Lecco: il 16 Teatro Invito porta in scena "La colonna infame"
Si terrà sabato 16 dicembre alle 20.45 lo spettacolo di Teatro Invito "La colonna Infame". Protagonisti di questo legal thriller teatrale, ispirato al testo di Alessandro Manzoni, saranno gli attori Luca Radaelli, Filippo Ughi, Maurizio Aliffi. La serata è organizzata in collaborazione con l'ordine degli avvocati di Lecco e la camera penale di Lecco e Como.
Dopo il felice lavoro “Il racconto dei promessi sposi” Teatro Invito è tornato più volte sull’opera di Alessandro Manzoni producendo spettacoli, letture, visite teatrali, narrazioni che intrecciano biografia e oprera dello scrittore.
Ora, in occasione dell'anniversario della scomparsa di Manzoni, la compagnia rielabora la propria trasposizione teatrale de La Storia della colonna infame, forse la sua opera più densa e matura; un testo considerato l’appendice e - in un certo senso - il completamento dei Promessi sposi.
Qui Manzoni parla di tortura, inquisizione e peste per trattare i temi a lui più cari: la giustizia - divina e umana - e il libero arbitrio ovvero la scelta tra il bene e il male.
Si tratta di un commento agli atti del processo ai presunti untori della peste nel 1630. Ciò che si racconta è tutto vero e noi ci immedesimiamo kafkianamente nei poveri malcapitati che vengono presi nell’ingranaggio, capri espiatori da dare in pasto a un popolo terrorizzato e furente. L’incubo ha inizio.
Nella nostra messinscena, la vicenda viene raccontata in modo serrato, come in un “legal thriller”. Le atmosfere sono suggerite da inserti musicati e cantati: una vera propria partitura, un concerto teatrale per voci e chitarra elettrica. Suoni, rumori e canti richiamano preghiere, gemiti, urla.
In scena due leggii, una sedia e tre piantane di metallo che alludono a patiboli, macchine da tortura, croci. Sullo sfondo l’attualità: la peste come una delle epidemie che ciclicamente ci minacciano; la “pazza paura di un attentato che ha la trista virtù di far prendere per colpevoli degli sventurati”… Torture, ingiustizie, processi sommari in corso anche oggi in varie parti del mondo.
Uno spettacolo tratto da un testo ancora attualissimo, scritto da un autore lungimirante e che ancora ci aiuta a riflettere sugli inganni che i meccanismi della giustizia possono causare.
Per contatti e prenotazioni: prenotazioni@teatroinvito.it; tel. 0341.1691394 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13. Nei giorni di spettacolo il botteghino sarà aperto dalle ore 20. I biglietti sono in vendita anche online su vivaticket
Dopo il felice lavoro “Il racconto dei promessi sposi” Teatro Invito è tornato più volte sull’opera di Alessandro Manzoni producendo spettacoli, letture, visite teatrali, narrazioni che intrecciano biografia e oprera dello scrittore.
Ora, in occasione dell'anniversario della scomparsa di Manzoni, la compagnia rielabora la propria trasposizione teatrale de La Storia della colonna infame, forse la sua opera più densa e matura; un testo considerato l’appendice e - in un certo senso - il completamento dei Promessi sposi.
Qui Manzoni parla di tortura, inquisizione e peste per trattare i temi a lui più cari: la giustizia - divina e umana - e il libero arbitrio ovvero la scelta tra il bene e il male.
Si tratta di un commento agli atti del processo ai presunti untori della peste nel 1630. Ciò che si racconta è tutto vero e noi ci immedesimiamo kafkianamente nei poveri malcapitati che vengono presi nell’ingranaggio, capri espiatori da dare in pasto a un popolo terrorizzato e furente. L’incubo ha inizio.
Nella nostra messinscena, la vicenda viene raccontata in modo serrato, come in un “legal thriller”. Le atmosfere sono suggerite da inserti musicati e cantati: una vera propria partitura, un concerto teatrale per voci e chitarra elettrica. Suoni, rumori e canti richiamano preghiere, gemiti, urla.
In scena due leggii, una sedia e tre piantane di metallo che alludono a patiboli, macchine da tortura, croci. Sullo sfondo l’attualità: la peste come una delle epidemie che ciclicamente ci minacciano; la “pazza paura di un attentato che ha la trista virtù di far prendere per colpevoli degli sventurati”… Torture, ingiustizie, processi sommari in corso anche oggi in varie parti del mondo.
Uno spettacolo tratto da un testo ancora attualissimo, scritto da un autore lungimirante e che ancora ci aiuta a riflettere sugli inganni che i meccanismi della giustizia possono causare.
Per contatti e prenotazioni: prenotazioni@teatroinvito.it; tel. 0341.1691394 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13. Nei giorni di spettacolo il botteghino sarà aperto dalle ore 20. I biglietti sono in vendita anche online su vivaticket
Date evento
sabato, 16 dicembre 2023