Oltre mille tifosi blucelesti sabato a Marassi per Lecco-Sampdoria
SERIE B
SDICESIMA GIORNATA
DOMANI, SABATO, A MARASSI SAMPDORIA-LECCO . ORE 14,00.
LA SQUADRA SARA' SEGUITA DA OLTRE MILLE TIFOSI.
Tornare sul campo dove hai giocato per quattro stagioni e rincontrare vecchi amici è sempre un'emozione particolare. Domani mister Emiliano Bonazzoli, emozionato lo sarà sicuramente ma, messi tra parentesi ricordi e sentimenti, riprenderà in fretta il suo ruolo di allenatore di un Lecco proteso verso la quota salvezza. Dopo aver battuto Parma, Palermo e Bari, i ragazzi di Bonazzoli e Malgrati cercheranno di sgambettare anche la Sampdoria ( inizio ore 14 a Marassi) che è la squadra più blasonata della B, nonché una delle più attrezzate. La compagine di mister Pirlo, a pari punti con il Lecco, è però una leonessa ferita e proprio per questo motivo affrontarla sarà ancora più complicato. I blucerchiati sono reduci dal ko di Brescia e non possono permettersi altre distrazioni. Discorso opposto per il Lecco, galvanizzato dalle ultime prove. Sta di fatto che per i blucelesti si profila un altro esame di maturità. Superarlo sarebbe un ulteriore step di crescita.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Lecco e Sampdoria, per il momento, gareggiano per il medesimo obiettivo: la salvezza diretta.
“Le squadre hanno gli stessi punti, sedici. Per ora è uno scontro salvezza. Dovremo usare le nostre armi: testa, carattere, mentalità giusta. Il tutto in uno stadio importante”.
- Ci sarà una calata di tifosi blucelesti, nonostante le misure di sicurezza.
“Fa molto piacere questo seguito. In trasferta è un continuo crescendo dopo Reggio Emilia. I ragazzi in campo avvertono questo attaccamento affettuoso”.
- A Genova rincontrerà vecchi amici.
“Rivedrò Andrea Pirlo. Insieme abbiamo vinto, con la maglia del Brescia, il torneo di Viareggio 1996. Inconterò, poi, altri compagni di quel periodo bresciano, Baronio e Pavarini. Sarà bello rivederli”
- Quando si affrontano big in difficoltà è sempre complicato.
“Non possiamo nascondere il fatto che la Sampdoria sia in difficoltà. Peraltro la squadra ligure lamenta infortuni che pesano. Essenziale sarà la nostra prestazione, a prescindere dai problemi degli avversari. Dipenderà da noi”.
- Il Lecco non è più una sorpresa.
“Ormai le squadre che ci affrontano hanno un occhio di riguardo nei nostri confronti. È giusto così. Significa che il Lecco sta fornendo grandi prove e ottenendo risultati di rilievo. Affronteremo la Sampdoria senza paura, forti delle nostre certezze”.
- Disponibili e indisponibili.
“ Rientra il portiere Melgrati, mentre Guglielmotti non ha recuperato. Ci sarà Sersanti che ha scontato la squalifica. Degli Innocenti è in diffida. Avremo l'opportunità di schierare tre punte di ruolo. La formazione è non decisa al cento per cento. Valuteremo oggi pomeriggio”.
- Lo stadio “Ferraris” prima della partita omaggerà Fabio Quagliarella.
“ Fabio pensava di continuare. Dispiace che non faccia più parte del calcio giocato. Siamo stati compagni di squadra e di stanza, quindi mi farà piacere rivedere anche lui. Lo stadio lo saluterà come si merita”.
- Potrebbe farci un pensierino il Lecco...
“Se i direttori sono d'accordo e se Fabio ha voglia di fare qui gli ultimi sei mesi (ride, ndr). Magari domani gliela butto lì...”
- Marassi è stato per qualche stagione il suo stadio.
“Affrontare una squadra in cui si è militato fa sempre piacere. Torno in uno stadio importante e davanti a una tifoseria altrettanto importante. Incontrerò persone che hanno fatto parte del mio passato”.
- Non esiste il rischio che il Lecco possa diventare un po' presuntuoso.
“Sotto questo profilo non ci sono problemi. I ragazzi svolgono allenamenti intensi, manifestando la volontà di fornire prestazioni di carattere. Non abbiamo riscontrato un calo di concentrazione. Anzi, il desiderio è continuare così”.
ALLA SCOPERTA DELLA SAMPDORIA
L'unione fa la forza devono aver pensato i dirigenti dell'AC Sampierdarenese e della SG Andrea Doria, fautori della fusione tra due società storiche dello sport genovese. È il 12 agosto 1946, quando nello studio di un avvocato nasce l'Uc Sampierdarenese Doria diventata poi, per effetto della crasi, Sampdoria. La nuova realtà calcistica esordisce direttamente in A il 22 settembre 1946 contro la Roma e il battesimo coincide con una sconfitta per 3-1 allo Stadio Nazionale capitolino. È una tripletta del “Fornaretto” Amedeo Amadei a stendere i blucerchiati che si schierano così: Lusetti, Borrini, Zorzi, Fattori, Gramaglia, Bertani, Fabbri, Bassetto, Baldini, Fiorini, Frugali. Per il Sampdoria il primo gol in assoluto reca la firma di Bassetto. Il campionato si concluderà con un decimo posto e con qualche gioia, come la duplice vittoria nel derby della Lanterna. La compagine ligure si consolida nel massimo torneo (un quarto e tre quinti posti) ma conosce pure l'amarezza della retrocessione in B. Negli anni ottanta compie la svolta decisiva, diventando una delle squadre più forti nel panorama nazionale grazie all'avvento della famiglia Mantovani, al timone del club dal 1979. Nel 1985, nel 1988 e nel 1989 la compagine doriana vince la Coppa Italia e nel 1990 conquista il suo primo trofeo internazionale, la Coppa delle Coppe, battendo a Goteborg l'Anderlecht per 2-0 con una doppietta di Gianluca Vialli nei supplementari. L'anno prima la squadra era giunta in finale nella stessa manifestazione ma era stata sconfitta per 2-0 dal Barcellona. Nel 1991 l'apogeo, con la conquista dello scudetto. È una Sampdoria fortissima, sapientemente condotta da Boskov e in grado di dominare il torneo in virtù di un organico ben assortito. In porta c'è Pagliuca e in difesa giocano il roccioso Vierchowood, Mannini, Lanna, il capitano Pellegrini, Mignani. A centrocampo giostrano Cerezo, Lombardo, Pari, Bonetti, Katanec, Beppe Dossena, Invernizzi, mentre in avanti la coppia Vialli e Mancini fa impazzire le difese avversarie. Valida alternativa in attacco è Branca. I liguri vincono con cinque punti di vantaggio su Milan e Inter. Nel 1992 la Sampdoria si aggiudica la Supercoppa italiana ma non riesce a coronare un sogno chiamato Coppa dei Campioni. Nella finale di Londra i blucerchiati perdono immeritatamente contro il Barcellona, in gol 112' con Koeman. Nel 1994 arriva il quarto titolo di Coppa Italia. È l'ultimo hurrah di una squadra formidabile. In seguito affacceranno tempi meno esaltanti, fino alla retrocessione dello scorso anno, figlia di difficoltà finanziarie. In estate la squadra è stata costruita per lottare ai vertici ma dopo quindici turni di campionato il bilancio è in rosso. La Sampdoria occupa la quattordicesima posizione con 16 punti (-2 di penalizzazione), generati da cinque vittorie e tre pareggi; sette le sconfitte. In casa non ha mai impattato, ottenendo tre successi e rimediando quattro Ko. La differenza reti è -3 (17 realizzati, 20 incassati). Come accennato, il club ligure dispone di una rosa competitiva, formata da diversi giocatori che hanno militato in serie A. Parliamo dei difensori Depaoli, Ferrari, Murru, Petar Stojanovic (50 presenze con la nazionale slovena), dei centrocampisti Vieira, Verre e degli attaccanti Lagumina e Borini. Causa infortuni alcuni di questi giocatori non sono a disposizione di mister Pirlo. La Sampdoria è andata a segno con otto atleti diversi. Miglior marcatore è Fabio Borini, con cinque centri. Nella rosa figurano l'ex bluceleste Girelli (nove presenze) e il lecchese Andrea Conti. Domenica scorsa la Sampdoria è uscita con le ossa rotte dalla trasferta di Brescia: 3-1 il risultato per le rondinelle di Maran. Questa gli undici schierati inizialmente da Pirlo: Stankovic; Depaoli, Ghilardi, Gonzalez, Giordano; Kasami, Yepes, Vieira; Esposito, Verre; De Luca. Modulo 4-3-2-1.
PRECEDENTI
Sono sette le sfide ufficiali tra Sampdoria e Lecco. La prima si è giocata nel 1960/61, campionato di serie A. Gli aquilotti e i liguri si affrontano il 13 novembre 1960 in un Rigamonti intiepidito da un sole di tardo autunno. Il campo è pesante per le abbondanti piogge cadute nei giorni precedenti e quindi ne sortisce una gara vigorosa. Gli ospiti allenati da Monzeglio si portano avanti al 42' con il bomber Sergio Brighenti (futuro allenatore bluceleste). A inizio ripresa è Gotti a pareggiare su calcio di rigore e a fissare il punteggio sull'1-1.
Le formazioni:
LECCO: Bruschini, Facca, Cardoni, Gotti, Cardarelli, Duzioni, Savioni, Arienti, Bonacchi, Abbadie. Gilardoni. Riserve Fontanot e Galbiati.
SAMPDORIA: Rosin, Vincenzi, Marocchi, Bergamaschi, Bernasconi, Delfino, Lojodice, Ockwirk, Brighenti, Recagno, Cucchiaroni.
Spettatori 15000. Il ritorno del 19 marzo 1961 è sofferto e sfortunato per gli aquilotti che erano reduci dalla storica vittoria sull'Inter di Helenio Herrera. Il match comincia sotto cattivi auspici. Al 1' l'attaccante Bonacchi si procura uno strappo muscolare alla coscia sinistra e si piazza all'ala, come accadeva allora in assenza di sostituzioni. Al 40' Facca dopo uno scontro con un avversario è costretto ad abbandonare il campo (rientrerà nella ripresa). Il Lecco resiste ma nulla può al 61'. È di Recagno il gol-vittoria. La formazione di Piccioli è incerottata (si fanno male pure Gilardoni e Franchi) ma non molla, tanto che al 40' trova il pareggio su calcio di punizione, trasformato da Savioni con un tiro potente. La gioia è effimera perché l'arbitro Babini non convalida tra le proteste dei lecchesi. Mister Piccioli entra in campo per calmare i suoi e viene espulso. Le due partite della stagione successiva si concludono con un 1-1 al Rigamonti (Vaselinovic e Gotti) e con un una sconfitta bluceleste a Marassi (2-1, gol blucerchiati di Brighenti e Cucchiaroni e di Marinai per il Lecco). Le squadre si ritrovano qualche anno dopo in Coppa Italia. Nella partita valida per il secondo turno, disputata al Rigamonti nel giorno dell'Epifania 1965, gli aquilotti si impongono con un secco 3-0 di fronte a 6000 spettatori. Timbrano il cartellino del gol Sergio Clerici (doppietta) e Riccardo Innocenti. Altra sfida di Coppa Italia due anni più tardi. Il 15 febbraio 1967, nel match valido per il terzo turno, Lecco e Sampdoria danno vita sotto al Resegone a un confronto equilibrato, risolto ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano terminati sull'1-1 (autorete di Bacher, gol di Bonfanti). I tiri dal dischetto sorridono ai lecchesi, anzi a Giorgio Azzimonti che ne trasforma quattro. Nella gara successiva di Coppa (quarti di finale) i blucelesti saranno eliminati dal Milan: 1-2, Sormani, Bonfanti, Lodetti. È ancora la Coppa Italia a caratterizzare l'ultimo scontro diretto, andato in scena a Lecco il 10 settembre 1972 nell'ambito del girone quattro. Il risultato è di 1-1 con reti di Marchi e Villa. I blucelesti offrono una buona prestazione, che induce all'ottimismo in vista dell'imminente campionato di B 1972-73. Purtroppo la realtà si rivelerà ben diversa. Le formazioni. LECCO: Meraviglia, Pomaro, Castiglioni, Zazzaro, Sacchi, Motta, Jaconi, Giavara, Goffi (Rota dal 46'), Frank (Foglia dal 46') , Marchi, Allenatore Angelo Longoni. SAMPDORIA: Pellizzaro, Santin, Rossinelli (Tuttino dall'82'), Boni, Negrisolo, Lippi, Salvi, Lodetti, Villa, Suarez, Petrini (Arnuzzo dal 60'). Allenatore Heriberto Herrera. Il segno X è quello più presente nei sette incontri tra Lecco e Sampdoria (quattro volte con il punteggio di 1-1); i doriani si sono imposti in due occasioni, mentre i blucelesti hanno all'attivo una vittoria. Reti 8-7 per il Lecco.
CURIOSITA': Sapete qual è la maglia calcistica più bella del mondo ? È quella della Sampdoria del biennio 1990/92, in base alla classifica stilata da ESPN. L'iconica tenuta da gioco blucerchiata ( definita ironicamente “ciclistica” dai rivali del Genoa) è stata selezionata tra le cento divise più belle della storia del football, aggiudicandosi il primato, davanti a quella del Napoli 1985/86, della Danimarca 1986, del Brescia 2003/04 e del Perù 1978.
ULTIME DAI CAMPI: Emergenza infortuni in casa Sampdoria. Sono fuori causa i lungodegenti Ferrari, Benedetti, Borini ai quali si è aggiunto Ronaldo Vieira (stiramento). Squalificato Depaoli, la cui assenza dovrebbe essere colmata da Stojanovic. Al posto di Viera, probabile l'impiego del norvegese Askildsen. Kasami non è al meglio della condizione. Out anche Pedrola e Barreca. Pirlo riavrà tra i titolari il difensore Murru. Proprio il reparto difensivo è oggetto di valutazione da parte del mister bresciano che potrebbe optare per uno schieramento a tre. Situazione più tranquilla in casa Lecco, dove le assenze sono due: Guglielmotti e Tenkorang. Al “Ferraris” la squadra bluceleste non sarà sola. Fino a mezzogiorno erano 1.037 i biglietti acquistati dai tifosi del Lecco. Prima della partita di domani, l'Unione Calcio Sampdoria omaggerà Fabio Quagliarella uno dei grandi della storia blucerchiata con 293 presenze e 106 gol.
DIREZIONE ARBITRALE: Daniele Perenzoni di Rovereto, assistito da Pasquale De Meo di Foggia e Ivan Catallo di Frosinone; quarto uomo Francesco D'Eusanio. Var: Miele di Nola; Avar: Di Paolo di Avezzano.
LE ALTRE PARTITE DELLA 16^ GIORNATA: Ternana-Feralpisalò, Cremonese-Venezia, Cittadella-Cosenza, Bari-Sudtirol, Ascoli-Spezia, Catanzaro-Pisa, Parma-Palermo, Como-Modena, Reggiana-Brescia.
CLASSIFICA: Parma e Venezia 33, Como 28, Catanzaro 27, Cremonese e Modena 26, Cittadella 25, Palermo 24, Cosenza 19, Pisa, Brescia e Bari 18, Sudtirol 17, Sampdoria (-2 penalizzazione), Reggiana e Lecco 16, Ascoli 13, Ternana 11, Spezia 10, Feralpisalò 7.
SDICESIMA GIORNATA
DOMANI, SABATO, A MARASSI SAMPDORIA-LECCO . ORE 14,00.
LA SQUADRA SARA' SEGUITA DA OLTRE MILLE TIFOSI.
Tornare sul campo dove hai giocato per quattro stagioni e rincontrare vecchi amici è sempre un'emozione particolare. Domani mister Emiliano Bonazzoli, emozionato lo sarà sicuramente ma, messi tra parentesi ricordi e sentimenti, riprenderà in fretta il suo ruolo di allenatore di un Lecco proteso verso la quota salvezza. Dopo aver battuto Parma, Palermo e Bari, i ragazzi di Bonazzoli e Malgrati cercheranno di sgambettare anche la Sampdoria ( inizio ore 14 a Marassi) che è la squadra più blasonata della B, nonché una delle più attrezzate. La compagine di mister Pirlo, a pari punti con il Lecco, è però una leonessa ferita e proprio per questo motivo affrontarla sarà ancora più complicato. I blucerchiati sono reduci dal ko di Brescia e non possono permettersi altre distrazioni. Discorso opposto per il Lecco, galvanizzato dalle ultime prove. Sta di fatto che per i blucelesti si profila un altro esame di maturità. Superarlo sarebbe un ulteriore step di crescita.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Lecco e Sampdoria, per il momento, gareggiano per il medesimo obiettivo: la salvezza diretta.
“Le squadre hanno gli stessi punti, sedici. Per ora è uno scontro salvezza. Dovremo usare le nostre armi: testa, carattere, mentalità giusta. Il tutto in uno stadio importante”.
- Ci sarà una calata di tifosi blucelesti, nonostante le misure di sicurezza.
“Fa molto piacere questo seguito. In trasferta è un continuo crescendo dopo Reggio Emilia. I ragazzi in campo avvertono questo attaccamento affettuoso”.
- A Genova rincontrerà vecchi amici.
“Rivedrò Andrea Pirlo. Insieme abbiamo vinto, con la maglia del Brescia, il torneo di Viareggio 1996. Inconterò, poi, altri compagni di quel periodo bresciano, Baronio e Pavarini. Sarà bello rivederli”
- Quando si affrontano big in difficoltà è sempre complicato.
“Non possiamo nascondere il fatto che la Sampdoria sia in difficoltà. Peraltro la squadra ligure lamenta infortuni che pesano. Essenziale sarà la nostra prestazione, a prescindere dai problemi degli avversari. Dipenderà da noi”.
- Il Lecco non è più una sorpresa.
“Ormai le squadre che ci affrontano hanno un occhio di riguardo nei nostri confronti. È giusto così. Significa che il Lecco sta fornendo grandi prove e ottenendo risultati di rilievo. Affronteremo la Sampdoria senza paura, forti delle nostre certezze”.
- Disponibili e indisponibili.
“ Rientra il portiere Melgrati, mentre Guglielmotti non ha recuperato. Ci sarà Sersanti che ha scontato la squalifica. Degli Innocenti è in diffida. Avremo l'opportunità di schierare tre punte di ruolo. La formazione è non decisa al cento per cento. Valuteremo oggi pomeriggio”.
- Lo stadio “Ferraris” prima della partita omaggerà Fabio Quagliarella.
“ Fabio pensava di continuare. Dispiace che non faccia più parte del calcio giocato. Siamo stati compagni di squadra e di stanza, quindi mi farà piacere rivedere anche lui. Lo stadio lo saluterà come si merita”.
- Potrebbe farci un pensierino il Lecco...
“Se i direttori sono d'accordo e se Fabio ha voglia di fare qui gli ultimi sei mesi (ride, ndr). Magari domani gliela butto lì...”
- Marassi è stato per qualche stagione il suo stadio.
“Affrontare una squadra in cui si è militato fa sempre piacere. Torno in uno stadio importante e davanti a una tifoseria altrettanto importante. Incontrerò persone che hanno fatto parte del mio passato”.
- Non esiste il rischio che il Lecco possa diventare un po' presuntuoso.
“Sotto questo profilo non ci sono problemi. I ragazzi svolgono allenamenti intensi, manifestando la volontà di fornire prestazioni di carattere. Non abbiamo riscontrato un calo di concentrazione. Anzi, il desiderio è continuare così”.
ALLA SCOPERTA DELLA SAMPDORIA
L'unione fa la forza devono aver pensato i dirigenti dell'AC Sampierdarenese e della SG Andrea Doria, fautori della fusione tra due società storiche dello sport genovese. È il 12 agosto 1946, quando nello studio di un avvocato nasce l'Uc Sampierdarenese Doria diventata poi, per effetto della crasi, Sampdoria. La nuova realtà calcistica esordisce direttamente in A il 22 settembre 1946 contro la Roma e il battesimo coincide con una sconfitta per 3-1 allo Stadio Nazionale capitolino. È una tripletta del “Fornaretto” Amedeo Amadei a stendere i blucerchiati che si schierano così: Lusetti, Borrini, Zorzi, Fattori, Gramaglia, Bertani, Fabbri, Bassetto, Baldini, Fiorini, Frugali. Per il Sampdoria il primo gol in assoluto reca la firma di Bassetto. Il campionato si concluderà con un decimo posto e con qualche gioia, come la duplice vittoria nel derby della Lanterna. La compagine ligure si consolida nel massimo torneo (un quarto e tre quinti posti) ma conosce pure l'amarezza della retrocessione in B. Negli anni ottanta compie la svolta decisiva, diventando una delle squadre più forti nel panorama nazionale grazie all'avvento della famiglia Mantovani, al timone del club dal 1979. Nel 1985, nel 1988 e nel 1989 la compagine doriana vince la Coppa Italia e nel 1990 conquista il suo primo trofeo internazionale, la Coppa delle Coppe, battendo a Goteborg l'Anderlecht per 2-0 con una doppietta di Gianluca Vialli nei supplementari. L'anno prima la squadra era giunta in finale nella stessa manifestazione ma era stata sconfitta per 2-0 dal Barcellona. Nel 1991 l'apogeo, con la conquista dello scudetto. È una Sampdoria fortissima, sapientemente condotta da Boskov e in grado di dominare il torneo in virtù di un organico ben assortito. In porta c'è Pagliuca e in difesa giocano il roccioso Vierchowood, Mannini, Lanna, il capitano Pellegrini, Mignani. A centrocampo giostrano Cerezo, Lombardo, Pari, Bonetti, Katanec, Beppe Dossena, Invernizzi, mentre in avanti la coppia Vialli e Mancini fa impazzire le difese avversarie. Valida alternativa in attacco è Branca. I liguri vincono con cinque punti di vantaggio su Milan e Inter. Nel 1992 la Sampdoria si aggiudica la Supercoppa italiana ma non riesce a coronare un sogno chiamato Coppa dei Campioni. Nella finale di Londra i blucerchiati perdono immeritatamente contro il Barcellona, in gol 112' con Koeman. Nel 1994 arriva il quarto titolo di Coppa Italia. È l'ultimo hurrah di una squadra formidabile. In seguito affacceranno tempi meno esaltanti, fino alla retrocessione dello scorso anno, figlia di difficoltà finanziarie. In estate la squadra è stata costruita per lottare ai vertici ma dopo quindici turni di campionato il bilancio è in rosso. La Sampdoria occupa la quattordicesima posizione con 16 punti (-2 di penalizzazione), generati da cinque vittorie e tre pareggi; sette le sconfitte. In casa non ha mai impattato, ottenendo tre successi e rimediando quattro Ko. La differenza reti è -3 (17 realizzati, 20 incassati). Come accennato, il club ligure dispone di una rosa competitiva, formata da diversi giocatori che hanno militato in serie A. Parliamo dei difensori Depaoli, Ferrari, Murru, Petar Stojanovic (50 presenze con la nazionale slovena), dei centrocampisti Vieira, Verre e degli attaccanti Lagumina e Borini. Causa infortuni alcuni di questi giocatori non sono a disposizione di mister Pirlo. La Sampdoria è andata a segno con otto atleti diversi. Miglior marcatore è Fabio Borini, con cinque centri. Nella rosa figurano l'ex bluceleste Girelli (nove presenze) e il lecchese Andrea Conti. Domenica scorsa la Sampdoria è uscita con le ossa rotte dalla trasferta di Brescia: 3-1 il risultato per le rondinelle di Maran. Questa gli undici schierati inizialmente da Pirlo: Stankovic; Depaoli, Ghilardi, Gonzalez, Giordano; Kasami, Yepes, Vieira; Esposito, Verre; De Luca. Modulo 4-3-2-1.
PRECEDENTI
Sono sette le sfide ufficiali tra Sampdoria e Lecco. La prima si è giocata nel 1960/61, campionato di serie A. Gli aquilotti e i liguri si affrontano il 13 novembre 1960 in un Rigamonti intiepidito da un sole di tardo autunno. Il campo è pesante per le abbondanti piogge cadute nei giorni precedenti e quindi ne sortisce una gara vigorosa. Gli ospiti allenati da Monzeglio si portano avanti al 42' con il bomber Sergio Brighenti (futuro allenatore bluceleste). A inizio ripresa è Gotti a pareggiare su calcio di rigore e a fissare il punteggio sull'1-1.
Le formazioni:
LECCO: Bruschini, Facca, Cardoni, Gotti, Cardarelli, Duzioni, Savioni, Arienti, Bonacchi, Abbadie. Gilardoni. Riserve Fontanot e Galbiati.
SAMPDORIA: Rosin, Vincenzi, Marocchi, Bergamaschi, Bernasconi, Delfino, Lojodice, Ockwirk, Brighenti, Recagno, Cucchiaroni.
Spettatori 15000. Il ritorno del 19 marzo 1961 è sofferto e sfortunato per gli aquilotti che erano reduci dalla storica vittoria sull'Inter di Helenio Herrera. Il match comincia sotto cattivi auspici. Al 1' l'attaccante Bonacchi si procura uno strappo muscolare alla coscia sinistra e si piazza all'ala, come accadeva allora in assenza di sostituzioni. Al 40' Facca dopo uno scontro con un avversario è costretto ad abbandonare il campo (rientrerà nella ripresa). Il Lecco resiste ma nulla può al 61'. È di Recagno il gol-vittoria. La formazione di Piccioli è incerottata (si fanno male pure Gilardoni e Franchi) ma non molla, tanto che al 40' trova il pareggio su calcio di punizione, trasformato da Savioni con un tiro potente. La gioia è effimera perché l'arbitro Babini non convalida tra le proteste dei lecchesi. Mister Piccioli entra in campo per calmare i suoi e viene espulso. Le due partite della stagione successiva si concludono con un 1-1 al Rigamonti (Vaselinovic e Gotti) e con un una sconfitta bluceleste a Marassi (2-1, gol blucerchiati di Brighenti e Cucchiaroni e di Marinai per il Lecco). Le squadre si ritrovano qualche anno dopo in Coppa Italia. Nella partita valida per il secondo turno, disputata al Rigamonti nel giorno dell'Epifania 1965, gli aquilotti si impongono con un secco 3-0 di fronte a 6000 spettatori. Timbrano il cartellino del gol Sergio Clerici (doppietta) e Riccardo Innocenti. Altra sfida di Coppa Italia due anni più tardi. Il 15 febbraio 1967, nel match valido per il terzo turno, Lecco e Sampdoria danno vita sotto al Resegone a un confronto equilibrato, risolto ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano terminati sull'1-1 (autorete di Bacher, gol di Bonfanti). I tiri dal dischetto sorridono ai lecchesi, anzi a Giorgio Azzimonti che ne trasforma quattro. Nella gara successiva di Coppa (quarti di finale) i blucelesti saranno eliminati dal Milan: 1-2, Sormani, Bonfanti, Lodetti. È ancora la Coppa Italia a caratterizzare l'ultimo scontro diretto, andato in scena a Lecco il 10 settembre 1972 nell'ambito del girone quattro. Il risultato è di 1-1 con reti di Marchi e Villa. I blucelesti offrono una buona prestazione, che induce all'ottimismo in vista dell'imminente campionato di B 1972-73. Purtroppo la realtà si rivelerà ben diversa. Le formazioni. LECCO: Meraviglia, Pomaro, Castiglioni, Zazzaro, Sacchi, Motta, Jaconi, Giavara, Goffi (Rota dal 46'), Frank (Foglia dal 46') , Marchi, Allenatore Angelo Longoni. SAMPDORIA: Pellizzaro, Santin, Rossinelli (Tuttino dall'82'), Boni, Negrisolo, Lippi, Salvi, Lodetti, Villa, Suarez, Petrini (Arnuzzo dal 60'). Allenatore Heriberto Herrera. Il segno X è quello più presente nei sette incontri tra Lecco e Sampdoria (quattro volte con il punteggio di 1-1); i doriani si sono imposti in due occasioni, mentre i blucelesti hanno all'attivo una vittoria. Reti 8-7 per il Lecco.
CURIOSITA': Sapete qual è la maglia calcistica più bella del mondo ? È quella della Sampdoria del biennio 1990/92, in base alla classifica stilata da ESPN. L'iconica tenuta da gioco blucerchiata ( definita ironicamente “ciclistica” dai rivali del Genoa) è stata selezionata tra le cento divise più belle della storia del football, aggiudicandosi il primato, davanti a quella del Napoli 1985/86, della Danimarca 1986, del Brescia 2003/04 e del Perù 1978.
ULTIME DAI CAMPI: Emergenza infortuni in casa Sampdoria. Sono fuori causa i lungodegenti Ferrari, Benedetti, Borini ai quali si è aggiunto Ronaldo Vieira (stiramento). Squalificato Depaoli, la cui assenza dovrebbe essere colmata da Stojanovic. Al posto di Viera, probabile l'impiego del norvegese Askildsen. Kasami non è al meglio della condizione. Out anche Pedrola e Barreca. Pirlo riavrà tra i titolari il difensore Murru. Proprio il reparto difensivo è oggetto di valutazione da parte del mister bresciano che potrebbe optare per uno schieramento a tre. Situazione più tranquilla in casa Lecco, dove le assenze sono due: Guglielmotti e Tenkorang. Al “Ferraris” la squadra bluceleste non sarà sola. Fino a mezzogiorno erano 1.037 i biglietti acquistati dai tifosi del Lecco. Prima della partita di domani, l'Unione Calcio Sampdoria omaggerà Fabio Quagliarella uno dei grandi della storia blucerchiata con 293 presenze e 106 gol.
DIREZIONE ARBITRALE: Daniele Perenzoni di Rovereto, assistito da Pasquale De Meo di Foggia e Ivan Catallo di Frosinone; quarto uomo Francesco D'Eusanio. Var: Miele di Nola; Avar: Di Paolo di Avezzano.
LE ALTRE PARTITE DELLA 16^ GIORNATA: Ternana-Feralpisalò, Cremonese-Venezia, Cittadella-Cosenza, Bari-Sudtirol, Ascoli-Spezia, Catanzaro-Pisa, Parma-Palermo, Como-Modena, Reggiana-Brescia.
CLASSIFICA: Parma e Venezia 33, Como 28, Catanzaro 27, Cremonese e Modena 26, Cittadella 25, Palermo 24, Cosenza 19, Pisa, Brescia e Bari 18, Sudtirol 17, Sampdoria (-2 penalizzazione), Reggiana e Lecco 16, Ascoli 13, Ternana 11, Spezia 10, Feralpisalò 7.
R.F.