Parco Monte Barro: premi ai vincitori del concorso di foto. Pronto il calendario del 2024

Illustrare il Parco Regionale del Monte Barro cercando di addentrarsi nella bellezza dei soggetti che più lo caratterizzano: questo lo scopo del concorso fotografico lanciato dall'Ente con sede in Villa Bertarelli a Galbiate per andare a realizzare il calendario del 2024 da distribuire sul territorio (CLICCA QUI PER VISUALIZZARLO).
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Paola Golfari

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Federico Bonifacio

L'iniziativa, giunta alla quarta edizione, ha avuto come tema "semplicemente" la flora, la fauna e i minerali, immortalati tra aprile e giugno dai numerosi partecipanti che, attraverso il loro obiettivo, hanno saputo cogliere la bellezza e la grandiosità della natura in tutte le sue forme, dagli insetti all'apparenza più insignificanti ai fiori più rari, accompagnando gli osservatori alla scoperta di particolari nascosti e colori accesi.

Galleria fotografica (23 immagini)

I lavori sono poi passati al vaglio di una giuria composta da Federico Bonifacio, Enrico Castelnuovo, Dario Acciaretti, Gianni Lococciolo, Ivano Ratti e Vincenzo Bonvicini, che si sono trovati alle prese con un impegno tutt'altro che facile.
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L'esito delle loro votazioni è stato reso "ufficiale" nella serata di ieri, lunedì 11 dicembre, nel corso di un incontro in scena nella sala CFA di Villa Bertarelli, dove sono stati premiati gli autori delle foto vincitrici: si tratta di Lorenzo Colciago, Giancarlo Bonfanti, Sergio Riva e Mauro Lanfranchi, quest'ultimo fresco di conferimento della benemerenza civica da parte del Comune di Lecco.
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Sergio Riva
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Lorenzo Colciago

Ulteriori omaggi sono stati poi consegnati ai giurati e soprattutto agli altri "colleghi" che hanno scattato le istantanee ritenute meritevoli di un posto nel calendario 2024: sono Andrea Sesana, Luciana Corti, Ferruccio Castelli, Silvia Polti, Sara Pelladoni e infine Davide Sperandio, il cui nome, oltre che nel mese di ottobre con "Un fungo del tutto particolare", ritorna anche nella suggestiva foto di copertina che ritrae alcune foglie dai caldi colori autunnali; è invece del già citato Sergio Riva l'immagine - risultata la più apprezzata anche dal pubblico che ha avuto modo di ammirarla sia dal vivo che tramite Facebook - che vede come protagonista un simpatico moscardino eletto quale "ambasciatore" del nuovo anno, che si auspica possa portare con sè tanti nuovi progetti e opportunità per il Parco del Monte Barro ormai giunto al 40° di attività.
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Mauro Lanfranchi
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Giancarlo Bonfanti

"Il calendario, che riteniamo una proposta gradevole e ben articolata, è secondo noi una bella occasione anche per approfondire alcuni temi strettamente legati al nostro Ente, dagli impollinatori alle mulattiere, dalle orchidee ai paesaggi terrazzati e ai muretti a secco, fino alla geologia che il prossimo anno sarà centrale in concomitanza con le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Antonio Stoppani" hanno commentato Federico Bonifacio e la presidente del Parco Paola Golfari, rinnovando i ringraziamenti a tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo al concorso e ai membri della giuria.
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Davide Sperandio
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L'annuario è una sorta di evoluzione rispetto ai poster "singoli" creati fino a qualche tempo fa. Nell'ultima pagina, inoltre, è arricchito da una gallery di altre dodici foto a cura dello stesso Bonifacio che raccontano tutto ciò che è davvero il territorio del Barro: panorami, etnografia grazie ai reperti conservati al MEAB, archeologia con il MAB e il sito di Monte Castelletto, ornitologia con la Stazione di Costa Perla, biodiversità con il Centro di Flora Autoctona insediato a Villa Bertarelli e, infine, accoglienza con l'Ostello dell'Eremo e la scenografica chiesa incompiuta di San Michele, cornice di spettacoli ed eventi culturali. Ampio spazio, infine, è stato dedicato al progetto "Life Seedforce" per la salvaguardia di piante a rischio estinzione, finanziato dalla Commissione Europea, che vede il CFA occuparsi direttamente di quattro specie, in territori che spaziano fino alla Palude di Brivio e al Sasso Malascarpa nel lecchese, ma anche oltre nel Parco delle Groane in pianura e sulle montagne calcaree della Valvestino nell'Alto Garda Bresciano: Eleocharis carniolica, Gladiolus palustris, Liparis loeselii e Saxifraga tombeanensis.
Tornando però al concorso fotografico, a "dominare" è stato il quasi imbattibile Mauro Lanfranchi: i suoi scatti occupano le pagine dei mesi di aprile ("Ape sulla pulsatilla montana"), giugno ("Una farfalla su un giglio martagone"), settembre ("Roccia calcarea del Barro con il geranio sanguigno") e dicembre ("Elleboro nel bianco").
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Tra gli altri premiati, Lorenzo Colciago compare a gennaio con "Un elegante gheppio intento a mangiare la sua preda", mentre Giancarlo Bonfanti a febbraio con "Due fiori sullo stelo di un'orchidea". Proseguendo nel corso dell'anno, marzo è illustrato dal "Muretto con una sorta di testa di rinoceronte lungo la strada per Camporeso" di Andrea Sesana, maggio da "Una formica tra i semi di un tarassaco" di Luciana Corti, luglio da "Una famigliola di una specie rara di primule" di Ferruccio Castelli e agosto da "Una mulattiera che porta all'Eremo di Monte Barro" di Silvia Polti; a chiudere il cerchio Sara Pelladoni con "Lo sguardo di un ragno nella sua tana", per il mese di novembre.
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Un'opera, insomma, sicuramente pregevole nel suo complesso, che a breve porterà in molte case, uffici, sedi associative e altri luoghi pubblici un assaggio tangibile - e sempre a portata di mano - dello splendido territorio del Monte Barro.
B.P.
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