le imminenti festività natalizie. Sul palco, presentato dal consigliere sezionale Mauro Farina, è salito anche il sindaco Antonio Rusconi che ha voluto ringraziare “l’Ana per aver scelto Bellano per questo concerto, proprio nell’anno in cui gli alpini bellanesi festeggiano i primi 100 anni. Li ringrazio per quanto hanno fatto e continueranno a fare”.
In chiusura dell’evento, il presidente sezionale Emiliano Invernizzi, dopo aver ringraziato la Fanfara, ha ribadito ancora una volta come “questo non sia stato solo un concerto ma una liturgia alpina, in quanto le fanfare non sono inutili, sono stati ricordati caduti ed è stato rinvigorito lo spirito del Natale, oltre ad aver fatto cultura e aver portato avanti le tradizioni con tutto questo”.
La Fanfara della Brigata Alpina Taurinense - protagonista dell'evento - si è esibita in un ricco ed emozionante repertorio, introdotta, dalla propria madrina. Il concerto, dai fini benefici, sposa la causa di finanziare i progetti internazionali della Brigata stessa che, nel 2024, vedrà i militari in armi impegnati in un nuovo dispiegamento in Libano, nell’ambito della missione Onu che nel 2021 ha già visto i militari della Taurinense impegnati con forza di interposizione nell’area del sud del Paese dei Cedri, al confine con Israele. Una missione molto delicata visti anche i drammatici avvenimenti degli ultimi mesi, che i nostri alpini si accingono ad affrontare con lo spirito e i valori affermati dal corpo stesso.
Nel corso della serata, sono state consegnate due borse di studio, del valore di 800 euro, alla memoria del tenente colonnello del Btg Morbegno Ugo Merlini. Il reduce del fronte russo, prima presidente della sezione di Lecco e - dal 1965 al 1971- presidente Nazionale dell’Ana, è stato protagonista di diverse iniziative sociali importanti, dall’edificazione della chiesetta “ex voto del Morbegno” al Pian delle Betulle alla ristrutturazione e ampliamento del rifugio Cazzaniga, nel tempo poi intitolato proprio Cazzaniga-Merlini.
In suo ricordo, il consiglio nazionale, unitamente alla sezione di Lecco e in accordo con la famiglia, ha deciso, ormai anni fa, di istituire borse di studio, assegnate annualmente a studenti particolarmente meritevoli, tenendo conto anche dell’ISEE della famiglia.
Quest'anno il riconoscimento è andato a due premanesi: Michele Bellati e Moris Gianola, che hanno ricevuto il premio dalle mani del presidente di sezione Emiliano Invernizzi e dal capogruppo delle penne nere del loro paese Moris Codega.
La serata ha visto la presenza di numeroso pubblico, catturato dai brani magistralmente eseguiti dalla Fanfara, con il repertorio che ha spaziato da musiche prettamente legate al mondo delle penne nere fino ai brani che richiamano le imminenti festività natalizie. Sul palco, presentato dal consigliere sezionale Mauro Farina, è salito anche il sindaco Antonio Rusconi che ha voluto ringraziare “l’Ana per aver scelto Bellano per questo concerto, proprio nell’anno in cui gli alpini bellanesi festeggiano i primi 100 anni. Li ringrazio per quanto hanno fatto e continueranno a fare”.
In chiusura dell’evento, il presidente sezionale Emiliano Invernizzi, dopo aver ringraziato la Fanfara, ha ribadito ancora una volta come “questo non sia stato solo un concerto ma una liturgia alpina, in quanto le fanfare non sono inutili, sono stati ricordati caduti ed è stato rinvigorito lo spirito del Natale, oltre ad aver fatto cultura e aver portato avanti le tradizioni con tutto questo”.
M.A.