Lecco: il prevosto benedice i quattro nuovi cooperatori dell’oratorio di San Luigi

Valeria Raimondi. Mariasole Ferrario. Edoardo Esposito. Donatella Turba. Questi i nomi dei quattro nuovi cooperatori dell’oratorio di San Luigi protagonisti della benedizione svoltasi questo pomeriggio nella cappelletta dell’oratorio della parrocchia di san Nicolò. Una scelta, quella di entrare a far parte del gruppo dei cooperatori, che i quattro hanno compiuto dopo anni di impegno nella comunità parrocchiale.
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I quattro nuovi cooperatori con i preti

“La bellezza dell’oratorio è questa differenza di doni che ognuno di noi offre per l’utilità comune. Non siamo qui per tenerci compagnia ma per i ragazzi che la comunità cristiana ci affida. Certo, i tempi sono cambiati, anni fa l’oratorio era pieno di ragazzi anche d’inverno. Questa differenza di carismi che ci è stata donata ci deve dare l’intelligenza per capire come anche oggi l’oratorio può essere attuale” ha esordito monsignor Davide Milani nel suo intervento.
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Benché la storia dei cooperatori di San Luigi affondi le sue radici ancora più indietro nei secoli, solo nel 1909 Don Luigi Verri, il sacerdote che all’epoca seguiva l’oratorio, ha introdotto il rito della consegna ai nuovi membri delle effigi di Maria appena benedette. Ad oggi, il gruppo dei cooperatori è composto da circa 200 membri, molti dei quali presenti questo pomeriggio in chiesa per festeggiare i nuovi ingressi.
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Don Marco della Corna

“I giovani sono ancora affascinati dall’oratorio perché si tratta di un’esperienza gratuita. Non è una squadra di calcio dove bisogna essere i migliori per sfondare. Non è un circolo di tennis dove solo pochi eletti possono emergere. L’oratorio offre ai ragazzi uno spazio dove trascorrere del tempo sereni, senza che gli sia chiesto qualcosa in cambio, e conoscere Gesù come amico. Ecco, se riusciamo a salvaguardare questo spazio di gratuità l’oratorio sarà sempre attuale” ha proseguito il prevosto. A poca distanza dalla cappellina, la nuova struttura, ormai quasi terminata, rendeva ancora più necessario e fondamentale l’impegno dei cooperatori, guidati da don Marco della Corna. “Sembrava un’impresa impossibile ma grazie alla determinazione e alla caparbietà di tutti noi siamo riusciti a realizzarla. Le mure del nuovo oratorio da sole non servono a niente. Dovete essere voi a portare i ragazzi in quei locali con l’esempio, la passione, l’impegno e la preghiera” ha concluso monsignor Milani. “Oggi i ragazzi sono presi da un gran numero di incombenze, non hanno a disposizione uno spazio di gratuità come questo. Grazie alla bellezza del nostro stare insieme li possiamo coinvolgere. Vi chiedo di far capire quanto l’oratorio sia importante, utile e affascinante per i giovani anche a quelle famiglie che non hanno mai vissuto quest’esperienza. Fate capire quanto abbiamo bisogno dell’oratorio. La struttura nuova c’è, ora la dobbiamo popolare di persone generose e creative”.
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Un richiamo forte a cui Valeria, Mariasole, Edoardo e Donatella hanno risposto dichiarando in coro la loro disponibilità. “Siamo consapevoli che essere cooperatori è la scelta di uno stile di vita prima che una serie di cose da fare. Ci impegniamo a coltivare una vera spiritualità di comunione perché la Comunità sia unita attorno al vescovo ed ai sacerdoti come ci ha insegnato lo stesso Signore Gesù” hanno affermato i nuovi cooperatori. “Per quanto ce lo consentano l’età e le condizioni di vita, siamo e saremo sempre disponibili a mettere tempo, energie e competenze personali a servizio della missione della Chiesa a favore dei giovani e delle famiglie per l’educazione umana e cristiana dei più piccoli”. 

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Parole forti, simbolo di una passione che arde come la fiamma delle candele consegnate da Monsignor Milani ai protagonisti della cerimonia. Dopo un momento di adorazione eucaristica, la festa si è spostata in oratorio per un aperitivo conviviale.
A.Bes.
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