Lecco-Bergamo: l'opposizione a Calolzio chiede spiegazioni
I consiglieri di Calolziocorte BeneComune voglio portare la Lecco-Bergamo in assise. Sonia Mazzoleni, Wilna De' Flumeri, Brunella Frigerio e Cesare Valsecchi hanno presentato formale richiesta al sindaco Marco Ghezzi affinché convochi una seduta straordinaria del consiglio per spiegare ufficialmente la posizione espressa dall'amministrazione in sede di conferenza dei servizi e le ripercussioni che la scelta - da parte del commissario straordinario - della soluzione numero 1 tra le 3 sul tavolo avrà su Calolzio e i calolziesi.
Come si ricorderà, infatti, con il passaggio ad ANAS della patata bollente e l'inserimento della "variabile San Girolamo" nelle opere ritenute essenziali in vista delle Olimpiadi invernali - scadenza entro la quale in ogni caso, è già chiaro, il tunnel non sarà mai pronto - le redini sono passate a Luigi Valerio Sant'Andrea, amministratore delegato della società Infrastrutture MilanoCortina 2026 SpA che, dopo aver raccolto i pareri di tutti i soggetti coinvolti, ha optato per mandare avanti un progetto del tutto simile - quanto a tracciato - a quello originariamente elaborato dalla Provincia, introducendo però novità nel sistema di scavo, andando dunque a prevedere "una tecnica che necessita di occupare temporaneamente terreni, sgombrare aree e demolire fabbricati, un problema che avrebbe il suo impatto soprattutto su Calolziocorte" annotano i consiglieri del gruppo d'opposizione nella richiesta inviata al comune. Richiesta in cui "tirano in ballo" anche l'architetto Ottavio Federici, "firmatario del parere relativo alle soluzioni progettuali inviate al Commissario" in relazione al quale viene ora chiesto di spiegare perché anche la Giunta Ghezzi ha ritenuto meno impattante per la città la soluzione poi scelta da Sant'Andrea, pur con tutte le critiche espresse tanto dal Comitato di Chiuso nel corso della presentazione pubblica organizzata dal Comune di Lecco tanto dai cittadini calolziesi intervenuti alla serata promossa invece dall'amministrazione di Calolzio a Sala.
"Considerata l'importanza dell'argomento, che "stravolgerà" e cambierà le sorti di Calolziocorte, vista la superficialità con la quale è stato affrontato l'argomento dall'amministrazione Ghezzi e alla luce delle numerose richieste dei cittadini che hanno, giustamente, manifestato le loro preoccupazioni e perplessità, come gruppo Consiliare Calolziocorte BeneComune abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario" ha commentato Sonia Mazzoleni. "Devono spiegare ai cittadini cosa accadrà con la proposta (soluzione 1) scelta e sostenuta dall'amministrazione Ghezzi e quali saranno gli immobili che dovranno essere demoliti o a rischio crepe, tutte le problematiche che, per anni, si ripercuoteranno sulla città a fronte di quali benefici (se ci saranno)".
Qui il testo completo della richiesta.
Come si ricorderà, infatti, con il passaggio ad ANAS della patata bollente e l'inserimento della "variabile San Girolamo" nelle opere ritenute essenziali in vista delle Olimpiadi invernali - scadenza entro la quale in ogni caso, è già chiaro, il tunnel non sarà mai pronto - le redini sono passate a Luigi Valerio Sant'Andrea, amministratore delegato della società Infrastrutture MilanoCortina 2026 SpA che, dopo aver raccolto i pareri di tutti i soggetti coinvolti, ha optato per mandare avanti un progetto del tutto simile - quanto a tracciato - a quello originariamente elaborato dalla Provincia, introducendo però novità nel sistema di scavo, andando dunque a prevedere "una tecnica che necessita di occupare temporaneamente terreni, sgombrare aree e demolire fabbricati, un problema che avrebbe il suo impatto soprattutto su Calolziocorte" annotano i consiglieri del gruppo d'opposizione nella richiesta inviata al comune. Richiesta in cui "tirano in ballo" anche l'architetto Ottavio Federici, "firmatario del parere relativo alle soluzioni progettuali inviate al Commissario" in relazione al quale viene ora chiesto di spiegare perché anche la Giunta Ghezzi ha ritenuto meno impattante per la città la soluzione poi scelta da Sant'Andrea, pur con tutte le critiche espresse tanto dal Comitato di Chiuso nel corso della presentazione pubblica organizzata dal Comune di Lecco tanto dai cittadini calolziesi intervenuti alla serata promossa invece dall'amministrazione di Calolzio a Sala.
"Considerata l'importanza dell'argomento, che "stravolgerà" e cambierà le sorti di Calolziocorte, vista la superficialità con la quale è stato affrontato l'argomento dall'amministrazione Ghezzi e alla luce delle numerose richieste dei cittadini che hanno, giustamente, manifestato le loro preoccupazioni e perplessità, come gruppo Consiliare Calolziocorte BeneComune abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario" ha commentato Sonia Mazzoleni. "Devono spiegare ai cittadini cosa accadrà con la proposta (soluzione 1) scelta e sostenuta dall'amministrazione Ghezzi e quali saranno gli immobili che dovranno essere demoliti o a rischio crepe, tutte le problematiche che, per anni, si ripercuoteranno sulla città a fronte di quali benefici (se ci saranno)".
Qui il testo completo della richiesta.