CNSAS: la Stazione Valsassina-Valvarrone ospite in Regione
L’importanza della prevenzione e la collaborazione per costruire una solida cultura della sicurezza sono stati i temi principali di cui si è parlato ieri, a Milano, in un incontro che si è tenuto presso Regione Lombardia: alla seduta straordinaria hanno partecipato la presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi, il Direttore generale di AREU Alberto Zoli e i referenti della Commissione Montagna presieduta dal consigliere regionale Giacomo Zamperini. Per il Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico lombardo, che nell’occasione ha celebrato i 40 anni di costituzione della Stazione Valsassina - Valvarrone, erano presenti il responsabile della XIX Delegazione Lariana Marco Anemoli (in collegamento da remoto), il capostazione di Valsassina - Valvarrone Alessandro Spada e numerosi tecnici.
"È sempre più importante - ha dichiarato il presidente della Commissione Giacomo Zamperini - investire nella formazione dedicata alla sicurezza in montagna, nelle scuole e soprattutto in ambienti estranei a questo tipo di cultura. Un ringraziamento particolare ad AREU per la sinergia con la quale collabora insieme al CNSAS. La celebrazione del 40° anniversario del Soccorso Alpino del gruppo Valsassina-Valvarrone è stata l'occasione per valorizzare un'eccellenza lombarda che salva vite proprio in questa logica di sinergia virtuosa. Compito delle istituzioni è quello di promuovere e veicolare un messaggio preventivo nel rispetto della montagna, anche in vista delle Olimpiadi invernali e degli altri grandi eventi in programma nella nostra Regione. In quota il rischio aumenta, ma basta rispettare poche regole di base e adottare sempre comportamenti corretti e adeguati per salvare vite. In quest’ottica – ha concluso Zamperini - è importante anche la collaborazione con il CAI per divulgare un corretto stile e modo di vivere l'esperienza nelle terre alte. L’Audizione è stata anche occasione per un confronto sull’App “Where AREU”, un dispositivo predisposto dall’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza accessibile a tutti e che permette di contattare i soccorsi, fornendo automaticamente la propria posizione, consentendo così un intervento più tempestivo".
“Da sempre il Soccorso alpino si occupa anche di prevenzione, attraverso una serie di iniziative a stretto contatto con le scuole e con i giovani, oltre ad attività specifiche e a una comunicazione che insiste su questo aspetto” ha evidenziato Marco Anemoli. “Adesso, sempre più di frequente, i giovani ma non solo si affidano a quello che vedono sul web più che a manuali tecnici per organizzare le loro uscite in montagna: per questo, chiediamo a Regione Lombardia di valutare un tavolo di lavoro congiunto con il Cnsas Lombardo, attraverso i canali preferiti dai giovani e con un approccio coinvolgente in modo da arrivare a un pubblico vasto”.
"Ogni anno – ha dichiarato il dott. Alberto Zoli – svolgiamo quasi 1 milione di interventi sanitari. Dal 1° gennaio 2023 a ieri le uscite di mezzi e personale AREU sono state per l’esattezza 909.255 di cui 6.957 tramite eliambulanza. Le chiamate al 118 provenienti dalle zone montane della Regione e gestite insieme al Soccorso alpino sono state 1.842 di cui circa la metà hanno richiesto l’utilizzo dell’elicottero. Si tratta di numeri imponenti che richiedono il massimo coordinamento tra tutti gli operatori sul campo per attività che si avvalgono dei più moderni ritrovati tecnologici, dalle app di localizzazione alle squadre elitrasportate e prossimamente anche ai droni. Nessuna tecnologia però – ha concluso Zoli – potrà mai sostituire l’esperienza e la conoscenza del territorio che possiedono i volontari del Soccorso alpino ai quali va tutta la nostra riconoscenza e ammirazione".
La Stazione Valsassina-Valvarrone è nata nel 1983 dalla fusione di quelle di Barzio, Dervio e Premana. Il personale è composto da 75 operatori di cui 3 medici, 2 infermieri professionali e 4 guide alpine. L’età media è inferiore ai 45 anni. Alessandro Spada ha dettagliato numeri e tipologia dei servizi effettuati nel 2023: 120 recuperi di persone disperse sui monti lecchesi di cui 15 decedute, 8 ferite gravi e ben 34 illese. Nel 55% dei casi l’intervento ha comportato l’utilizzo dell’elisoccorso.
"Per andare in montagna in sicurezza – ha sottolineato Alessandro Spada - occorre l’attrezzatura giusta, una tecnica sufficiente e la forma fisica necessaria. Soccorriamo spesso persone che si sono semplicemente perse e non sanno più trovare la strada di casa: ciò comporta un dispendio di personale e di risorse enorme che potrebbe essere meglio indirizzato se si usasse maggiore accortezza nel programmare la propria escursione. Facciamo dunque appello a tutte le istituzioni perché mettano in atto campagne di informazione e di sensibilizzazione per un uso corretto e sostenibile della montagna".
Al termine della Commissione si è svolta la cerimonia dello scambio dei doni: il presidente Zamperini ha consegnato una medaglia ricordo e un diploma del Consiglio regionale mentre il Capo Stazione Spada ha regalato alle autorità presenti una piccozza di metallo cromato. La delegazione è stata ricevuta anche dall’Assessore al Welfare Guido Bertolaso.
"È sempre più importante - ha dichiarato il presidente della Commissione Giacomo Zamperini - investire nella formazione dedicata alla sicurezza in montagna, nelle scuole e soprattutto in ambienti estranei a questo tipo di cultura. Un ringraziamento particolare ad AREU per la sinergia con la quale collabora insieme al CNSAS. La celebrazione del 40° anniversario del Soccorso Alpino del gruppo Valsassina-Valvarrone è stata l'occasione per valorizzare un'eccellenza lombarda che salva vite proprio in questa logica di sinergia virtuosa. Compito delle istituzioni è quello di promuovere e veicolare un messaggio preventivo nel rispetto della montagna, anche in vista delle Olimpiadi invernali e degli altri grandi eventi in programma nella nostra Regione. In quota il rischio aumenta, ma basta rispettare poche regole di base e adottare sempre comportamenti corretti e adeguati per salvare vite. In quest’ottica – ha concluso Zamperini - è importante anche la collaborazione con il CAI per divulgare un corretto stile e modo di vivere l'esperienza nelle terre alte. L’Audizione è stata anche occasione per un confronto sull’App “Where AREU”, un dispositivo predisposto dall’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza accessibile a tutti e che permette di contattare i soccorsi, fornendo automaticamente la propria posizione, consentendo così un intervento più tempestivo".
“Da sempre il Soccorso alpino si occupa anche di prevenzione, attraverso una serie di iniziative a stretto contatto con le scuole e con i giovani, oltre ad attività specifiche e a una comunicazione che insiste su questo aspetto” ha evidenziato Marco Anemoli. “Adesso, sempre più di frequente, i giovani ma non solo si affidano a quello che vedono sul web più che a manuali tecnici per organizzare le loro uscite in montagna: per questo, chiediamo a Regione Lombardia di valutare un tavolo di lavoro congiunto con il Cnsas Lombardo, attraverso i canali preferiti dai giovani e con un approccio coinvolgente in modo da arrivare a un pubblico vasto”.
"Ogni anno – ha dichiarato il dott. Alberto Zoli – svolgiamo quasi 1 milione di interventi sanitari. Dal 1° gennaio 2023 a ieri le uscite di mezzi e personale AREU sono state per l’esattezza 909.255 di cui 6.957 tramite eliambulanza. Le chiamate al 118 provenienti dalle zone montane della Regione e gestite insieme al Soccorso alpino sono state 1.842 di cui circa la metà hanno richiesto l’utilizzo dell’elicottero. Si tratta di numeri imponenti che richiedono il massimo coordinamento tra tutti gli operatori sul campo per attività che si avvalgono dei più moderni ritrovati tecnologici, dalle app di localizzazione alle squadre elitrasportate e prossimamente anche ai droni. Nessuna tecnologia però – ha concluso Zoli – potrà mai sostituire l’esperienza e la conoscenza del territorio che possiedono i volontari del Soccorso alpino ai quali va tutta la nostra riconoscenza e ammirazione".
La Stazione Valsassina-Valvarrone è nata nel 1983 dalla fusione di quelle di Barzio, Dervio e Premana. Il personale è composto da 75 operatori di cui 3 medici, 2 infermieri professionali e 4 guide alpine. L’età media è inferiore ai 45 anni. Alessandro Spada ha dettagliato numeri e tipologia dei servizi effettuati nel 2023: 120 recuperi di persone disperse sui monti lecchesi di cui 15 decedute, 8 ferite gravi e ben 34 illese. Nel 55% dei casi l’intervento ha comportato l’utilizzo dell’elisoccorso.
"Per andare in montagna in sicurezza – ha sottolineato Alessandro Spada - occorre l’attrezzatura giusta, una tecnica sufficiente e la forma fisica necessaria. Soccorriamo spesso persone che si sono semplicemente perse e non sanno più trovare la strada di casa: ciò comporta un dispendio di personale e di risorse enorme che potrebbe essere meglio indirizzato se si usasse maggiore accortezza nel programmare la propria escursione. Facciamo dunque appello a tutte le istituzioni perché mettano in atto campagne di informazione e di sensibilizzazione per un uso corretto e sostenibile della montagna".
Al termine della Commissione si è svolta la cerimonia dello scambio dei doni: il presidente Zamperini ha consegnato una medaglia ricordo e un diploma del Consiglio regionale mentre il Capo Stazione Spada ha regalato alle autorità presenti una piccozza di metallo cromato. La delegazione è stata ricevuta anche dall’Assessore al Welfare Guido Bertolaso.