Introbio: vandalizzato il presepe dell'asilo. Airoldi: 'giovani sempre più imbecilli'
Nella serata di ieri, quando il buio avvolgeva il centro di Introbio, ignoti hanno distrutto il presepe allestito all'interno del gazebo in piazza Cavour, realizzato dalla insegnanti e gli alunni della scuola dell'infanzia Venini.
Un gesto che ha lasciato tutti attoniti, soprattutto per la cattiveria con cui è stato compiuto: non solo le sagome in cartone, colorate dai bambini, sono state vandalizzate, ma è stato strappato anche il fondale e dunque l'immagine della chiesa della Madonna di Biandino, particolarmente cara agli introbiesi, scelta apposta per simboleggiare la grande devozione dei cittadini, donata alle meastre proprio per abbellire la riproduzione della Natività.
Le insegnanti, dal canto loro, sono intenzionate a sistemare quanto è rimasto per restituire a tutti, i bambini in primis, quella magia del Natale che un presepe riesce sempre a trasmettere. Sperando di "contagiare" anche coloro i quali passando si sono accaniti contro la rappresentazione. Forse giovani o giovanissimi, come lascia intendere il sindaco Adriano Airoldi, già informato dell'accaduto ma non ancora passato da piazza Cavour per prendere visione personalmente del danno.
Il primo cittadino, sentito telefonicamente, si è detto "sconsolato dal fatto che le nuove generazioni sono sempre più imbecilli, per colpa dei genitori che non si rendono conto di questa mancanza di educazione che si ripercuoterà contro tutti. Forse, una tirata d'orecchio, da parte mia, se li prendessi mentre compiono certi atti, la darei, ma incorrerei in una denuncia. Purtroppo siamo questa società, dove tutti sono iperprotetti".
Un gesto che ha lasciato tutti attoniti, soprattutto per la cattiveria con cui è stato compiuto: non solo le sagome in cartone, colorate dai bambini, sono state vandalizzate, ma è stato strappato anche il fondale e dunque l'immagine della chiesa della Madonna di Biandino, particolarmente cara agli introbiesi, scelta apposta per simboleggiare la grande devozione dei cittadini, donata alle meastre proprio per abbellire la riproduzione della Natività.
Le insegnanti, dal canto loro, sono intenzionate a sistemare quanto è rimasto per restituire a tutti, i bambini in primis, quella magia del Natale che un presepe riesce sempre a trasmettere. Sperando di "contagiare" anche coloro i quali passando si sono accaniti contro la rappresentazione. Forse giovani o giovanissimi, come lascia intendere il sindaco Adriano Airoldi, già informato dell'accaduto ma non ancora passato da piazza Cavour per prendere visione personalmente del danno.
Il primo cittadino, sentito telefonicamente, si è detto "sconsolato dal fatto che le nuove generazioni sono sempre più imbecilli, per colpa dei genitori che non si rendono conto di questa mancanza di educazione che si ripercuoterà contro tutti. Forse, una tirata d'orecchio, da parte mia, se li prendessi mentre compiono certi atti, la darei, ma incorrerei in una denuncia. Purtroppo siamo questa società, dove tutti sono iperprotetti".
M.A.