Calolzio: orchestra e coro della Manzoni fanno vibrare, con Miles, il Dancing. Per Telethon
Alla faccia del concertino scolastico! La scuola secondaria di primo grado Alessandro Manzoni si è davvero superata. La ventisettesima edizione della tradizionale kermesse che porta sul palco le orchestre di classe e il coro dell'Istituto rimarrà probabilmente nella storia del Comprensivo.
Tre - come sottolineato in apertura dal professor Massimo Tavola, presentatore, come sempre, della serata - i tratti che hanno reso l'appuntamento di lunedì sera indimenticabile, a cominciare dalla location. I ragazzi - con i loro insegnanti, nella triplice veste di direttori, arrangiatori e musicisti a loro volta, con il professor Alberto Sgro' pure autore di alcune delle canzoni eseguite da "suo" coro - si sono esibiti al Dancing Lavello, generosamente messo a disposizione dalla proprietà.
Il palco, le luci, la platea con tanto di spettatori anche sui divanetti che circondano la mitica pista da ballo calcata da generazioni di calolziesi e non solo: tutti elementi che hanno indubbiamente contribuito a impreziosire un concerto che ha avuto anche una finalità benefica. Per la prima volta infatti - come sottolineato poi anche dalla dirigente Sabrina Scola, orgogliosa del lavoro di alunni e docenti, la serata natalizia della Manzoni è stata inserita nel (corposo) elenco di appuntamenti promossi sul territorio a sostegno di Telethon, con la Fondazione rappresentata in sala da due colonne del comitato lecchese, il coordinatore Renato Milani e il presidente di Uildm Gerolamo Fontana, entrambi sempre particolarmente ficcanti nello spiegare ad una platea attenta - composta da genitori e famigliari degli alunni accorsi in gran numero - lo scopo nobile di quella "maratona" che nella nostra provincia, grazie all'incessante attività dei volontari, finirà il 28 dicembre per riprendere già, facendo ripartire il contatore 2024, il 4 gennaio. Il tutto per alimentare la ricerca sulle malattie rare e provare a salvare bambini altrimenti incurabili.
La musica è diventata così un veicolo di solidarietà. Ma - idealmente - anche di pace (con un brano a tema, particolarmente adatto al periodo di guerra che stiamo vivendo) e di allegria, con gli immancabili rimandi al Natale, affidati a tutte le orchestre (inclusa quella della classe prima al suo debutto in pubblico, dopo meno di tre mesi di lezioni) ed al coro, anche con assoli da battimano.
Spazio infine a grandi classi internazionali. E alla punta di diamante della serata. Sul palco del Dancing, con la Manzoni, si è esibito infatti Arthur Miles, nome dell'american blues, come del jazz e della R&B. 74 anni, nato a Indianapolis ma da anni "di base" in Italia, nella sua lunga carriera ha collaborato con artisti del calibro di Zucchero, Paolo Conte e Loredana Berte', giusto per citarne tre, lavorando altresì con Gerry Scotti, Fiorello e, a ritroso, con Renzo Arbore, per il suo popolare “Quelli Della Notte”, in onda quando i suoi giovanissimi coristi di ieri sera erano ben lontani da nascere. Per lui e per loro travolgente è stato – meritatamente – l'applauso del Dancing.
Tre - come sottolineato in apertura dal professor Massimo Tavola, presentatore, come sempre, della serata - i tratti che hanno reso l'appuntamento di lunedì sera indimenticabile, a cominciare dalla location. I ragazzi - con i loro insegnanti, nella triplice veste di direttori, arrangiatori e musicisti a loro volta, con il professor Alberto Sgro' pure autore di alcune delle canzoni eseguite da "suo" coro - si sono esibiti al Dancing Lavello, generosamente messo a disposizione dalla proprietà.
La musica è diventata così un veicolo di solidarietà. Ma - idealmente - anche di pace (con un brano a tema, particolarmente adatto al periodo di guerra che stiamo vivendo) e di allegria, con gli immancabili rimandi al Natale, affidati a tutte le orchestre (inclusa quella della classe prima al suo debutto in pubblico, dopo meno di tre mesi di lezioni) ed al coro, anche con assoli da battimano.
Spazio infine a grandi classi internazionali. E alla punta di diamante della serata. Sul palco del Dancing, con la Manzoni, si è esibito infatti Arthur Miles, nome dell'american blues, come del jazz e della R&B. 74 anni, nato a Indianapolis ma da anni "di base" in Italia, nella sua lunga carriera ha collaborato con artisti del calibro di Zucchero, Paolo Conte e Loredana Berte', giusto per citarne tre, lavorando altresì con Gerry Scotti, Fiorello e, a ritroso, con Renzo Arbore, per il suo popolare “Quelli Della Notte”, in onda quando i suoi giovanissimi coristi di ieri sera erano ben lontani da nascere. Per lui e per loro travolgente è stato – meritatamente – l'applauso del Dancing.
A.M.