Lecco: i bimbi delle materne paritarie offrono un presepe alla città

Quest’anno l’Associazione delle scuole dell’infanzia paritarie di Lecco ha pensato di proporre un gesto unitario significativo offrendo alla città  un Presepe realizzato da tutti i bambini delle 15 scuole che hanno costruito tante “case” che, messe insieme, formano la città che si affaccia sul Mistero della Natività. Il Presepe è stato allestito in una cappella della Basilica di San Nicolò ed è visitabile negli orari di apertura.
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Angela Fortino, Presidente dell’Associazione, spiega che “questo Presepe vuole raccontare la nascita di Gesù con gli occhi dei bambini delle scuole dell’infanzia paritarie di Lecco e rappresenta simbolicamente la città di Lecco con le sue case e i suoi luoghi di lavoro dove, capita, che le finestre sono illuminate sulla città ma molto spesso pensieri, fatiche e gioie restano al loro interno senza essere condivisi. Abbiamo pensato di realizzare le finestre variopinte perché raccontano l’unicità di ognuno di noi e di ogni nostra casa ma che, insieme, formano una comunità ricca di intrecci e di crocevia.
Ed ecco che, all’improvviso, se guardi fuori dalla tua finestra e ti lasci sorprendere incontri la natività: un Bambino che viene proprio per te e per noi. Un bambino che costruisce la sua casa proprio nella nostra realtà, per parlarci, per interrogarci e per amarci oggi, qui ed ora. Ci accoglie  come siamo. Aspetta che corriamo fuori dalle nostre case con il desiderio di incontrarlo.
Ecco allora il nostro augurio a tutte le persone che vivono in città: con gli occhi pieni dello stupore dei bambini fermati anche tu a guardare il nostro Presepe e spalanca la tua finestra con coraggio e amore per andare incontro al Mistero e quindi al tuo prossimo, vicino di casa, compagno di scuola, collega e lasciati sorprendere dalla pienezza di questo incontro.
Mons. Davide Milani, Parroco di San Nicolò e Prevosto di Lecco aggiunge: “Lavorare con i bambini sul tema della Natività di Gesù è un’occasione straordinaria per aiutarli a riflettere su come nel nostro cuore ci sia un desiderio di eternità e di bellezza che possiamo incontrare nella vita di tutti giorni. Come ci racconta la scena del presepe: l’avvenimento di Cristo accade tra le nostre case, nelle pieghe della nostra vita di ogni giorno. Questa vita, con le sue gioie e le sue fatiche è quella che dobbiamo amare, perché Dio, nella vicenda di Gesù bambino questo ci testimonia. Educare i bambini delle nostre scuole d’infanzia a questa visione sul quotidiano è un modo di introdurli a significato più vero della realtà”.
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