Valmadrera: a San Tomaso sono tornati i mandorli e i cipressi
Nei primi giorni di dicembre sono stati ripiantumate le piante di mandorlo (Prunus dulcis ) in località San Tomaso a Valmadrera, su terreni che, dal 1978, sono di proprietà della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, con i relativi edifici rurali e la Chiesina.
L'intervento è stato attuato in sintonia con il Comune di Valmadrera ed è riconducibile alla sostituzione di esemplari che, negli anni, sono morti.“Nel dettaglio sono stati messi a dimora venti soggetti, di due varietà tardive diverse, in grado di sfuggire ai danni causati dalle gelate primaverili. Le piante sono state disposte in filare, secondo il sesto di impianto originario”, specifica il dott. Niccolò Mapelli, tecnico forestale della Comunità Montana, che ha curato l’intervento. “Il mandorlo è una pianta da frutto presente da secoli nella nostra Penisola, dapprima nelle regioni più calde del Meridione e oggi diffusa in quasi tutta l’Italia, pur con sostanziali differenze di superfici coltivate, più elevate al Sud e nelle Isole, minori al Centro-Nord. Dimostra quindi di essere una coltura arborea in grado di adattarsi a situazioni pedoclimatiche molto differenti, e ciò lo contraddistingue è proprio legato alla bellezza della sua fioritura: i fiori del mandorlo sono i primi a sbocciare e restano sulla piante, anche fino a due settimane”.
Dietro alla bellezza del mandorlo, che rimane fiorito per circa due settimane, si riflette un racconto mitologico narrato dal poeta Omero. Anche la Bibbia parla del mandorlo, in ebraico, colui che veglia, che vigila, ed è il primo a svegliarsi l’inverno. Infatti esso simboleggia il risveglio della natura dopo il sonno invernale.
Sono stati anche messi a dimora di 3 cipressi, nei pressi della Chiesa di San Tomaso, anch'essi in sostituzione dell'antico esemplare colpito da un fulmine alcuni anni orsono.
A conclusione di questo intervento Carlo Greppi, Presidente della Comunità Montana, invita la cittadinanza: ad ammirare le incantevoli fioriture che dal mese di febbraio coloreranno il nucleo rurale di San Tomaso e a visitare il Museo della Vita Contadina, gestito dall’Associazione La Val de Ier; a visitare l’immenso patrimonio naturalistico di proprietà della Comunità Montana che è pubblico, nel senso più nobile del termine e comprende anche: il Parco Valentino ai Piani dei Resinelli e il Giardino Botanico di Villa de Ponti a Calolziocorte.
L'intervento è stato attuato in sintonia con il Comune di Valmadrera ed è riconducibile alla sostituzione di esemplari che, negli anni, sono morti.“Nel dettaglio sono stati messi a dimora venti soggetti, di due varietà tardive diverse, in grado di sfuggire ai danni causati dalle gelate primaverili. Le piante sono state disposte in filare, secondo il sesto di impianto originario”, specifica il dott. Niccolò Mapelli, tecnico forestale della Comunità Montana, che ha curato l’intervento. “Il mandorlo è una pianta da frutto presente da secoli nella nostra Penisola, dapprima nelle regioni più calde del Meridione e oggi diffusa in quasi tutta l’Italia, pur con sostanziali differenze di superfici coltivate, più elevate al Sud e nelle Isole, minori al Centro-Nord. Dimostra quindi di essere una coltura arborea in grado di adattarsi a situazioni pedoclimatiche molto differenti, e ciò lo contraddistingue è proprio legato alla bellezza della sua fioritura: i fiori del mandorlo sono i primi a sbocciare e restano sulla piante, anche fino a due settimane”.
Dietro alla bellezza del mandorlo, che rimane fiorito per circa due settimane, si riflette un racconto mitologico narrato dal poeta Omero. Anche la Bibbia parla del mandorlo, in ebraico, colui che veglia, che vigila, ed è il primo a svegliarsi l’inverno. Infatti esso simboleggia il risveglio della natura dopo il sonno invernale.
Sono stati anche messi a dimora di 3 cipressi, nei pressi della Chiesa di San Tomaso, anch'essi in sostituzione dell'antico esemplare colpito da un fulmine alcuni anni orsono.
A conclusione di questo intervento Carlo Greppi, Presidente della Comunità Montana, invita la cittadinanza: ad ammirare le incantevoli fioriture che dal mese di febbraio coloreranno il nucleo rurale di San Tomaso e a visitare il Museo della Vita Contadina, gestito dall’Associazione La Val de Ier; a visitare l’immenso patrimonio naturalistico di proprietà della Comunità Montana che è pubblico, nel senso più nobile del termine e comprende anche: il Parco Valentino ai Piani dei Resinelli e il Giardino Botanico di Villa de Ponti a Calolziocorte.